Taurianova: chiediamo eh, senza nulla a pretendere, non sarebbe ora di toglierle quelle bandiere dalla piazza? Da oltre due settimane, ovvero dal giorno dell’arrivo di Matteo Salvini che sventolano come un “vessillo di conquista” nella piazza centrale della città, indisturbate e con il cielo di un colore blu quasi “incazzoso”
Abbiamo ascoltato il grande Battiato che cantava “Sul ponte sventola bandiera bianca”, mai ci saremmo immaginati di “ascoltare”, a distanza di oltre due settimane dall’arrivo di Matteo Salvini…a Taurianova per festeggiare la vittoria di Roy Biasi…a Taurianova, “su Piazza Italia sventolano (ancora) le bandiere della Lega”.
Che ci fosse un cambiamento in città lo si era percepito, ma che da quel cambiamento che vedeva “il cielo sempre più blu”, a osservare lo stesso cielo con la visuale “disturbata” dalle bandiere della Lega, francamente è troppo.
Ovviamente il rispetto per la vittoria, la bellezza dei sorrisi, “l’ottimismo” che esce da tutti i pori contro ogni forma di “pessimismo”, ci rende fieri di essere rappresentati da questa Amministrazione guidata da Biasi. Anche se, a proposito di ottimismo, consiglierei per intercessione “culturale”, la lettura del Candido di Voltaire, dove descrive la proprietà dell’ottimismo in maniera eccelsa. Oltre al Candido, il personaggio interessante, oltre all’amico Cacambo, è il suo precettore Pangloss amante della frase, “è così che deve andare”, ma non era certo riferito all’ottimismo leghista né Taurianova è El Dorado, come nel romanzo dove l’oro è considerato fango. Quindi il senso del mistero è che, è pur vero che l’ottimismo profuma di fresco, ma attenzione all’uso che si fa. Certo è pur vero che Chaplin ci disse che difficilmente si trova un arcobaleno se guardiamo in basso, ma guardare in alto e vedere sventolare ancora quelle bandiere, non è che lo stesso arcobaleno la prenderebbe così bene (sic!).
Ora, fatta questa premessa diciamo, (pseudo) culturale, in quanto con la nuova Giunta occorre anche mettere un vestito nuovo e “addobbarsi” di parole soavi, non sia mia, quantomeno per non incorrere a pessime figure al cospetto di quanto si ha davanti e quindi, ci siamo permessi con il rispetto e la giusta condizione di porre in essere una questione che secondo noi, non è che sia così tanto “normale”, ammesso che la normalità sia un concetto compiuto e al contempo “normalizzante”. Ed è per questo che fin d’ora ci scusiamo se abbiamo azzardato, ma accettateci per quel che siamo e con tutti i nostri difetti.
Visto che stiamo assistendo a molte delle azioni che questa nuova Amministrazione (dell’ottimismo), sta portando avanti delle azioni di pulizia ben mirate con la “manutenzione c’è ( e anche, e soprattutto i lavoratori dell’AVR), magari trovandosi nei pressi di Piazza Italia, corredato da qualche selfie d’occasione, non sarebbe giusto se non doveroso, visto che non c’è più ragione di far rimanere quelle bandiere appese come vessilli di conquista (roba medievale), toglierli dalla Piazza?
Noi non vi daremo mai il dispiacere di dirvi che Alberto da Giussano non è mai esistito, ma è solo una figura leggendaria; non diremo mai chi si è fatto i selfie con Salvini, asserendo il contrario, prima, durante e dopo; non diremo mai chi il cielo è sempre più blu né che su Piazza Italia sventola bandiera della Lega, l’unica coda che diciamo anzi chiediamo, rimuovete quelle bandiere perché in fin dei conti, se proprio dobbiamo dirla tutta, l’ottimismo non combacia mai con l’anacronismo…e fa pure rima!
(GiLar)