Taurianova, città di “rigattieri” e “stampelle” Gastone Paperone contro i mulini da social
“La vispa Teresa avea tra l’erbetta A volo sorpresa gentil farfalletta…”, e si trova a corregger sempre la virgoletta o la frasetta…di chi con aria da farfalletta vuol fare la (sapiente) donzelletta. Iniziare così, all’indomani di un doppio consiglio comunale dall’atmosfera lugubre, potrebbe sembrare che si voglia giocare un po’. È così, ma non è così o è così? Boh. Anzi, la situazione è grave e come direbbe Flaiano, “ma non è seria”.
Uno dei punti fondamentali di questa rubrica, un assioma, un principio indiscutibile è stato sempre la netta condanna delle ipocrisie. E per tali motivi, i peli sulla lingua non hanno mai avuto ragione di esistere. In quei doppi consigli comunali, travagliati da una gestazione piena di fervide ipocrisie e di battibecchi ridicoli, tant’è che ora si attende l’esito dell’ecografia per sapere se il così tanto voluto quinto assessore sarà un bel maschietto o una femminuccia. Lasciano un amaro in bocca per una questione molto seria, ridotta in questa frase appropriata indebitamente, “La solidarietà è la forza dei deboli. La solitudine è la debolezza dei forti”. Ora, a parte l’orribile giacca color “cachi” di Gastone Paperone che fa rimpiangere finanche i suoi maglioni a rombi, una giacca dal termine stesso, “impolverata”, sicuramente da una maggioranza che non c’è più, da un Rocco Sposato capellone e donatore di sorrisi che regge un’armata “che ci invidia tutta la provincia” (Gastone docet). Non osiamo immaginare come sono “messi bene” gli altri se invidiano noi!
Gastone Paperone che fa discorsi da epopea bacchettona sa benissimo com’è combinato lui, ah già, lui non è nato per fare il sindaco, così ha dichiarato, ecco un punto che mi trova pienamente d’accordo. Infatti, non è proprio nato per fare il sindaco (sic!). E quando si cimenta a parlare di social senza nemmeno esserci e allo stesso tempo dare lezioni di comportamento e giudizi, credo che sarebbe come se il vicesindaco desse lezioni di visibilità, tale e quale. E quando parla d’amore, lì dà il massimo, teorie degli “innamorati”, non pensavo fosse così mieloso quasi come la commozione di un coccodrillo in calore. Consiglio Goethe e Stendhal, ottimi maestri. Ora, serietà vorrebbe che dopo un triste evento delittuoso come quello accaduto a Obama Falleti non doveva coincidere con le ipocrisie, anzi, tutti insieme per il bene della città, si doveva essere non divisivi. Non si può esprimere la solidarietà e poi subito dopo dichiarare che c’è carenza di democrazia, si trasmette un messaggio sbagliato. Non si può abbandonare l’aula o peggio, non partecipare ai lavori perché così si consegna un segnale di debolezza. Si entra e si partecipa, in democrazia si esprime il consenso o il diniego e non l’assenza. Non è più concesso a Taurianova, non in una città afflitta da tre scioglimenti per mafia. Il bene di una comunità è soprattutto il rispetto delle regole in democrazia. Il resto è fuffa mista a brodaglia.
La morale a corrente alternata è come se Dracula consigliasse di bere dello yogurt. Non si possono attaccare i social e tacciarli di “nemici della città”, Gastone e che diamine, proprio tu? La superbia del sindaco è stata noiosa, pessima e bacchettona. In un social ci sono i vagabondi o i disoccupati ma non per questo non devono avere diritto di critica. Magari sai, c’è gente che non ha avuto la fortuna di essere sistemata da potentati di altri tempi della città o chi non ha la possibilità di elemosinare, leccando un incarico al politico di turno o in qualche “cappella ecclesiastica”. Però, ci sono anche persone che la criticano duramente che hanno servito e servono questo Stato…si fidi! E tanti di questi, l’hanno pure votata. “L’idiosincrasia” ha raggiunto livelli allarmanti.
I “nemici della città” sa chi sono? Quelli che non hanno il coraggio nemmeno della loro vigliaccheria, quelli che tramano dietro le spalle, quelli che fanno riunioni per chiedere assessorati e poi la criticano. Quelli che gettano o tentano di gettare “ombre oscure” per far ritornare la città nei tempi bui. Quelli che scrivono sui giornali dicendo isteriche baggianate (ai fini di lucro), solo per un quarto d’ora di visibilità ed aggiungo, quelli che non vogliono che lei duri per tutto il mandato.
A parte la divisa da soldato di ventura di Dario Romeo e la sempre verve simpatica di Mamone che sta sempre appoggiato in quel pc, il che non si capisce cosa diavolo fa. Le merendine energizzanti del Cadetto di Guascogna Loprete e la presenza delle gemelle Kessler in giunta, cosa ci dobbiamo aspettare in futuro? Lunga vita a Rocco Sposato (e a lei) o un cornetto alla crema al presidente del consiglio comunale Siclari? Ah, esprimo pure io la solidarietà alla segreteria per gli attacchi (?) ricevuti, e per (non) farmi i fatti miei, stavolta il “sorriso smagliante” del segretario comunale è davvero mancato, se ci fosse stato, così com’era l’atmosfera, ci saremmo trovati “impelagati” come in un “trigesimo” a Orleans. Le parole nascondono i pensieri, ma ciò che fulmina e colpisce è quando la verità si guarda in faccia. In qualsiasi angolazione e con la giusta morale.