Taurianova commemora la strage di Razzà Oggi cerimonia in ricordo dei carabinieri Stefano Condello e Vincenzo Caruso, uccisi dalla 'ndrangheta nel 1977
di Maria Teresa Infantino, Caterina Di Giorgio e Letizia Dato
Oggi, la Chiesa Matrice di Taurianova, ha accolto tutti i paesani, al fine di commemorare la morte eroica di due carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia locale, l’appuntato Stefano Condello ed il carabiniere Vincenzo Caruso, medaglie d’oro al valor militare. Tra le parole commoventi e risonanti del parroco don Antonio Spizzica ed i pensieri scritti e recitati dai bambini delle scolaresche taurianovesi, è stato possibile fare un tuffo nel passato e rivivere, oltre ogni confine temporale, quel lontano ma vicino 1 aprile 1977, data in cui questi due eroi hanno sacrificato la loro vita in favore della giustizia.
In quel primo aprile, così vicino alla ricorrenza della Pasqua, Condello e Caruso, insieme ad un terzo carabiniere, in servizio si ritrovarono a notare, poco fuori Taurianova, la presenza di alcune autovetture sospette. Decisero così di perlustrare la zona, ritrovandosi in quella che in realtà era una riunione di ‘ndrangheta, che vedeva insieme gli esponenti delle più influenti “famiglie” della Piana di Gioia Tauro.
In quella che oggi noi conosciamo come la strage di Razzà, dal nome della contrada in cui questa tragedia ebbe luogo, quella che è l’invisibilità delle ‘ndrine viene svelata. Un incontro di ‘ndrangheta viene dato alla luce dal valore e dalla sete di giustizia, di tre carabinieri. Un chiaro caso di come la luce trionfa in ogni modo, sul buio più tenebroso.
Insieme a tutta la cittadinanza, hanno reso onore ai militari caduti, il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho; il prefetto Claudio Sammartino; il questore Raffaele Grassi; il generale dei Carabinieri della Legione Calabria Andrea Rispoli, il generale, comandante interregionale di Sicilia e Calabria, Silvio Ghiselli; il giudice Di Landro, il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, il colonnello Lorenzo Falferi; il presidente della Provincia Giuseppe Raffa.
In rappresentanza anche i dirigenti dei commissariati della piana di Gioia Tauro. Presente, inoltre, il sindaco Fabio Scionti, gli assessori comunali e i consiglieri di maggioranza e minoranza della città di Taurianova.
Dopo la commemorazione avvenuta in Chiesa, in corteo ci si è recati davanti al monumento dedicato ai due militari, dove è stata deposta una corona di fiori, omaggio al loro immenso ed indimenticabile atto di coraggio e di virtù. L’ultima tappa è stata fatta sul luogo della strage, a Razzà.