Taurianova, Consiglio Comunale: eletto Raffaele Scarfò Presidente del Consiglio Comunale (alla terza votazione) Si sono astenuti dalla votazione i consiglieri di maggioranza Gallo e Bellantonio, mentre Federica Ursida viene eletta all’unanimità come vicepresidente (sic!). I due consiglieri di Taurianova Futura abbandonano l’aula e i preliminari sono iniziati con gli attacchi della minoranza sia sulle “spese” che sugli atteggiamenti politici del vicesindaco Caridi
Di GiLar
Il Consiglio Comunale convocato per oggi pomeriggio riguarda la nomina del Presidente del Consiglio Comunale dopo le dimissioni di Federica Ursida la quale ricopriva la carica dall’aprile del 2022 e che oggi sarà materializzata la staffetta con il terzo Presidente dalla consiliatura del Biasi quater con l’esponente della Lega Raffaele Scarfò. Un Consiglio Comunale che si presenta dopo le tante polemiche di cinque esponenti della minoranza per quanto concerne la questione della non potabilità dell’acqua e inoltre, degli attacchi dei due consiglieri di Fratelli d’Italia nei riguardi del vicesindaco Caridi in merito alla “potatura degli alberi” con un botta e risposta dai toni molto aspri in merito ad un servizio pagato due volte.
Tra i quattro punti c’è anche una variazione di bilancio (n. 126 del 28.09.2023), da ratificare che include anche alcune spese, 44 mila euro “di avanzo accantonato al Fondo rischi per emergenze segnalate dal Servizio affari legali” e 28 mila euro perché “bisogna incrementare lo stanziamento per le festività natalizie come segnalato dall’Assessore agli Eventi Massimo Grimaldi”.
Si inizia ed a presiedere la seduta è Federica Ursida ed il primo a prendere la parola è Filippo Lazzaro (FdI), sempre rivolto al vicesindaco e afferma in merito alle dichiarazioni di Caridi “che una giusta non la sta combinando” e che lo stesso “deve andare a farsi consigliare perché se dichiara delle falsità commette dei reati”. Lazzaro ci va duro ancora affermando che il servizio della potatura degli alberi è stato pagato due volte a discapito dei cittadini. E anticipa il fatto che in futuro tratterà la questione sugli atti di indirizzo “farà un capitolo a parte e che molti colleghi di maggioranza non sanno quello che politicamente combini”. E conclude anticipando una seconda interrogazione “perché il vicesindaco ne ha combinato un’altra”.
Subito dopo Prestileo (FdI), precisando che “non c’è nulla di personale” con Caridi. Rivolgendosi a Scarfò che alcuni giorni fa è venuta la voce che ci sarà “un consigliere di opposizione che starà passando con la maggioranza e vorrei che questa voce sia confermatra o smentita”. Risponde il consigliere di maggioranza Mino Gallo e si chiede, “quale sarebbe la défaillance che porterebbe un consigliere di opposizione nella nostra maggioranza?”, e poi riferendosi pure lui a Scarfò in occasione di una cena era stata paventata la questione sul passaggio di Nello Stranges tra i banchi della maggioranza e si lamenta del fatto che “si è chiamato un consigliere di opposizione se venisse al Consiglio Comunale”, precisando che non c’entra il sindaco, “ma altri attori”.
La replica di Scarfò a Prestileo, “sono discorsi politici da bar ed è una politica che esulano dal Consiglio Comunale, ma altri discorsi importanti per il paese” e poi rivolgendosi a Gallo dice “che lui fa parte della maggioranza”.
Marafioti prende anch’esso la parola ammonendo Scarfò dicendo che “le cose private non dovrebbero essere dette in Consiglio”, riguardante l’assenza di Scionti. “E non mi fa piacere che ci sono attriti all’interno della maggioranza e che si è arrivati a livelli storici bassissimi, visto che il sindaco si è messo a offendere consigliere di maggioranza e di opposizione”. Poi afferma la sua non condivisione del cambio del presidente del consiglio comunale, “permettendo al sindaco di porre in essere una promessa del sindaco al Consigliere Scarfò e non avrebbe alcun senso, e che nella storia non è mai accaduta”. È stato costretto a dimettersi Federica Ursida “per un motivo che non si sa” per sostituirla con un altro presidente.
Marafioti pone la questione anche sugli sperperi dei soldi pubblici negli ultimi mesi e dichiara che lascerà l’aula perché non condivide la sostituzione e modi del presidente del Consiglio Comunale.
Dopo Marafioti, prende la parola Ferraro che conferma quanto già detto da Marafioti in quanto non condivide la sostituzione definita come “mortificazione” di Federica Ursida costretta a dimettersi. Poi punta il dito sulle continue variazioni di bilancio dichiarando anch’essa che lascerà l’aula.
Prende la parola il consigliere Nello Stranges (FI) che motiva il suo ritardo per dei motivi familiari importanti.
È la volta del sindaco Biasi che saluta il consigliere regionale leghista Gelardi presente ad assistere al Consiglio. Biasi parla di polemiche che si “ciurlare sul manico” e attacca subito la Ferraro sulla questione che nella scorsa consiliatura per la surroga dell’allora consigliere Prestileo, “la Ferraro impartisce lezione di stile a chi fa le cose alla luce del sole e che la sostituzione del presidente del consiglio comunale è stato un accordo politico tra Taurianova la città al centro e la Lega”.
“Siamo l’unico Comune che abbiamo approvato il bilancio prima del 31 dicembre”, così Biasi risponde alle accuse per le continue variazioni di bilancio.
Poi rimarca la questione dell’Anci accusando ancora Marafioti e Ferraro in quanto lui ha impegnato 3 mila euro, mentre negli altri anni veniva speso di più. E che il resto fuori budget l’hanno pagato di tasca propria e che si trattava di “un momento formativo”.
Un’altra inesattezza che è stata detta che “Il presidente è eletto dal Consiglio e non dal popolo. Ribadendo che non si tratta di una promessa ma di un accordo”. Poi difendendo il vicesindaco afferma che “un vostro bersaglio preferito” ed è uno che “si prodiga e ci mette l’anima, ma soprattutto lo invidia, sbagliando perché chi non opera non sbaglia”. Precisando la questione della ditta Muraca sulla raccolta dei rifiuti che non ha le stesse competenze dell’Avr ma sono state scremate, e che riguarda la potatura ordinaria né straordinaria.
Il Biasi chiude smentendo la “mortificazione” paventata dalla Ferraro perché ugualmente sarà fatto in Consiglio Regionale con Mancuso. Concludendo con una chicca autobiografica, “Io sono vecchio e che il suo orizzonte temporale è breve”.
Si inizia con l’elezione del presidente del Consiglio Comunale e prende subito la parola Gallo, dichiarando che “avendo costituito un nuovo gruppo consiliare e che una delle cause di costituzione del gruppo formato dallo stesso e Bellantonio. E che l’accordo dopo la triste dipartita di Siclari gli accordi sono cambiati e che l’elezione di Scarfò era stata rimandata. Poi le cose sono cambiate in quanto con l’elezione di Ursida lei avrebbe assicurato che sarebbe rimasta fino alla fine della consiliatura”. Gallo non vede giusto che “Ursida ceda le armi per sottostare alle richieste delle dimissioni per fare spazio a Scarfò”. Gallo dichiara che non riconosce questo accordo e che quindi si asterranno dal voto per l’elezione di Scarfò, ma garantiscono che rimarranno nella maggioranza fedeli al mandato elettorale ricevuto ed al sindaco Biasi.
Biasi riprende la parola parlando che anche se si fa parte della maggioranza si potrebbe avere una manifestazione di pensiero diverso, “così funziona la democrazia”.
Dichiarando che la maggioranza voterà presidente Raffaele Scarfò e vicepresidente Federica Ursida.
Prestileo nel suo intervento pone il tema sulla “transumanza”, dichiarando che Fratelli d’Italia si asterrà anch’esso nella votazione.
È la volta del consigliere Bellantonio che riprende il vecchio accordo per la presidenza del consiglio ed evidenzia al presidente dimissionario Ursida, sulla telefonata al consigliere di opposizione e che lui stesso non ha ricevuto nessuna telefonata delle sue dimissioni. Ursida ribatte che lei ha utilizzato la pec istituzionale com’è ovvio.
Nello Stranges (FI), è meravigliato per il fatto che si creasse un problema perché è stato chiamato in merito alla sua presenza. “Ricordo i comizi in campagna elettorale in cui esaltava i suoi compagni di viaggio per lealtà, ma stasera si va a votare per il presidente del consiglio comunale, far scivolare come una forma di democrazia l’astensione dei due consiglieri dove ognuno può fare e dire quello che vuole”, e ponendo una domanda a Biasi, “Direbbe ancora le stesse cose che ha detto sul palco?”. Biasi risponde che “Non volevamo fare la fine di Scionti e quindi non ho fatto ammucchiate”. Parlando delle difficoltà della città dal 2007 fino alla sua elezione del 2020. Da una domanda ha fatto una “filippica” partendo dalla sua esperienza di assessore provinciale, ma che dopo la sua esperienza voleva “appendere le scarpette al chiodo”, ma non l’ha fatto! E si ritrova qui da tre anni a rifare il sindaco solo in un caso, con poche liste e credere in un progetto. E che non “sia venuto meno rispetto alle posizioni di Gallo e Bellantonio in quanto non nasce in maniera improvvisata e che era in larga parte concordato”.
Lo stesso Biasi afferma che se in caso ci fossero problemi all’interno della maggioranza sarebbe il primo a fare un passo indietro e si ricandiderebbe alla carica di sindaco e che non “abbiamo barriere ideologiche”.
Si passa alla votazione del Presidente del Consiglio Comunale e Raffaele Scarfò viene eletto alla terza votazione con 9 voti favorevoli e 4 astenuti e Stranges vota Papalia!
Scarfò si insedia e nel suo discorso ricorda il primo presidente del consiglio comunale Siclari, scomparso prematuramente e che lo stesso vestirà il ruolo con onestà e rispetto per tutti.
Si passa alla votazione del vicepresidente del Consiglio Comunale e Federica Ursida viene eletta a differenza del presidente all’unanimità con i voti di maggioranza e minoranza. Dove prima Biasi aveva invitato anche i consiglieri della minoranza a votarla per premiarla per la sua attività svolta.
Si passa alla votazione dei due punti rimanenti all’Odg compresa la ratifica della variazione di bilancio che vengono votati dalla maggioranza.
Si chiude e si va alla prossima…