Taurianova, Consiglio Comunale, scontro al vetriolo tra Scionti e Biasi sul “Cinema/Teatro” Il Civico Consesso con nove punti all'ordine del giorno tra i quali un'interpellanza e le "linee programmatiche linee di mandato 2020-2025”
“Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni”, dopo le formalità di rito inizia il quinto Consiglio Comunale dell’era Biasi. Il presidente prima di dare la parola fa una sorta di “ammonimento” in merito ai preliminari che saranno consentito ad un solo consigliere e senza diritto di replica.
Inizia a parlare il consigliere del FdI Filippo Lazzaro, facendosi portavoce da “conduttore elettrico” per la stampa. Ha rimarcato il suo appoggio al ballottaggio nei riguardi di Biasi, offrendo collaborazione (sono anche loro di centrodestra, ce ne eravamo accorti tutti). Si lamenta di alcuni “assessori che vanno nella direzione opposta”. Facendo un diario sulla cronaca quotidiana con accenni di scuola guida, parlava delle manovre della spazzatrice, la quale ometteva di passare nella sua via (Trento e Trieste, nella vicinanza del suo studio). In piena pandemia, la preoccupazione della spazzatrice in via Trento e Trieste, è un “affare di stato” di estrema importanza, anche il premier Draghi ne darà comunicazione nel prossimo CdM. Questo il primo marzo, ma poi siamo arrivati al 13 di marzo, le famose “idi di marzo”, dove nel tour di Lazzaro si passa dalla via Trento e Trieste alla via Cesare Battisti, e ecco che l’unica buca che non viene tappata, è proprio quella davanti la casa di Lazzaro. Definiremmo questo primo intervento definirlo, “La congiura di Lazzaro”. Poi, rivolgendosi al vicesindaco Caridi, però premette che “questa è una cosa seria”, oh finalmente! “Non va bene la superficialità con il quale lei porta avanti il suo mandato”. Vittima ancora di alcuni “dispettucci” e l’invito a “cambiare passo”.
Tocca all’ex sindaco Fabio Scionti, così com’era nell’aria e dai vari post social su Facebook, tra “censure” e rivendicazioni, parlare del Cinema/Teatro da realizzarsi presso l’Auditorium “F.G. Careri”, partendo dall’inizio con i “Patti per il Sud” da lui acquisiti per il “Cinema/Teatro” e la “Metanizzazione”. “Il sindaco non può permettersi” di non riconoscere dei meriti. In questo caso avere “l’onestà intellettuale” e non “la miseria d’animo”. “O ci sei o ci fai?”, rivolgendosi con sarcasmo a Biasi, in quanto accusa le “critiche” che lo stesso Biasi diceva su quella scelta e nella campagna elettorale. “Sono felicissimo che hai preso a cuore, smentendo quello che hai detto in passato”. Scionti incalza Biasi chiedendo “l’approvazione del progetto definitivo”, sciorinando gli atti ufficiali del “Cinema/Teatro” prodotti negli anni dal 2016 a quando c’era sindaco Scionti nel 2019 con l’affidamento della progettazione definitiva”. Scionti dichiara che “vorrebbe che l’opera si realizzi” e che sarebbe “ingeneroso” che non gli venga riconosciuto il merito dell’idea. Poi passa la questione dell’ingegnerizzazione della rete idrica, accusando di falsità anche tali meriti.
Scionti come Lazzaro lamenta anch’esso la questione della mancata risposta alle interpellanze e che tali si recheranno in Prefettura per fare una diffida.
Prende la parola il consigliere di Forza Italia Nello Stranges, ribadendo la questione dei proprietari terrieri adiacenti alla nuova strada costruita in direzione Molochio.
Subito dopo Prestileo prende la parola e chiede come mai il consiglio viene convocato in sessione straordinaria e poi avanza una proposta sulla stella lunghezza d’onda del sindaco di Locri in merito al trasporto degli anziani per vaccinarsi. Poi si sofferma sulle condizioni contrattuali della ditta Avr e se non venissero rispettate sarebbe stato revocato l’appalto, affermando che alcune strade sono sporche e di fare una bonifica di tutto il territorio comunale senza preferenze di sorta. Evidenziando anche che il bollettino Covid contiene certi errori. Rimarcando ancora la potabilità dell’acqua trasportata con le cisterne, in attesa di un chiarimento pubblico.
Gallo come consigliere di maggioranza, rivolgendosi a Lazzaro accogliendo con favore la collaborazione, ponendo in essere la questione della spazzatrice smentendo i “dispetti” paventati da Lazzaro. Si rivolge poi al linguaggio duro che hanno nei loro confronti i consiglieri di maggioranza.
È la volta di Simone Marafioti del Partito Democratico che parla della polemica sul centro vaccinale e portarla nell’aula del Consiglio Comunale. Dopo il clamore regionale e nazionale, si rivolge alla questione della vaccinazione del vicesindaco ovvero, chiarire dei dubbi, sia si è vaccinato e se lo stesso fa parte della Croce Rossa Italiana e che tipo di corso ha seguito. Chiedendo al vicesindaco Caridi di spiegare la questione, è risultato alla CRI di Rosarno e non di Taurianova e sul perché ha ricevuto la vaccinazione senza nei fatti avendo le cosiddette “priorità” per vaccinarsi.
Prende la parola il consigliere Raffaele Scarfò, non voleva intervenire ma dopo gli “interventi stomachevoli” ha ritenuto necessario intervenire. L’indirizzo è verso Marafioti, precisando che ci stanno problemi più importanti che non se Caridi ha fatto il corso nella CRI. Rivendicando l’attuazione del primo centro vaccinale nella provincia di Reggio Calabria. Prendendo poi nei fatti le difese sulla vaccinazione di Caridi contro le “polemiche sterili (…) mettendo a rischio un centro vaccinale”.
Prende subito la parola dopo i vari interventi il sindaco Roy Biasi, “certo che i preliminari dovrebbero essere di preminente carattere nazionale o internazionale, chi sente non abbia molto soddisfazione nell’ascolto”. Biasi risponde dicendo che la politica si fa nel consiglio comunale e non negli altri posti, come carabinieri, polizia e prefettura. Biasi dice che nell’impeto di dare una risposta alla cittadinanza si possono compiere degli errori. Sul centro vaccinale dichiara che lo stesso è valutato in grado di fare mille vaccini al giorno e che la sua scelta è stata un “po’ partigiana”, cercando di rendere una condizione più agevole possibile. E cercherei di rendere agevole la questione e non “di fare i dispetti” perché i dispetti si fanno alla città ed ai cittadini. “Ci assumeremo le nostre responsabilità” anche a seguito di denunce fatte dal Partito Democratico, e che “ha sbagliato “in buona fede”.
Sul “Cinema/Teatro”, Biasi parla del post Facebook, spiegando che nel suo dire non c’era “né progetto definitivo ed esecutivo” e che finalmente in pochi mesi è stato approvato. E che il “progetto stava per essere definanziato”, iniziando un battibecco con Scionti, il quale viene accusato di dire delle bugie. E che essendo “stato approvato il progetto preliminare e che non c’è bisogno che lo approviamo definitivo ed esecutivo”. La questione si fa annosa e che tale dovrebbe essere chiarito anche nel rispetto dei cittadini. Biasi afferma, rimarcando la perdita del finanziamento che ha insistito a far sì che il progetto venisse approvato. E che “in pochi mesi hanno approvato il progetto e che andasse approvato prima che si perdesse il finanziamento”. E quindi fidandosi del parere del tecnico il quale, chiamandolo in causa, le risponde che con l’approvazione del preliminare, non andava approvato definitivo ed esecutivo. E che i soldi di Renzi sono stati distribuiti a pioggia come regalia elettorale dello stesso ex premier in vista della campagna elettorale (?).
E che “dal 2016 non avete fatto nulla!”. Ovviamente la ribellione di Scionti è scontata, in quanto rivendica la sua idea del 2016. Si apre un duro battibecco tra Biasi e Scionti, con delle azioni inopportune all’interno di un civico consesso, atteggiandosi a guru delle elezioni Biasi, afferma che la scelta per fare andare al ballottaggio Scionti in quanto Prestileo era più forte dello stesso Scionti (…?). dicendo che Scionti, ribadendo più volte, rischiava da sindaco uscente a non andare nemmeno al ballottaggio. E che secondo la visione di Scionti è avanzata e quindi (quelli del Pd) hanno una visione di elevata visione culturale rispetto alla gente. Ovviamente è sarcasmo (politico) per infierire su Scionti. Ribadendo che il finanziamento se non si fosse preso di petto, sarebbe andato perso. E che in quattro mesi ha fatto la maggior parte dell’iter, compresa l’acquisizione del locale. Biasi rivendica anche il rifacimento delle strade con i soldi di Terna e che nei nastri che ha tagliato Scionti non c’è una sua opera. Biasi nel suo intervento (comizio) ed il fatto che non c’è replica, stabilita dal presidente Siclari, lascia un po’ perplessi (consentiteci questa nostra opinione per amor di democrazia).
Passando poi all’ingegnerizzazione delle reti, parla di successo dell’attuale amministrazione, rispetto ad uno stralcio che avevano sottoposto alla Regione Calabria, sollecitato un progetto perché si perdevano 64 milioni di euro e che hanno stralciato il progetto per Taurianova. E che il vecchio progetto è stato annullato, facendo un nuovo progetto dove ne beneficeranno tutti i più grandi comuni della provincia di Reggio Calabria. La verità di Biasi contro quella di Scionti, tiene in ballo il Consiglio Comunale.
Poi rispondendo a Stranges dicendo che aveva scritto al Consiglio Metropolitano sulla Pedemontana, in quanto aveva previsto uno svincolo in quanto doveva esserci un accesso alle attività sottostanti e che si è sentito con i responsabili e che domani aspetta la visita dei responsabili per un eventuale intervento in merito al problema. Poi rivolgendosi a Prestileo accogliendo la proposta di accompagnare gli anziani per vaccinarsi.
Si passa subito all’Ordine del giorno con i nove punti in programma.
(GiLar)
Seguono aggiornamenti (con un secondo pezzo sui 9 punti all’Odg)…