Taurianova, disposta estumulazione cadavere 90enne Nei prossimi giorni verrà eseguito l'esame autoptico per stabilire le cause del decesso dell'uomo
Non riposeranno in pace – almeno per ora- le spoglie mortali di M.S., 90 anni, di Taurianova, morto lo scorso 28 agosto. Il magistrato inquirente ha disposto l’esumazione del cadavere ed un esame autoptico per accertare le cause che avrebbero provocato il decesso dell’uomo che il precedente 6 agosto, dunque, 22 giorni prima, era caduto in terra a seguito di un contatto dalla controversa dinamica contro un’auto che svoltava a sinistra nei pressi dell’ufficio postale di Taurianova nel mentre l’uomo, dall’incedere stentato appoggiato ad un bastone e con la busta della spesa in mano, forse senza accorgersi della vettura, impegnava la sede stradale nel tentativo di attraversare la strada.
Prontamente soccorso e condotto al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polistena, dopo tutti gli accertamenti di routine, in parte in sede e in parte a Reggio Calabria veniva dimesso e tornava a casa. Il decesso avveniva il 28 agosto, dopo – pare- un breve periodo in un reparto di lungodegenza per anziani nel quale i familiari lo avrebbero successivamente ricoverato. Dopo il decesso si ritiene che i congiunti abbiano presentato un esposto o una querela a seguito della quale F.D., autista della vettura, e tre sanitari dell’Ospedale di Polistena, U.S., G.P. e G.R., ipotizzando per tutti il reato di omicidio stradale e per i soli sanitari, in concorso fra loro nel delitto colposo anche la responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario.
Nei prossimi giorni verrà eseguito l’esame autoptico volto ad accertare l’eventuale nesso di causalità fra la caduta a seguito dell’urto con la vettura avvenuto il 6 agosto e la morte del novantenne avvenuta il 28 successivo. Ventidue giorni che – secondo uno dei legali interessati nelle difese, appare un arco di tempo lunghissimo, incompatibile per configurare l’omicidio stradale che – per giurisprudenza consolidata è caratterizzato da una pressocché unica continuità temporale fra il traumatismo e la morte del danneggiato che nel caso di specie non è dato ravvisare e che, stante l’avanzata età della vittima potrebbe non esserci stato.