Taurianova, tra prescrizioni e assoluzioni si conclude il processo a carico dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune Accusato di concussione e truffa ha scontato anche 2 mesi e 15 giorni di carcere. Filippo Romeo era imputato insieme ad altre 10 persone, tra cui il direttore della Caritas Cecè Alampi. Assolti anche Scarcella e Mario Cannizzaro, collaboratore di Approdonews, difesi dall'avvocato Antonino Napoli
Dopo dodici anni di attività processuale si è conclusa la vicenda che vedeva coinvolto il Geometra Filippo Romeo, nella qualità di Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune Taurianova, con esemplare sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, in ordine ai capi I- e GG dell’imputazione, nonché di non luogo a procedere in ordine agli altri capi per intervenuta prescrizione.
E’ stata questa la decisione del Tribunale di Palmi in Composizione Collegiale, in relazione al procedimento penale instaurato a carico del geom. Filippo Romeo, nonché a carico di altri 10 imputati.
Nello stesso procedimento, sono cadute le accuse a carico di Scarcella e Mario Cannizzaro, collaboratore di Approdonews. La brillante arringa difensiva dell’avvocato Antonino Napoli è stata il fattore decisivo che ha portato alla fine dei guai processuali dei due imputati.
Il 23 gennaio 2004 e sino al 7.04.2014, in applicazione della misura cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, nel procedimento nr. 7698/2003 R.G. G.I.P. – 2877/2003 R.G.N.R., veniva tratto in arresto il geom. Filippo Romeo.
I fatti, oggetto del procedimento, risalgono agli anni compresi tra il 1995 ed il gennaio 2004. Agli imputati venivano contestati i reati, tra l’altro, i reati p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 328, 673, 416 comma 1°, 476 comma 2° – 479, 353 commi 1° e 2°, 317, 640 commi 1° e 2° del cod. penale.
Nello specifico a Filippo Romeo, allora responsabile del IV settore – servizio Ambiente – del comune di Taurianova, veniva contestato il fatto che, “in seguito alla trasmissione della comunicazione di servizio da parte del responsabile del IX settore – area Vigilanza – con la quale si segnalava, la grave situazione igienico sanitaria ed ambientale nella zona adiacente il costruendo mercato comunale coperto, indebitamente rifiutava l’atto del suo ufficio che, per ragioni di sicurezza pubblica, di igiene e di sanità doveva essere compiuto senza ritardo, in quanto non adottava alcun provvedimento a salvaguardia della salute e dell’incolumità pubblica”. Inoltre, lo stesso veniva accusato di aver “omesso di ricollocare o far ricollocare, una volta rimossi, i segnali ed i ripari prescritti dalla legge per impedire pericoli alle persone”, che delimitavano il cantiere.
La difesa del geom. Filippo Romeo, sostenuta dall’avv. Alfredo Giovinazzo, ha dimostrato, durante l’istruttoria dibattimentale, anche attraverso l’esame dettagliato della documentazione prodotta agli atti del processo, la totale estraneità del proprio assistito ai fatti contestati.
Anche la Pubblica Accusa, all’esito della complessa attività istruttoria, ha chiesto l’assoluzione degli imputati in ordine al capo I, relativo alla presunta concussione posta in essere dal Romeo nei confronti di alcuni dipendenti comunali, che avrebbe costretto, secondo il teorema accusatorio, gli stessi dipendenti ad espletare la propria attività lavorativa durante l’orario di servizio in favore della società Scarcella per i lavori di sistemazione dell’impianto idrico del Comune di Taurianova.
Altresì, la Pubblica Accusa ha richiesto, invece, la condanna del Romeo e degli altri imputati per i capi L-GG dell’imputazione, così come originariamente formulata dalla Procura della Repubblica di Palmi.
Nonostante non fosse emerso in dodici anni di istruttoria dibattimentale alcun elemento di reità per tutti gli imputati, il Pubblico Ministero ha, invece, richiesto sentenza di non luogo a procedere per estinzione del reato per intervenuta prescrizione per tutti gli altri capi di imputazione.
L’Avv. Alfredo Giovinazzo, nella lunga, esaustiva e dettagliata discussione, ha dimostrato, in modo inconfutabile, la carenza di tutti gli elementi integranti le fattispecie incriminanti.
Con particolare riferimento alla presunta concussione, il difensore ha evidenziato tutti gli elementi idonei a dimostrare la carenza, non solo dell’elemento dello stato di costrizione dei dipendenti, per come richiesto dal Pubblico Ministero, ma anche l’assenza dell’ulteriore requisito oggettivo integrante la fattispecie incriminatrice prevista dall’art. 317 cod. pen., ovvero dell’assoluta assenza di alcuna prestazione eseguita dai predetti in favore della società Scarcella.
Il Tribunale Collegiale di Palmi ha, in data 08/01/2015, definitivamente concluso una vicenda che ha sconvolto il geom Filippo Romeo ed i suoi familiari, restituendo ad essi la giusta e meritata serenità e, soprattutto, riabilitandone la inequivocabile irreprensibilità morale e professionale.
“Vorrei ringraziare pubblicamente l’Avv. Alfredo Giovinazzo – ha dichiarato Filippo Romeo – per la professionalità e l’umanità dimostratami durante i lunghi mesi in cui sono stato ingiustamente ristretto agli arresti domiciliari e, soprattutto, per l’attività dallo stesso caparbiamente espletata in oltre dieci anni di processo, affinché la verità venisse alla luce e così definitivamente posta la parola fine sull’ingiustizia che mi ha visto, mio malgrado, protagonista.
Non ringrazierò mai abbastanza il mio difensore per aver concluso brillantemente anche questa ultima vicenda processuale riguardante la mia persona.
Si concludono con quest’ultima, tutte le vicende processuali che mi hanno visto coinvolto nella mia qualità di Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Taurianova.
A tal proposito, grazie anche alla paziente e doviziosa opera del mio legale, ho dimostrato in tutti i processi subiti, nonostante le strumentalizzazioni di bassa lega operate in passato dai miei detrattori, la mia innocenza e così, oggi posso affermare, senza tema di smentita, l’irreprensibilità del mio operato professionale ed umano”.
Insieme a Filippo Romeo sono stati assolti anche Antonio Vicari, Alfonso Scarcella, Silvana Conti, Mario Cannizzaro, Gesualdo Nania, Giuseppe Siclari, Vincenzo Nasso, Giovanni e Giuseppe Schiava e Vincenzo Alampi.
A difendere gli imputati oltre all’avv. Giovinazzo anche i legali Eugenio Vagni e Giuseppe Sorace.