Taurianova, dopo i “Lordazzi” dei rifiuti, arrivano quelli dei guanti abbandonati per terra Anche in emergenza Coronavirus, accade in ogni realtà territoriale quello che in un paese civile è inimmaginabile
Sperando di non ledere la suscettibilità, come per la gente in giro nonostante le restrizioni, e che tale sensibilità come l’altra volta, non si trasformi in un covo di insulti (nei miei confronti di troll e altre immondizie social varie), cercherò di porre in essere un altro problema. Il quale come l’altra volta sarò portavoce di testimonianze (reali). In questo caso però, non lederò la privacy nel mettere le foto, perché non credo che i guanti abbandonati per terra intenteranno mai una citazione a giudizio nei miei riguardi a tutela della loro (squallida) immagine.
Così come in altre realtà territoriali purtroppo anche a Taurianova si sta verificando la questione dei guanti abbandonati per strada e ovunque, in ogni angolo della città. Si tutela la salute indossandole, ma si rischia di complicarla agli altri perché in fondo quegli oggetti in lattice buttati a terra come i “Lordazzi” facevano (e fanno) con i rifiuti, creano una sorta di oltraggio all’ambiente. E poi chi li raccoglie? Gli operai addetti allo smaltimento quando li vedono oppure restano lì, in quei luoghi dove sono stati gettati, chissà per quanto tempo.
E, sarò ripetitivo, onde evitare indignazioni da più parti e allo stesso tempo “lese maestà” o cittadini i quali sentendosi ferite nell’onore (?), si rivoltano contro, asserendo che sono delle invenzioni dello scrivente, propongo di fare una passeggiata (con mascherina), partendo dalla Francesco Sofia Alessio, nelle varie traversine, fino al centro città, così uno ci si rende conto di quanta sporcizia gratuita c’è, procurata da queste persone che definirli non saprei. Sarebbe comodo chiamarli “Lordazzi”, ma a mio avviso sarà sempre un appellativo con il quale gli stessi al massimo rideranno di me e di chi li accusa, e faranno sempre quei porci comodi che hanno sempre fatto.
Oramai si è capito che l’educazione per l’ambiente circostante è una condizione di secondo ordine per pochi fortunatamente, così come sono quei pochi che non rispettando le restrizioni, e uscendo spesso (senza offesa per nessuno e chiedo venia fin d’ora), ma che compromettono i sacrifici della stragrande maggioranza dei cittadini rispettosi delle indicazioni e attenti al bene della città.
Ora, tralasciando e soprattutto, omettendo ogni “bella parolina” la quale verrebbe da dire per questa gente, una sola cosa, abbiate cura della città, i guanti non buttateli a terra, abbiate rispetto per l’ambiente e per la gente (e anche per gli animali) che ci circondano. Non costa nulla!
Ps. Queste sono alcune foto, ma ci sarebbero altre zone con una concentrazione anche più nutrita, ma è solo per rendere l’idea e sensibilizzare l’opinione pubblica in quanto certe azioni non si dovrebbero fare per definizione.