Taurianova, dopo il giorno dei morti, i ringraziamenti ai dipendenti (vivi) dei cimiteri Servizi all’altezza della situazione, cimiteri impeccabilmente in ordine e decorosamente puliti
Molte volte i pensieri si concentrano sulle grandi cose, sui molteplici problemi che colpiscono una città, su quello che alla fine desta clamore e interesse per mero “pettegolezzo”. Un circolo che a lungo andare diventa “vizioso”, il quale oscura le azioni come le cose semplici. Come ad esempio le persone (semplici anch’essi), i lavoratori che operano in silenzio con dovizia di parsimonia nella loro quotidianità e senza tanti clamori “offrono un servizio”. Frutto di un costante lavoro per garantire non solo un’accoglienza, ma anche una permanenza di decorosa pace perpetua a chi ci deve stare per condizione divina ad una non concessa immortalità. Mi rivolgo ai dipendenti comunali che operano all’interno dei cimiteri di Taurianova, quelli che la mattina incontri sempre in movimento a pulire, a gestire delle vaste aree le quali rispetto al numero dei lavoratori sembrano un’infinità.
Come ogni anno le ricorrenze nella commemorazione dei defunti è cosa ben nota che i cimiteri sono nell’occhio vigile (del ciclone e degli attenti osservatori stagionali), di chi si reca per far visita ai propri cari, ma c’è anche chi lo fa perennemente e frequentemente e conosce molto bene la realtà dei luoghi, la pulizia che viene garantita. Chi scrive è testimone vivente e “abitudinario” in vita di quanto viene affermato (in positivo) del cimitero di Radicena. Il lavoro e l’estenuante fatica di chi, addetto comunale, si prodiga per mantenere un luogo ordinato, pulito e degno di rispetto di quei luoghi sacri, dove in esso sono stati scritti libri importanti perché racchiudono la storia dell’uomo, della civiltà, nel bene o nel male.
In quei luoghi ci sono i testimoni del vissuto e dell’eredità lasciata ai posteri. Dei cimiteri si sono scritti libri in memoria che hanno segnato la storia della letteratura mondiale, uno tra tutti quell’antologia di Lee Masters che non sto qui a spiegare perché chi non l’ha ancora letto dovrà provvedere come condizione culturale d’obbligo.
E mentre il crepuscolo invade questa giornata del due novembre, una riflessione da fare ci sarebbe ed è il servizio e l’accoglienza del luogo cimiteriale. La gestione impeccabile e i luoghi puliti in ogni angolo. Il grande servizio svolto dai dipendenti comunali che da domani, quando le luci del clamore e delle visite, saranno spente, saranno sempre i primi a continuare il proprio lavoro come l’hanno sempre fatto, con impegno e sudore.
Ovviamente qualche nota negativa potrebbe anche starci come condizione critica, ma non mortificante come quella dell’assenza delle navette che una volta erano di fondamentale e pubblica utilità. Il resto, mi riferisco alle altre polemiche nate per caso, non ha ragione di esistere né di essere menzionate perché la verità sta nei fatti ed essa è padrone del tempo, dei luoghi e degli uomini.
(GiLar)
Ps. Riflessione (postuma da pezzo e non altro, con tanto di gesti apotropaici), la tutela dell’immagine dei dipendenti comunali, siano essi Vigili, Architetti, Ragionieri e altri, dev’essere a cura di chi rappresenta la città, il primo cittadino.
A Taurianova c’è (ma non si trova) un “Ufficio Stampa” da Staff il quale con le direttive politiche, potrebbe fare due righe per smentire o spendere due parole per quanto molte volte viene scritto pubblicamente (anche contro me medesimo se sbaglio o “faglio”), a difesa dei dipendenti comunali, i quali restano un’immensa risorsa (silenziosa) della città. Dovrebbe essere d’obbligo morale per condizione. Non può piovere per sempre, ogni tanto gli impermeabili vanno tolti.