Taurianova, Elezioni Comunali, Fabio Scionti “cambia” con “Taurianova Futura” L’ex sindaco in una conferenza stampa all’aperto presenta la sua coalizione ed i suoi candidati, non risparmiando frecciatine agli avversari e rivendicando i risultati della sua passata amministrazione
Fabio Scionti quasi in veste da “abatino” rende noto il suo progetto elettorale, denominato per l’occasione “Taurianova Futura”. Così il nome della sua coalizione che il 20 ed il 21 settembre si misurerà nelle prossime elezioni comunali, tentando la scalata per una riconferma a guidare la città.
Nelle scorse elezioni, quelle del novembre 2015, il progetto di allora si chiamava “Taurianova Cambia” ed era il periodo della “Cumbia di chi cambia” e sappiamo bene come andò a finire. Tra diaspore e dissapori, quel progetto svanì con nove firme di sfiducia in quel 4 dicembre del 2019. Ma oggi continua con la nuova coalizione mettendo le radici anche per il futuro.
Oggi Fabio Scionti in un “andate e venite”, si ripresenta con due liste, 32 candidati (meno una in quanto tolta dalla commissione elettorale), il Partito Democratico finito anch’esso la scorsa volta in una bufera e lo stesso Scionti che ringrazia la reggente del circolo cittadino Mesa Gerace per il grande lavoro svolto, dichiarando che “qualcuno forse non voleva la lista del PD”, chi sarà mai questo qualcuno? Scionti non l’ha detto. Ma il Pd c’è ed è già una mezza vittoria visto il terremoto politico che l’ha colpito ed è stato nei fatti ri-fondato con successo anche dal punto di vista della “freschezza, vista la presenza di molti giovani. L’altra lista è il Comitato Civico Scionti Sindaco che nei fatti ha gli stessi protagonisti della volta scorsa, tranne il consigliere comunale uscente Forestieri che seppur non è tra i candidati, rimane all’interno del gruppo stesso.
Fabio Scionti ha presentato i componenti delle due liste, tra quelli rimasti rispetto al 2015 e sono la fedelissima ex vicesindaco Raffaella Ferraro, l’ex assessore Mina Raso (la ricordiamo in quota Caridi la volta scorsa, ma oggi con Scionti), l’ex assessore Luigi Mamone che da “A testa alta” si trasforma in “fatemi spazio” nel Pd, poi l’ex consigliere comunale Rosalba Ascone ed infine l’ex presidente del consiglio comunale Fausto Siclari il quale trova “asilo politico” nel Comitato Civico.
Scionti inizia dicendo che ha deciso di ri-scendere in campo per i giovani e quindi “è un dovere impegnarsi” e che gli stessi hanno trasmesso “una carica di idee”. Bisogna correre anche qualche rischio per le idee, purché siano sue, così Calvino in tempi non sospetti ci insegnò nelle sue lezioni.
“Taurianova Furura rappresenta con le radici forti che nasce dall’esperienza della scorsa amministrazione, continua Scionti, Ho deciso di raccogliere la sfida. Sarà l’ultima esperienza da candidato a sindaco. Creare le basi per dare un futuro certo ai giovani”. E nella sua agenda ci saranno le “cinque p”: Persone, Pace, Prosperità, Partner e Pianeta tutte in una “agenda sostenibile 2030”.
Scionti dice ancora che per distinguerlo dal precedente l’ha voluto chiamare Taurianova Futura, ma le radici sono quelle, in quanto con la sfiducia si è sancita solo “la fine anticipata ma non il fallimento del progetto”. E sarà un progetto “Lontano dall’opportunismo e dalle clientele paesane”, in quanto, afferma Scionti che, “È facile a Taurianova saltare da un carro all’altro per mero interesse personale”. Parte dall’ambizione di continuare quel “risanamento del bilancio, insieme alla crescita sociale civile e culturale”. Afferma che quel dissesto (dallo stesso Scionti dichiarato in data 23 novembre 2017), ha dei “nomi e cognomi”.
Risponde all’affermazione di Biasi di ieri il quale aveva affermato che come primo atto se dovesse vincere le elezioni sarebbe stato quello di togliere la Consulta della associazioni dallo Statuto comunale, Scionti afferma di volerla rafforzare (sic!).
Poi sciorina una serie di azioni che lo stesso ha eseguito dall’uscita delle misure di salvaguardia, all’abbassamento dei tributi, fino a unire un territorio frammentato anche con le frazioni in quanto formato da “clientela spicciola”.
Poi dichiara, smentendo pure “Covid-19” che la movida a Taurianova è figlia di sue iniziative per il progetto denominato “30 e lode” dove gli esercizi commerciali hanno aderito in massa e che lui non ha fatto sperperi come in passato per il “carnevale”, ma con poco è riuscito a rinvigorire una città. Poi il metano con 150 famiglie allacciate gratuitamente nelle frazioni.
E poi la scelta di aver voluto due liste con 32 persone perché fanno parte di un processo integrante di sviluppo e quindi avere più gestibilità amministrativa e non avere a che fare, e qui la frecciatina senza fare nomi, è sicuramente per chi l’ha abbandonato, pensando a “pennacchi e selfie”.
Ed infine, un tatuaggio con un’eventuale data della vittoria salverà il mondo, enjoy…, ma questo lo decideranno gli elettori il 20 ed il 21 settembre!
(GiLar)