Taurianova, Fabio Scionti barcolla ma non molla Il Civico consesso, tra infuocate polemiche e molti dissensi, dà l'ok al bilancio consuntivo. Il consigliere Sposato ancora voto utile per la maggioranza
di Carmelo Nicotera
TAURIANOVA – Consiglio comunale dai toni accesi quello che è andato in scena questa mattina a Taurianova. L’amministrazione cittadina, nonostante le difficoltà di una maggioranza esigua, è riuscita comunque ad ottenere l’approvazione del bilancio consuntivo, con 9 voti a favore, 4 contrari e 2 astenuti. La seduta consiliare è iniziata con il ricordo della strage di Manchester, proposto dal consigliere Perri, che è stato accolto da tutto il Civico consesso.
Dopo il momento di solidarietà, c’è stata subito battaglia tra i vari gruppi politici sulla questione “rendiconto di gestione”, con attacchi diretti delle opposizioni a Fausto Siclari, presidente del Consiglio comunale, sul fatto che non fossero trascorsi i 20 giorni necessari ai consiglieri per visionare gli atti inerenti la tematica. Nervi tesi tra Maria Stella Morabito, consigliere di “Impresa Calabria”, e Siclari, caratterizzati da polemiche sul minutaggio durante gli interventi in Consiglio. L’affondo dell’ex consigliere di maggioranza: «Senso inesistente di Siclari nel ruolo che riveste». Non si è fatta però attendere la replica sarcastica del presidente del Consiglio comunale: «Mi onoro del suo voto a presidente».
L’assenza del leader degli “Innamorati”, Roy Biasi, cui si aggiunge quella di Marianna Versace, ha permesso ad un’agguerrita Maria Teresa Perri di mettere in campo le lamentele del gruppo di minoranza nei confronti del governo cittadino sulla questione bilancio consuntivo: «Proposto un bilancio senz’anima. La Corte dei Conti ha detto che il Comune non è in dissesto. L’amministrazione va ad investire dove più gli fa comodo». Anche Cettina Nicolosi di “Taurianova Libera” si è aggiunta al coro di dissenso istituzionale che ha preceduto il dibattito prima della votazione: «Bilancio privo di strategia per l’emergenza sociale che si vive in città. Fallimento politico di Scionti: siamo passati da Taurianova Cambia a Taurianova Scambia».
L’approvazione del verbale della seduta precedente ha lasciato spazio alla dettagliata relazione del sindaco Scionti sul rendiconto di gestione: «L’amministrazione ha fatto risparmi e questo significa che ha operato bene». In difesa dell’operato di Scionti sono intervenuti i consiglieri Dario Romeo, il quale ha affermato che «nessuno nella minoranza ha parlato concretamente del bilancio consuntivo», e Pino Falleti, con quest’ultimo che ha lanciato pesanti bordate sulle “spese pazze” di Maria Teresa Perri quando ricopriva la carica di assessore in quota Biasi. Le parole di Stella Morabito sull’atto comunale: «L’amministrazione ha investito nella raccolta dei rifiuti. Faremo le nostre valutazioni dopo la risposta del sindaco alla nostra interpellanza».
I fari, però, erano tutti puntati sul consigliere Rocco Sposato, il quale, per l’ennesima volta, ha dato l’ok al bilancio: «Dopo aver letto gli atti, mi sono soffermato su un dato: l’amministrazione è riuscita a ridurre dell’80% il disavanzo comunale. Questo giustifica il mio voto favorevole». Sposato, autodefinitosi ironicamente “Dottor House”, diventa alter ego del celebre personaggio della finzione televisiva e ad assume un tratto tipico dell’incedere del medico più famoso del piccolo schermo: “bastone” di longevità del cammino della Giunta Scionti. Un altro punto all’ordine del giorno che ha avuto esito favorevole è stato il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio con 9 “sì”, cinque consiglieri astenuti ed un voto contrario. Bocciata la mozione di sicurezza e viabilità proposta dal consigliere Raffaele Scarfò. Prima del voto, Maria Teresa Perri ha lanciato sospetti sulla certificazione di conclusione dei lavori nella scuola di San Martino, promettendo di vigilare sulla questione sin dall’inizio del prossimo anno scolastico. Rifacimento strisce Circonvallazione, messa in sicurezza Convento Cappuccini e situazione Largo Bizzurro sono state le tematiche affrontate nel confronto tra la Morabito e il vicesindaco Carmela Patrizio. Il mancato avallo del progetto di Scarfò, in conclusione, ha ulteriormente surriscaldato il clima già rovente dell’aula.