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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Taurianova, Fausto Siclari risponde per le rime a Biasi Il consigliere di opposizione proprio ieri aveva chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, a suo dire colpevole di non avergli dato la possibilità di leggere, durante l'ultima assise, un'interrogazione. Siclari non si scompone: "Ho solo rispettato lo Statuto"

Taurianova, Fausto Siclari risponde per le rime a Biasi Il consigliere di opposizione proprio ieri aveva chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, a suo dire colpevole di non avergli dato la possibilità di leggere, durante l'ultima assise, un'interrogazione. Siclari non si scompone: "Ho solo rispettato lo Statuto"
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In relazione alla nota stampa, divulgata dalla coalizione politica che alle ultime consultazioni elettorali ha proposto come candidato a Sindaco l’avv. Rocco Biasi, con cui si è inteso contestare il mio operato nella conduzione dei lavori consiliari, sono costretto, mio malgrado, a rispondere alle strumentali accuse, respingendo con fermezza qualsiasi ipotesi di arrogante prevaricazione nell’espletamento delle mie funzioni.

Mi si accusa del fatto che, nella seduta consiliare di sabato 23 u.s., avrei attentato dolosamente alla libertà di espressione e al libero esercizio delle prerogative del consigliere comunale, Avv. Rocco Biasi, per avergli negato la possibilità di leggere un’interrogazione consiliare rivolta al Sindaco.

Ebbene, nel respingere con fermezza le accuse mossemi, mi pare opportuno, oltreché doveroso, rispondere dettagliatamente nel merito della questione.

Il Consigliere Comunale, Avv. Rocco Biasi, dopo la discussione del primo punto all’ordine del giorno ha chiesto la parola dicendo di voler leggere un’interrogazione consiliare a risposta scritta, rivolta al Sindaco ma non iscritta all’ordine del giorno dei lavori. Ho posto il diniego alla richiesta in forza e nel pieno e assoluto rispetto delle norme regolamentari che disciplinano il funzionamento del Consiglio Comunale.

Difatti l’art. 81 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, vieta espressamente, dopo l’inizio della discussione dell’ordine del giorno, la trattazione di qualsivoglia argomento  non pertinente il prefissato ordine del giorno della seduta.

Ma ancor di più, il combinato disposto degli artt. 40, 41 (commi 2, 3 e 4), 81 e 85 (c.5), del su richiamato Regolamento Comunale, non induce in alcun modo a ipotesi di interpretazioni diversificate nel sancire, con estrema e pleonastica chiarezza, che le interrogazioni , vanno presentate per iscritto e, solo ove espressamente richiesto, inserite all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale successivo alla presentazione dell’interrogazione per la loro trattazione.

Addirittura, come nel caso di specie, causa della nota stampa, le interrogazione con richiesta di risposta scritta vanno depositate all’Ufficio Protocollo della Casa Comunale ed al Sindaco è concesso rispondere entro trenta giorni dalla data di presentazione della richiesta. Questa tipologia di interrogazione non può e non deve quindi, in nessun modo, pretendere di essere discussa anche in Consiglio Comunale.

Alla luce di quanto esposto, ritengo di non aver fatto altro che applicare le norme regolamentari che, come ho già avuto modo di affermare nel mio intervento di insediamento, sono e saranno la strada maestra che sempre seguirò nell’esercizio delle mie funzioni, applicandole inequivocabilmente e indistintamente.

Chi pensa che dette norme regolamentari possano essere considerate carta straccia, additando come arrogante, antidemocratico, prepotente, presuntuoso, despota, inadeguato e quant’altro chi, invece, le osserva e le applica indiscriminatamente,  dimostra di avere le idee confuse in fatto di democrazia.

Il regime democratico, che concede assoluta libertà di parola e opinione, si misura, si concretizza e si consolida in rapporto direttamente proporzionale a quanto più alti sono il civico  rispetto e la convinta osservanza delle norme e delle leggi che lo regolamentano.

Chi pretende di sorvolare, eludere, o far eludere, questi principi cardini, lambisce pericolose convinzioni anarchiche e, conseguentemente, dovrebbe riflettere sulla vera natura della propria ideologia politica.

Detto tutto ciò, appare evidente come risulta falsa l’accusa rivoltami che mi vorrebbe come il prepotente che imbavaglia l’opposizione; in realtà ho solo svolto il mio ruolo con disciplina.

Nessun diritto è stato leso e mai lo sarà, atteso che, nei termini e nei modi previsti dalle norme regolamentari, ad ogni Consigliere Comunale è garantita la legittima e sacrosanta  possibilità di esprimersi sull’ordine del giorno, di proporre iniziative, di presentare tutte le interrogazioni che ritiene opportuno porre e di esercitare il proprio ruolo in fatto di controllo sulla totalità dell’attività amministrativa dell’Ente.

In tutto questo, il Presidente del Consiglio Comunale ha solo l’obbligo di far rispettare le regole e, al contrario di come asserisce la coalizione politica che inopinatamente e senza valida motivazione lo attacca, solo nel caso in cui non lo facesse risulterebbe sì inadeguato al ruolo.

Auspico che chi oggi minaccia di rivolgersi a S.E. il Prefetto lo faccia in tempi stretti, poiché  la Prefettura avrebbe così l’occasione per constatare come, all’interno dell’Aula Consiliare del nostro Comune,  vige e viene applicato rigorosamente il rispetto delle regole democratiche che altri vorrebbero mortificare in nome di una mera e rancorosa propaganda fine a se stessa.

Infine, appare opportuno ricordare che, in caso di perplessità sulla corretta applicazione delle norme regolamentari, ogni Consigliere Comunale, ai sensi dell’art.2 del Regolamento di che trattasi, può chiedere l’attivazione della procedura per l’interpretazione delle stesse norme.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE di Taurianova (RC)

(Fausto Siclari)