Taurianova “Gentile”, “Se tu dai una cosa a me io poi (forse, ma non è detto che io) do una cosa a te” "L'Urlo di Munch" dei cittadini, a proposito del Regolamento sulla compensazione tributi comunali tra credito e debito!
Negli anni ’70 all’interno del Carosello trasmetteva la pubblicità di una famosa marca di televisioni dove ogni protagonista ripeteva la frase “Se tu dai una cosa a me io poi do una cosa a te”, dove si incontravano diversi personaggi, dal trampoliere all’uomo con il trombone a tracolla e un gattino attaccato al pantalone, scambiandosi doni l’uno con l’altro un tacito do ut des a tinte sorridenti e gentili, così come è la nostra “città d’arte (e di selfie)”, la nostra “amata Taurianova”, come un qualcosa fatto per “il bene del paese” in questa “meravigliosa città”, dove la “manutenzione continua”, ma che essa dal 29 luglio scorso fa rima con “compensazione”. E dopo questo ci vorrebbe un Selfie (quanto siete belli!).
Purtroppo i nemici peggiori degli italiani sono le tasse e non come disse un ex ministro “Pagare le tasse sono bellissime”, ognuno ha i suoi gusti per amor di Dio e nessuno vuole giudicare, per Padoa-Schioppa (buonanima), pagare le tasse era una forma di amplesso, ma per la maggior parte degli italiani, usando un eufemismo, è peggio di un calcio nel sedere. Però le tasse come i tributi comunali vanno pagati, è un dovere civico. Se vogliamo i servizi dobbiamo pagare i tributi comunali perché senza di essere non ci saranno le manifestazioni letterarie con la presentazione di libri, dove il saggio Galeazzo Balbo di Prejtoni marina, l’altro giorno al bar fece una battuta, “Ma ora che hanno abolito le interrogazioni orali, l’assessorato alla cultura si chiamerà AssCulPop? (Questa è per intenditori!).
Ed ancora, se non si pagano i tributi non ci potrebbero essere le luminarie natalizie (19.500 euro DGC n. 155 del 28.11.2022), non ci potrebbe essere il noleggio delle casette di legno posizionate in Piazza Italia (4.270 euro Determina n. 1.329 del 24.11.2022) e tanto altro, come I Ricchi e Poveri a settembre scorso, Nico Fidenco se non veniva a mancare, ma si spera in Nicola di Bari (lunga vita) la prossima estate, etc.
In questi ultimi mesi siamo stati tempestati di tante proteste da parte dei cittadini, a partire (ancora oggi) per il senso unico nella zona di Jatrinoli dove nei fatti questa scelta ha “desertificato” il centro a favore della Via Circonvallazione (adesso Viale Ricci), abbiamo fatto quel che abbiamo potuto fare, ma noi possiamo dare un giudizio critico e basta, il resto è delegato alla politica. Poi è nata la polemica dell’acqua, purtroppo impianti vetusti quando c’è maltempo il rischio di danneggiamento è alto, la questione dell’acqua potabile (ancora oggi ufficialmente non potabile, ma tale condizione durerà a lungo per legge), qualcuno nei giorni scorsi ha gridato al miracolo perché nei rubinetti usciva Coca Cola alcuni l’avevano scambiato per Chinotto, ma poi la realtà è stata diversa (e anche amara).
Oggi ci segnalano quel regolamento comunale la “compensazione dei tributi comunali”. Ovvero se vanti dei crediti con il Comune e allo stesso tempo non hai pagato alcuni tributi comunali, ti vengono detratti dal credito nella misura stessa del credito, una forma coatta e quasi “coercitiva” leggendo il regolamento, una sorta di “trappola per topi”.
Purtroppo e ripetiamo, purtroppo i Consigli Comunali hanno scarso seguito da parte dei cittadini, e non è un bene, certo a volte si va per annoiarsi, altre volte qualche risata scappa, però rispetto al passato il parterre della giunta ha un outfit diverso, stile “urban selfie”, è gradevole, riformista non liberale, conservatore, ma con moderazione al passo con i tempi, e le foto vengono bene.
Nel Consiglio Comunale del 29 luglio 2022, c’era il punto “Regolamento per la disciplina delle procedure di compensazione dei tributi e delle entrate comunali”. Ed è stato un dibattito di quasi 9 minuti per deliberare tale punto (sic!). Loro 9 minuti per deliberarlo, i cittadini un calendario intero con tante belle paroline dopo aver saputo di questo Regolamento, ma è così eh!
Il sindaco Biasi illustrando il provvedimento afferma che si tratti di “una delibera importante perché va verso lo snellimento dell’attività di riscossione dei tributi”, nel “chi accredita dei soldi del Comune a vario titolo, tra professionisti e deve pagare al contempo delle tasse comunali, vi è una regolamentazione che vi è la possibilità di pagare i tributi scontando il credito con le imposte da pagare”, e ancora, “Favorisce l’amministrazione comunale e comunque dà la possibilità agli utenti di compensare il proprio credito con le imposte comunali. Ma è stato discusso in commissione comunale”, e meno male che è stato discusso in commissione.
L’unico che prende la parola per quanto concerne la minoranza è l’ex sindaco Scionti il quale afferma che condivide la scelta proponendo un’aggiunta che è quella dell’obbligatorietà, ovvero che chi ha crediti occorre verificare anche la situazione debitoria onde evitare errori.
Ribatte il sindaco Biasi affermando che è prevista nel regolamento, prima di essere interrotto da tal Roberto in una telefonata in diretta nel civico consesso, e che sarà verificata dall’ufficio in merito ai tributi comunali e in caso si sospenderà il credito affinché si perfezioni la compensazione con il debito qualora fosse esistenti. Ribatte Scionti che chiede la condizione tecnica di verifica del tributo.
Nei fatti, i presenti erano 14 e il punto è stato approvato con 12 favorevoli e 2 astenuti. I Consiglieri Comunali presenti erano per la maggioranza erano, Gallo, Bellantonio, Calapà, Fuda, Scarfò, Barca e Di Giorgio. Mentre per l’opposizione, Scionti, Marafioti, Ferraro, Lazzaro e Prestileo.
I 12 che l’hanno votata sono stati 9 per la maggioranza (I 7 consiglieri più Biasi e il presidente del Consiglio Comunale Ursida) e tre della minoranza (Scionti, Marafioti e Ferraro), mentre due si sono astenuti (I consiglieri di Fratelli d’Italia Lazzaro e Prestileo).
Al di là delle votazioni o meno, il problema si pone perché ha creato non pochi disagi, fermo restando che, leggendo l’Art. 1, “Con il presente regolamento, l’Amministrazione Comunale, valutate con attenzione le esigenze dei cittadini (…)”, quindi lo fanno per noi e per le nostre “esigenze”, dobbiamo ringraziarli nei fatti.
Questi regolamenti sulla compensazione sono in vigore in altre realtà comunali, ma ridurre un regolamento sulla compensazione in soli 8 articoli francamente è un po’ riduttivo, noi cercheremo di non entrare nei tecnicismi, ma quando leggi che una ditta ha prestato un servizio per il Comune di seimila euro, ma allo stesso tempo ha un debito di diecimila, si vede sottratta tutta la somma indiscriminatamente. Poi ovviamente sarà a cura dell’ufficio stabilire quali somme sono ancora esigibili, se è maturata la prescrizione (e molte cartelle sono arrivate prescritte in questi anni), oppure se c’è qualche contenzioso in essere. Così pure abbiamo letto una delibera in cui il deposito cauzionale di un allaccio idrico non viene restituito ma compensato con un debito. Una sorta di risiko compensativo! Secondo noi, ma senza presunzione e giudizio alcuno, non è giusto. Perché a differenza di altri regolamenti simili negli altri comuni abbiamo visto che c’è la voce sulla dilazione o rateizzazione del debito suddiviso anche in fasce a seconda dell’entità del debito si applicano le mensilità. Non sarebbe il caso, chiediamo eh, con “gentilezza” e “sorriso”, introdurre una variazione magari non compensare per intero il debito e magari una percentuale medio alta, e poi fare un accordo formale con impegno sottoscritto per una rateizzazione? Consci che non saremo tenuti minimamente in considerazione né tantomeno calcolati nemmeno di striscio (per non utilizzare un’altra parola), noi l’abbiamo tentata e …cordiali saluti. Selfie (Oddio, quanto siete belli!).
(GiLar)
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