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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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Taurianova, il dem Marafioti a muso duro contro Biasi sulla crisi idrica e l’assessore Fedele ancora nella “bufera”, “minacce del marito ai cittadini e si autoproclama ‘dottoressa’ senza titolo” E inoltre, "L’assessore, inoltre, dispone di uno staff personale che la supporta, che chiede documenti per conto suo, che decide chi, quanto e quando deve essere pagato l’artista, scrittore o chicchessia. Consuetudine questa che merita chiarimenti, soprattutto se consideriamo la crisi politica che l’amministrazione Biasi sta attraversando"

Taurianova, il dem Marafioti a muso duro contro Biasi sulla crisi idrica e l’assessore Fedele ancora nella “bufera”, “minacce del marito ai cittadini e si autoproclama ‘dottoressa’ senza titolo” E inoltre, "L’assessore, inoltre, dispone di uno staff personale che la supporta, che chiede documenti per conto suo, che decide chi, quanto e quando deve essere pagato l’artista, scrittore o chicchessia. Consuetudine questa che merita chiarimenti, soprattutto se consideriamo la crisi politica che l’amministrazione Biasi sta attraversando"

| Il 15, Ott 2024

Anche oggi la crisi idrica a Taurianova si protrae senza soluzione, nonostante le continue lamentele dei cittadini e i vari comunicati stampa che ne hanno denunciato l’urgenza. Malgrado le promesse fatte dall’amministrazione comunale (ricordiamo tutti le famose “docce” che avremmo dovuto fare senza problemi), il Sindaco Roy Biasi non è riuscito a fornire soluzioni concrete, e la situazione sembra ormai fuori controllo. Le difficoltà di Biasi sono evidenti, soprattutto dalle sue reazioni nervose e difensive a qualsiasi critica dell’opposizione. Le sue ultime dichiarazioni sullo stato della rete idrica -in risposta ad un comunicato del sottoscritto- si sono rivelate una bugia imbarazzante, facilmente smentita dai fatti: l’acqua continua a mancare, e i cittadini soffrono ancora di disservizi quotidiani. La realtà ha chiaramente superato le sue parole. Parallelamente, l’assessore Fedele dimostra altrettanta difficoltà nel gestire le diverse situazioni che la vedono, come sempre, protagonista. Nonostante la sua posizione di rilievo rispetto all’intero Consiglio Comunale, l’assessore continua a nascondersi dietro la maschera culturale promuovendo continue presentazioni di libri, le quali, seppur importanti, non risolvono né rispondono ai problemi o alle richieste quotidiane della comunità. L’autocelebrazione ha preso il posto della gestione politica, mentre il programma della Capitale del Libro -che lei stessa dichiara pubblicamente di aver scritto- rimane in gran parte inattuato, nonostante i generosi finanziamenti ricevuti. L’assessore, inoltre, dispone di uno staff personale che la supporta, che chiede documenti per conto suo, che decide chi, quanto e quando deve essere pagato l’artista, scrittore o chicchessia. Consuetudine questa che merita chiarimenti, soprattutto se consideriamo la crisi politica che l’amministrazione Biasi sta attraversando, con una scollatura totale fra la Giunta ed i consiglieri di maggioranza. Può un membro dello staff dell’assessore Fedele avere più legittimità di un consigliere di maggioranza? La posizione pubblica dell’assessore Fedele la espone alla richiesta di spiegazioni, soprattutto in relazione al grave episodio denunciato dai colleghi di minoranza relativo alle minacce che un congiunto avrebbe rivolto a cittadini taurianovesi colpevoli di aver criticato l’assessore alla Cultura. Inoltre, in un contesto in cui si parla tanto di cultura e di etica, mi duole dire che l’assessore Fedele, autrice del programma di “Taurianova Capitale del Libro”, ha inviato al Ministero della Cultura un programma che, oltre a non esser stato rispettato, specifica che la direzione artistica è affidata a lei, che si autoproclama ripetutamente come “Dottoressa”, titolo che stando alle informazioni disponibili non le appartiene, poiché pare non risulti essere in possesso di una laurea. È forse il caso che, prima di prendersi certi titoli, ci si concentri sul prendersi le responsabilità verso una cittadinanza che chiede risposte e soluzioni, e non certo ulteriori atti di autocelebrazione. Non serve una laurea per amministrare né per fare cultura. Un certificato non definisce il valore di una persona. Ciò che conta davvero per essere un buon politico è l’impegno concreto, l’onestà, la trasparenza e la capacità di ascoltare e rispondere ai bisogni dei cittadini. Queste sono le qualità fondamentali per guidare una comunità, soprattutto nei momenti di crisi.
Simone Marafioti Capogruppo Partito Democratico

Stralcio del dossier presentato al Ministero della Cultura