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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 14 GENNAIO 2025

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Taurianova, il GIP presso Tribunale di Palmi sequestrata una casa ed un conto corrente a due indagati per circonvenzione di incapace L'operazione coordinata dalla procura di Palmi. Ad operare i carabinieri della compagnia di Taurianova guidata magistralmente dal capitano Gaetano Borgese e dal comandante della stazione Barranco

Taurianova, il  GIP presso Tribunale di Palmi sequestrata una casa ed un conto corrente a due indagati per circonvenzione di incapace L'operazione coordinata dalla procura di Palmi. Ad operare i carabinieri della compagnia di Taurianova guidata magistralmente dal capitano Gaetano Borgese e dal comandante della stazione Barranco

| Il 14, Gen 2025

Taurianova: Il GIP presso Tribunale di Palmi sequestrata una casa ed un conto corrente a due indagati per circonvenzione di incapace.

I Carabinieri di Taurianova hanno eseguito un decreto di sequestro di una casa e un conto corrente emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palmi, dott. Francesco Petrone, nei confronti di due giovani Taurianovesi che, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso materiale e morale tra loro, per procurarsi un profitto, abusando dello stato di infermità e deficienza psichica di due ultraottantenni, invalidi, e affetti da svariate patologie all’epoca dei fatti, inducevano questi ultimi a compiere atti che importavano effetti giuridici per loro dannosi.
In particolare, la nipote delle persone offese, unitamente al marito, convinceva gli anziani nonni a trasferirsi a Taurianova, prospettandogli di acquistare una casa in centro, ove costoro avrebbero dovuto essere accuditi dalla stessa e dal coniuge. Invece, approfittando dell’analfabetismo dell’anziano, della cecità della donna e, in generale, dello stato di salute altamente precario delle vittime a cagione della loro età avanzata, ingannavano le persone offese, facendo loro sottoscrivere un atto di compravendita di un’immobile, acquistato col denaro dei due anziani, che contemplava a favore di costoro solo un diritto reale di usufrutto, mentre la nuda proprietà era attribuita proprio ai nipoti. Inoltre, contrariamente ai patti, l’abitazione si trovava in periferia, lontano dal centro abitato, e le persone offese venivano lasciate prive di assistenza, nonché sottoposte a reiterate pressioni psicologiche onde costringerle a lasciare la dimora a favore della nipote e del partner, che, nel frattempo, cercavano di vendere l’appartamento (ovvero, la nuda proprietà dello stesso) all’insaputa degli usufruttuari.
Ulteriormente, col pretesto di dover acquistare beni mobili per la predetta abitazione, gli indagati si facevano consegnare euro 23.000,00 in contanti, oltre ad ulteriori somme non esattamente quantificabili, destinandoli a loro stessi.
Infine, la nipote, procuratasi la chiave della casa più volte menzionata, vi si recava e, senza l’autorizzazione delle persone offese, asportava della biancheria e un bancomat, prelevando, poi, euro 5.000,00 dal conto dei prossimi congiunti.
Gli anziani, assistiti dall’avvocato Antonino Napoli, dopo aver scoperto la frode nei loro confronti posto che il contratto di acquisto della casa non era a loro nome e che erano stati circuiti per elargire soldi e altri beni hanno presentato presso i carabinieri di Taurianova una denuncia che ha dato il via alle indagini che hanno confermato appieno il contenuto della stessa.