Taurianova, doccia fredda per l’ex sindaco Romeo. Il Tar del Lazio respinge il ricorso La sentenza potrebbe essere appellata davanti al Consiglio di Stato - GUARDA IL SERVIZIO
Dopo giorni di trepidante attesa, ecco che arriva la sentenza del Tar del Lazio, che di fatto ieri ha respinto il ricorso presentato dall’ex Sindaco Domenico Romeo, la cui giunta è stata sciolta per infiltrazioni mafiose.
I FATTI
Il Consiglio comunale di Taurianova venne sciolto per la terza volta nel luglio del 2013. Ad un anno dalle elezioni che portarono alla carica di sindaco Domenico Romeo, l’allora prefetto Vittorio Piscitelli decise di nominare, il 7 settembre del 2012, una Commissione d’accesso antimafia, guidata dal viceprefetto Francesca Crea, per osservare da vicino tutta l’attività istituzionale dell’Ente, passando al setaccio ogni atto. Dopo sei mesi, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, chiese ed ottenne dal Consiglio dei Ministri, lo scioglimento del Comune, il terzo nella storia politica di Taurianova. Si insediò quindi la Commissione straordinaria, composta da Aldo Lombardo, Antonino Gaglio e Anna Aurora Colosimo, poi sostituita da Giuseppina Supino. Il primo scioglimento risale al 1991, passando alla storia come primo caso in Italia di applicazione della normativa che prevedeva la sospensione degli amministratori sospettati di collusioni mafiose. Il secondo invece avvenne nel 2009, e a guidare il comune c’era sempre Domenico Romeo, al suo primo mandato di amministratore.
Il terzo scioglimento, ha visto ancora una volta protagonista Domenico Romeo, che però, alla decisione del ministro di Angelino Alfano, rispose con un ricorso presentato al Tar del Lazio. Dopo mesi di attesa, proprio ieri è arrivato il verdetto. Ricorso respinto. Una decisione che ha spento le speranze degli ex amministratori e gettato nello sconforto quanti ancora ci speravano. La sentenza comunque potrebbe ora essere appellata dall’ex sindaco Romeo davanti al Consiglio di Stato.
LA SITUAZIONE ATTUALE
In ogni caso, molto probabilmente i cittadini, torneranno alle urne nel mese di novembre, per scegliere un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale, aprendo così una nuova era per la politica taurianovese. Attualmente, l’unico candidato certo è Giuseppe Rigoli, antagonista di Romeo nelle scorse elezioni.
Tornando alla sentenza del Tar, da molti auspicata, da tanti temuta e da parecchi aspettata, suona strano il silenzio della politica locale. Nessuno ha infatti ancora commentato l’accaduto, tutto tace. Si sono chiusi nel silenzio, anche i diretti interessati. Nessuna dichiarazione infatti è ancora arrivata dall’ex sindaco e dal suo entourage.