Taurianova, il triste caso del povero Lucio. Non sarebbe il caso di annullarla quella multa di 373 euro? Prima che i riflettori si spengono (non per noi, in quanto l'abbiamo resa nota), facciamo un appello al comandante (taurianovese) della polizia locale reggina Domenico Zucco di intervenire sulla “questione”, fiduciosi che si risolveràche si risolverà
È giusto e doveroso in premessa ribadire il ringraziamento incondizionato alle forze dell’ordine, tutte, senza distinzioni, per l’immenso lavoro che hanno svolto in questi tristi giorni di pandemia nel controllo del territorio. E per gli immensi sacrifici cui sono stati sottoposti.
Ma può capitare che in questi momenti di forzatura e di tensioni, forse a causa dei pochi che non hanno rispettato le regole, si tende a volte a essere integerrimi e forse, dico forse si pecca utilizzando un termine convenzionale, di “elasticità”, anche a volte per stanchezza o per la troppa tensione. Fermo restando che il rispetto delle regole è fondamentale e tutti, dico tutti, dovremmo essere in sintonia con esse.
In questi due giorni, sono balzate alla cronaca due notizie che a dire il vero ci hanno lasciati un po’ sorpresi, in alcuni momenti anche “indignati”, ovvero quelle multe che la Polizia Locale di Reggio Calabria, ha elevato in due episodi diversi a delle persone che per motivi gravi si sono (ri)trovati in un posto di blocco. La prima, quella di una famiglia (originaria di Brancaleone) dove un congiunto si è sentito male e stava per essere trasportato al Riuniti, da quel che si legge, una volta dimesso e usciti dall’ospedale all’alt della Polizia Locale sono stati poi multati perché erano tre passeggeri all’interno dell’automobile. La “vigilessa non ha sentito ragioni” ed ha stilato il verbale (sic!).
L’altro caso invece ci tocca da vicino perché taurianovesi, ed è quello della malattia del povero Lucio un cane di razza “golden retriever” e della sua padrona Teresa. Multati, sempre dalla Polizia Locale, guarda caso anche in questa circostanza c’era una vigilessa. A volte il destino è femmina…
Lucio ha una brutta malattia, non ha molte speranze di vita, lo diciamo in maniera dura e cruda, è un “malato terminale”. Teresa per poter dargli una speranza di vita o quantomeno cercare di farlo vivere di più e quindi stare insieme al cane che ama, decide di sottoporlo secondo una discrezione del medico veterinario a diversi cicli di chemioterapia le quali solo in quella clinica situata nella Città metropolitana li eseguono (l’altra soluzione era Catania). Purtroppo le malattie non avvisano prima e sfortunatamente questa per Lucio è arrivata in tempi di pandemia, con annesse restrizioni dei movimenti per evitare i contagi. Quel giorno, quello del triste fatto, Teresa si trovava in macchina con Lucio e con il padre, quest’ultimo alla guida della macchina perché Teresa seppur patentata non se l’è mai sentita di guidare in autostrada e quindi il papà ultrasettantenne, con una cane che pesa oltre 30kg, li conduce alla clinica.
Gli agenti della Polizia locale, tra cui una vigilessa, li fermano e non sentendo ragioni, multano malcapitati per una cifra pari a 373 euro, e anche in questo caso, non vogliono sentir ragioni. So fatto di non sentire le ragioni che ogni qualvolta viene utilizzato, fa inceppare la mente. La multa perché erano, anche in questo caso, più passeggeri dentro la macchina.
La clinica dista dalla stazione centrale 3.3 km e dal piazzale dei pullman più di un chilometro (fonte Google Maps), dico questo perché uno degli agenti alle motivazioni di Teresa di non sentirsela a guidare in autostrada propose di utilizzare il treno. Quindi, secondo l’agente della Polizia Locale di Reggio Calabria, Teresa da Taurianova con un cane malato per giunta di oltre 30 kg e che non ce la fa a camminare, doveva essere accompagnata alla stazione più vicina ovvero a Gioia Tauro con il rischio di incappare in qualche altra multa se avesse trovato gli agenti definiti, “non vogliono sentire ragioni”. E poi salire in treno con un’ipotetica presenza di altri passeggeri in un rischio pandemico, quindi di contagio, e poi arrivati alla stazione reggina, portarsi in braccio oltre 30 kg per oltre chilometri Lucio fino alla clinica (sic!).
A dirla tutta sapevo dello spiacevole episodio di Teresa sin dall’inizio, mi aveva contattato lei per dare voce alla questione sentendosi la stessa inascoltata. La prima cosa che mi è venuta in mente era stata quella, vista la situazione paradossale venutasi a creare, di cercare di non far pagare la multa. Suvvia 373 euro. Non per i soldi eh, chi non ha in questi momenti 373 euro in tasca? Dove anche per i “bonus spesa” fanno la domanda i “benestanti”, così come per i bonus da 600 euro. Io ad esempio tutte le mattine 373 euro li trovo a volte nella zuccheriera o nel vasetto dei ceci, una volta pure dentro il congelatore, diversi sacchetti da 373 euro.
E quando lo seppi appunto mi sono preso del tempo perché scrivere in quel momento avrebbe voluto dire far “parlare la pancia” e non sarebbe stata una buona cosa. Oggi, a distanza di una settimana dopo che organi di stampa (Approdonews ha reso nota la notizia), senza dilungarsi oltre e siccome Teresa dovrà ancora recarsi in quella clinica ancora a lungo, almeno fino ad agosto per dare una speranza al povero Lucio. E siccome oggi i riflettori sono accesi, le luci saettano, la stampa ne parla e le approvazioni (fortunatamente) sono tante. Ma quando tutto questo si spegnerà, Teresa resterà sola con i suoi problemi da affrontare. Innanzitutto faremo di tutto affinché le luci non si spengano e serve l’aiuto di tutti e poi? Chiediamo di avere una sorta di leggera elasticità per questa situazione (e ovviamente per altre che magari potrebbero presentarsi di altrettante persone), ma soprattutto al comandante della Polizia Locale, tra l’altro di Taurianova, a farsi portavoce con un’istanza, magari come hanno fatto in altre realtà che non sarò qui ad elencare, presso il Prefetto di Reggio Calabria e togliere quella multa di 373 euro. Teresa mi ha confidato che vorrebbe pure pagarla e in un momento di rabbia anche che avrebbe preferito donarla ad un’associazione benefica invece di pagare una multa. Ma con quella cifra che sicuramente il Comandante della Polizia Locale Salvatore Zucco farò di tutto affinché i soldi di quella multa non verranno pagati da Teresa così da utilizzarli per i costosissimi cicli di chemioterapia al povero Lucio.