Taurianova, imprenditore sovvenziona centro dialisi Ancora in auge il problema della mancanza di personale ausiliario e paramedico
Nell’attesa che nonostante i tempi lunghi della elefantiaca macchina amministrativa e politica dell’ASP venga risolto – o quantomeno affrontato – il problema della mancanza del personale ausiliario nel reparto Dialisi di Taurianova viene temporaneamente risolto grazie alla sensibilità di un imprenditore privato. La querelle è ormai nota. Il reparto gioiello che opera in ciò che resta della sottoutilizzata struttura dell’ex Ospedale di Taurianova e nella quale un eroico manipolo di medici e paramedici svolge un lavoro importantissimo in favore di una utenza che – purtroppo – cresce di numero, il pensionamento di una delle due unità ausiliarie e la mancanza anche di un infermiere a sostituire un altro andato in pensione ha creato gravi difficoltà . Spesso gli stessi infermieri sono stati costretti a svolgere le mansioni tipiche degli OS e degli OSS: gli inservienti e gli ausiliari. Il Sindaco di Taurianova – investito della questione – unitamente al Vice presidente del Consiglio Provinciale D’Agostino – stanno seguendo da vicino la vicenda anche perché appare obiettivo strategico per l’offerta sanitaria della Piana del Tauro ripotenziare , partendo dalla Dialisi, la struttura Taurianova. Ora, nelle more che il tanto auspicato personale ausiliario – che secondo voci di corridoio non mancherebbe e che, anzi, nella struttura di Polistena sarebbe presente ma stranamente non viene destinato alla dialisi, lasciando il reparto e i suoi operatori nelle ambasce. Grazie all’imprenditore Alfonso Martino, qualcosa sta per muoversi: venuto a conoscenza della vicenda ha offerto gratuitamente la disponibilità ad assegnare al reparto uno dei propri dipendenti. La notizia ove riscontrata, da merito alla sensibilità dell’operatore economico che – a conferma di una sensibilità sociale encomiabile- avrebbe inteso adoperarsi per sostenere in qualche misura l’attuazione di un diritto alla salute che la crisi del pianeta sanità italiano sembra ormai voler compromettere.