Taurianova, la processione della Madonna della Montagna si trasforma in corteo per la legalità Tanti i sindaci venuti a fianco del sindaco dopo la grave intimidazione. Scionti: «È la risposta più bella che potevano dare i colleghi sindaci, significa che bisogna andare avanti nonostante le difficoltà. È uno schiaffo a chi vuole intimidire». GUARDA LE INTERVISTE
TAURIANOVA – «È la risposta più bella che potevano dare i colleghi sindaci, significa che bisogna andare avanti nonostante le difficoltà. È uno schiaffo a chi vuole intimidire». Sono le prime battute che il sindaco Fabio Scionti ha fatto a caldo nel corso della processione religiosa della Madonna della Montagna, patrona di Taurianova. Una processione, che dopo l’attacco e l’ordigno ‘ndranghetista al primo cittadino, si è trasformata, o meglio ha assunto i connotati di una processione civile per la legalità contro il potere strisciante mafioso e le logiche intimidatorie della criminalità organizzata. Tanti i sindaci della Piana che hanno risposto all’appello del presidente dell’associazione “Citta degli Ulivi”, che raggruppa i primi cittadini del comprensorio, Giovanni Piccolo, sindaco di Seminara. Presenti i sindaci di Palmi, Rosarno, Cinquefrondi, Cittanova, Polistena, Melicucco, San Procopio, Molochio, Seminara, Delianuova, San Giorgio Morgeto, Melicuccà, Roghudi, Condofuri, Candidoni, Giffone, Feroleto, Terranova Sappo Minulio, Oppido Mamertina, Cosoleto, Serrata, Scido, oltre ad amministratori anche di altre province e al vicesindaco della città metropolitana, Mauro, in prima linea, fianco a fianco con Scionti, per tracciare l’inizio di un ambizioso progetto che mette in cantina le differenti ideologie partitiche e pone le basi per una convergenza comune dell’area della Piana di Gioia Tauro e della Calabria nel respingimento dell’offensiva criminale.