Taurianova, Leva (Udc): “Le minoranze prendano posizione” "Si assiste a Consigli Comunali dove i consiglieri facenti parte delle differenti opposizioni o per loro assenza o per prese di posizioni singolari, consentono ad una maggioranza, oramai non più supportata dai numeri, di poter continuare ad amministrare"
Il Commissario della locale sezione Udc di Taurianova, Salvatore Leva, attraverso una nota stampa interviene in merito alla “anomalia” che si sta verificando in seno al Consiglio Comunale Taurianovese. “E’ notorio che il Partito che rappresento localmente dello scudo crociato sia oramai all’opposizione di questa maggioranza amministrativa e ciò lo dimostrano le differenti prese di posizione che più volte manifestiamo pubblicamente. Al contrario, questo non può essere affermato dai diversi gruppi di minoranza che potrebbero essere eventuali stampelle di questa maggioranza di governo. Infatti, purtroppo, si assiste a Consigli Comunali dove i consiglieri facenti parte delle differenti opposizioni o per loro assenza o per prese di posizioni singolari, consentono ad una maggioranza, oramai non più supportata dai numeri, di poter continuare ad amministrare. A ben vedere, sono otto i consiglieri di maggioranza e nove delle opposizioni. Quindi, nelle votazioni dovrebbe verificarsi quantomeno una fase di stallo e di conseguenza di non approvazione, sopratutto per gli atti fondamentali come ad esempio nei prossimi mesi si dovranno esprimere sul d.u.p. e bilancio, causando eventualmente in tal modo la sua mancata approvazione. Purtroppo quello che ci si domanda come partito, è quale sia il reale ruolo delle opposizioni in seno al Consiglio Comunale con atti ed atteggiamenti più chiari. La città, ritengo abbia bisogno di chiarezza in merito alla evidente crisi di maggioranza, seppur definita dal Sindaco, dopo l’uscita dei due consiglieri dalla maggioranza di Lazzaro e Morabito una semplice crisi numerica. Pertanto, è il momento che le minoranze prendano posizione in modo cristallino, assumendosi prima di tutto le responsabilità politiche di ogni loro atto o mancata votazione”.