Taurianova, l’ex sindaco Scionti e Ferraro, “oggi in Consiglio si è palesata l’incapacità politica e amministrativa del sindaco Biasi” "Il consiglio comunale si è trasformato in uno spettacolo desolante, con un sindaco incapace di mantenere il controllo e di prendere decisioni significative, bloccato dai dissidi interni alla sua stessa maggioranza che apertamente, come dichiarato da una parte della stessa, soffre di assenza di dialogo tra Sindaco e Consiglieri"
redazione | Il 11, Ott 2024
L’ennesima dimostrazione dell’incapacità politica e amministrativa del Sindaco ed Amministrazione Biasi si è palesata nel consiglio comunale di oggi, dove sono emersi in modo chiaro i problemi della maggioranza che stanno paralizzando il governo cittadino. Incapace di gestire una situazione ormai fuori controllo e quindi di andare sotto con i numeri, Biasi ha scelto di ritirare ben due punti all’ordine del giorno, nel tentativo di evitare una disfatta che, purtroppo per lui, si è comunque concretizzata. Ritirare i punti, infatti, non ha evitato la brutta figura: anzi, ha solo peggiorato la percezione di una leadership fragile e priva di visione politica. Anche perché i due punti in oggetto (variazioni di bilancio) devono comunque passare prima o poi dal Consigli, altrimenti senza ratifica da parte del Consiglio Comunale ci sarà la decadenza dell’atto effettuato dalla Giunta, con impegni già presi e liquidazioni già effettuate. Ma noi siamo in attesa del colpo di genio del Sindaco.
Invece di affrontare le questioni con coraggio, come ci si aspetterebbe da un primo cittadino, Biasi ha preferito sottrarsi alle proprie responsabilità, sperando forse di guadagnare tempo. Ma questo non è altro che un escamotage che ha reso ancora più evidente l’inconsistenza e l’incapacità del suo operato. Il consiglio comunale si è trasformato in uno spettacolo desolante, con un sindaco incapace di mantenere il controllo e di prendere decisioni significative, bloccato dai dissidi interni alla sua stessa maggioranza che apertamente, come dichiarato da una parte della stessa, soffre di assenza di dialogo tra Sindaco e Consiglieri.
La crisi politica di Biasi non si limita solo a questo episodio. La sua incapacità di ritagliare un ruolo strategico per il nostro comune, soprattutto nell’ambito dell’Arrical (Ente Regionale Gestione Idrica e Rifiuti), dimostra quanto poco sia riuscito a incidere a livello sovracomunale. Taurianova (il più grosso comune reggino con abitanti tra 10.000 e 15.000) avrebbe potuto ricoprire un ruolo di rilievo in questo processo entrando nel Consiglio Direttivo, ma l’inconsistenza del Sindaco ha fatto sì che il nostro paese venisse lasciato ai margini, senza alcuna posizione di rilievo. In un contesto dove altri comuni riescono a farsi valere e ottenere risultati, Biasi è rimasto a guardare, incapace di portare a casa successi per la nostra comunità.
E che dire della gestione delle risorse del Comune? L’amministrazione Biasi si è dimostrata del tutto inadeguata anche sotto questo aspetto. Oggi si è assistito alla non conoscenza dei punti all’ordine del giorno con un Sindaco che con fatica chiedeva lumi ai vari Responsabili e Assessori che ignoravano gli argomenti. La mancanza e non conoscenza di una chiara programmazione e l’utilizzo poco trasparente dei fondi hanno sollevato numerosi interrogativi, già più volte posti pubblicamente. Anziché dare risposte serie e risolutive, il Sindaco ha preferito ignorare i problemi o, peggio ancora, difendere l’indifendibile. A volte sembra quasi che i conti del Comune siano una sorta di rompicapo insolubile per Biasi, che non sa come orientarsi nella gestione del bilancio e delle risorse a disposizione.
Ma non è solo incompetenza tecnica: è la mancanza soprattutto di una visione politica, di una strategia per far crescere la nostra città e darle il posto che merita nel panorama regionale. Taurianova avrebbe bisogno di un’amministrazione in grado di pianificare e costruire un futuro solido, ma con Biasi alla guida e la Giunta attuale, questo sembra un miraggio. La fuga di oggi dal confronto in consiglio è solo l’ultimo esempio di una lunga serie di fallimenti che ormai non si possono più nascondere neppure tra milioni di libri.
Fabio Scionti
Raffaella Ferraro