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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 GENNAIO 2025

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Taurianova, Marafioti (Pd), “Una drammatica favola politica taurianovese” "Il protagonista, Roy Biasi, fa figli e figliastri nella sua Giunta, avallando qualsivoglia richiesta dei suoi assessori preferiti, Grimaldi e Fedele, i quali fanno il buono e cattivo tempo nel nostro sciagurato comune. Grimaldi occupa la scena con le sue feste e festine, piene di luci, di sogni e di centinaia di migliaia di euro, nascondendo ai più ciò che avviene nelle retrovie. La Fedele, invece, manovra i fili della maggioranza, manovra Biasi, manovra Caridi"

Taurianova, Marafioti (Pd), “Una drammatica favola politica taurianovese” "Il protagonista, Roy Biasi, fa figli e figliastri nella sua Giunta, avallando qualsivoglia richiesta dei suoi assessori preferiti, Grimaldi e Fedele, i quali fanno il buono e cattivo tempo nel nostro sciagurato comune. Grimaldi occupa la scena con le sue feste e festine, piene di luci, di sogni e di centinaia di migliaia di euro, nascondendo ai più ciò che avviene nelle retrovie. La Fedele, invece, manovra i fili della maggioranza, manovra Biasi, manovra Caridi"

Arrivato il caldo estivo Taurianova sembra rinascere, le strade iniziano ad animarsi, i locali a popolarsi ed anche l’amministrazione sembra godersi il sole passeggiando allegramente fra le vie del paese, elargendo di tanto in tanto un sorriso, un saluto, un selfie. Un’idillio, quello biasiano, che pare provenire da un romanzo rosa impregnato di un’incantata serenità. Un palcoscenico perfetto per degli attori dilettanti di uno spettacolo banale. Come i cinepanettoni a Natale. Eppure la materia amministrativa, scendendo sul piano reale, è una disciplina giuridica piuttosto seria. Così come la politica che, senza scomodare particolari tecnicismi, è un’attività che “dovrebbe” prevedere una certa dose di responsabilità. Invece l’amministrazione Biasi é esattamente come la si vede, ossia una soap opera di basso livello con trame e sottotrame degne della fascia oraria 15/17 di Rete 4. Il protagonista, Roy Biasi, fa figli e figliastri nella sua Giunta, avallando qualsivoglia richiesta dei suoi assessori preferiti, Grimaldi e Fedele, i quali fanno il buono e cattivo tempo nel nostro sciagurato Comune. Grimaldi occupa la scena con le sue feste e festine, piene di luci, di sogni e di centinaia di migliaia di euro, nascondendo ai più ciò che avviene nelle retrovie. La Fedele, invece, manovra i fili della maggioranza, manovra Biasi, manovra Caridi. In pratica siamo amministrati dall’assessore Fedele, chi l’avrebbe mai detto. Un gradino più in basso, con lo stesso ruolo ma evidentemente non lo stesso appeal agli occhi di Roy Biasi, l’assessore Crea e l’assessore Monteleone. Quest’ultima protagonista recente di vicende di cui ancora l’amministrazione deve dare conto, non a me o al diretto interessato, ma a tutti i cittadini. Il “caso Monteleone”, di cui si avrà modo di discutere nelle sedi opportune, rischia di scoperchiare un vaso che ha pesantissime ricadute sulla stabilità del Comune. Abusi d’ufficio e falsi in atto pubblico sono soltanto alcuni dei fantasmi che oggi si aggirano negli uffici comunali, i quali preannunciano l’arrivo di commissioni e indagini. Il tutto, come detto in precedenza, nascosto agli occhi dei cittadini dalle mirabolanti fantasie dell’assessore Grimaldi, il quale si appresta a spendere oltre 100.000€ per un singolo calendario estivo mentre il paese continua a soffrire e patire la carenza idrica e la non potabilità dell’acqua. In questo tormentato Reality Show anche la maggioranza in Consiglio vive un momento drammatico. Fra invidie personali, intrighi, sbalzi d’umore e accordi disattesi, anche chi vuol fare politica é in difficoltà. Ricordate il consigliere Scarfò? Si, lo stesso dei vaccini. Il consigliere Scarfò é in fermento per la nomina a Presidente del Consiglio, così come promessogli da tempo immemore, forse prima ancora delle elezioni. Ma sarà mai possibile per un’amministrazione già solo pensare di sostituire l’attuale Presidente con un altro Consigliere? A cosa é servito allora eleggere Federica Ursida allo scranno più alto del Consiglio Comunale? Biasi, generoso, vuol accontentare tutti, gli piacciono le staffette, ma così rischia di perdere lezzi, ma finché c’è la Fedele a dirgli cosa fare lui si sente in una botte di ferro. In questo marasma, l’unico a giovarne, come sempre, é il Vicesindaco Nino Caridi. Caridi, l’uomo capace di sistemare un tubo o un pozzetto anche se si trova a Bruxelles, a suon di selfie. Ora un po’ meno, a dire il vero, perché Caridi risulta, ad oggi, l’unico politico impegnato anche all’infuori dei confini taurianovesi. Molto più di Biasi, il quale pur godendo di una trentennale esperienza politica, da quando ha perso l’amico Nino Spirlí, non ha praticamente nessuno con cui parlare. Caridi, invece, ha creato un sodalizio col Consigliere regionale Giuseppe Mattiani, che da qualche tempo é sempre più presente nel nostro paese. Prima d’ora Mattiani a Taurianova non lo conosceva nessuno, nemmeno il Vicesindaco Caridi, ma tra lui e l’ex Giovanni Arruzzolo ci sono adesso circa 600km di differenza e nelle relazioni, anche per quelle di natura politica e lavorativa, la distanza é importante. Caridi lo sa, la Fedele pure, e allora Mattiani per tutti. In tutto questo, le tasse per i taurianovesi aumentano a dismisura, la raccolta dei rifiuti é un lontano ricordo (a breve sarà dismessa dalle nuove direttive del Sindaco) e il paese è un inutile cantiere aperto. Questa, cari cittadini, è la nostra politica. Quella che ci governa, quella che dovrebbe operare nel nostro interesse. Quella democraticamente eletta. Ed é solo una parte di ciò che sta accadendo, almeno quella di cui è possibile discutere anche a mezzo stampa. Per il resto, purtroppo, ci penseranno i tribunali. Provo un sincero sentimento di vergogna nel constatare ogni volta come si possa cadere sempre più in basso. Presto Taurianova dovrà, per l’ennesima volta, rialzarsi e rimboccarsi le maniche per uscire dal pantano in cui le amministrazioni Biasi, ciclicamente, ci fanno piombare. Sarà difficile, ma se iniziassimo a ribellarci di fronte a cotanta inettitudine, forse, risparmieremmo tempo ed energie da investire in qualcosa di più proficuo e meritevole.
Simone Marafioti
Capogruppo Partito Democratico