Taurianova, nomina vicesindaco: lo schiaffo di Scionti al Partito Democratico Le dimissioni di Dario Romeo aprono nuovi scenari nel centrosinistra locale
La nota politica di Spartaco
Le dimissioni di Carmela Patrizio anticipavano il passo indietro del consigliere comunale del Partito Democratico, Dario Romeo. La Patrizio si è dimessa da vicesindaco per salvare la barca politica del primo cittadino taurianovese. Era chiaro che con le dimissioni di Romeo e con l’ingresso di Prestileo la maggioranza non c’era più. Prestileo, da tempo vicino alle idee programmatiche del consigliere comunale Maria Stella Morabito, è ormai da considerarsi opposizione politica a Scionti. Dunque, le dimissioni della Patrizio hanno il senso di difendere il fortino ormai traballante da molto tempo. Ma la Patrizio non era vicesindaco per conto del Partito Democratico?
La donna, indicata a suo tempo da Falleti e compagni, è oggi espressione del sindaco Scionti, con quest’ultimo che ha deciso che quella carica non è più di competenza dei “democrat” taurianovesi. Si sa, inoltre, che le nomine provvisorie alla fine diventano definitive. Perché Scionti sente il bisogno di blindare la sua giunta con un vicesindaco di propria competenza? Non era più naturale indicare un uomo del Partito Democratico? Perché Scionti continua ad ignorare la coalizione “Taurianova Cambia” ed i partiti? Questi sono misteri inspiegabili. La Patrizio a quale gruppo aderirà in Consiglio comunale? Sono interrogativi che all’interno della maggioranza tutti si pongono, ma nessuno, fino ad oggi, è uscito allo scoperto. Perché l’esigenza del sindaco di creare un cerchio magico? A questo punto le strade sono chiare? Il Pd cosa ne pensa di questo schiaffo politico? I consiglieri ed i partiti della coalizione erano informati della decisione del sindaco? Perché il sindaco Scionti con azioni politiche delegittima la coalizione, i partiti ed i consiglieri comunali? Tutti questi nodi, prima o poi, verranno al pettine.