Taurianova, oggi il primo consiglio post attentato Si riunisce alle 10,30 l'assemblea comunale. Otto i punti all'ordine del giorno. Esordisce il quinto assessore
TAURIANOVA – E’ il primo consiglio comunale che si svolge dopo la gravissima intimidazione al sindaco Fabio Scionti. Un ordigno sotto l’autovettura del primo cittadino che ha scosso la comunità taurianovese segnandola profondamente. Fantasmi e vecchi incubi tornati prepotentemente sulla scena politica della cittadina che difficilmente saranno scacciati se non arriverà una risposta concreta da parte delle istituzioni a partire dall”individuazione dei colpevoli. Sono otto i punti all’ordine del giorno per l’assise che si svolgerà in mattinata, ma c’è da scommettere, anche se in questi non è menzionato in modo diretto, che il capitolo allarme criminalità in città sarà toccato dai consiglieri e dal sindaco.
La cittadina, martedì scorso, ha ospitato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza voluto dal prefetto Michele Di Bari con l’obiettivo di dare un segnale forte dopo le ultime preoccupanti violenze. E in quella piazza antistante al municipio, dove si stava svolgendo il vertice, girovagavano tanti consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, e alcuni di loro, in particolare quelli di minoranza, lamentavano del mancato svolgimento di un consiglio comunale ad hoc sull’argomento. «All’indomani dell’attentato al sindaco – afferma un consigliere – speravamo che l’amministrazione organizzasse un’assemblea comunale aperta alla cittadinanza per approfondire la tematica e rendere partecipe la popolazione dell’emergenza criminale in città.
Un’escalation di violenza che meritava più attenzione da parte delle istituzioni locali. Cosa che non è avvenuta». Il giorno seguente l’attentato, il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva lanciato l’idea di svolgere a Taurianova un consiglio metropolitano aperto per condannare la violenza ‘ndranghetista e affermare i principi di legalità e solidarietà di tutta una comunità metropolitana. La proposta lanciata con enfasi sugli organi di stampa, al momento, è rimasta lettera morta, caduta nel dimenticatoio.
A guardare bene il secondo punto all’ordine del giorno -«comunicazioni del sindaco» – può far ben sperare che qualche traccia di questa tematica: “emergenza criminalità” venga trattata in consiglio. Un’assemblea cittadina che non si riunisce dallo scorso 31 luglio quando in quella data il consigliere Nino Caridi di Alternativa popolare, ex “Innamorati”, è passato “armi e bagagli” con la maggioranza di centrosinistra ottenendo un posto in giunta con una sua donna di fiducia, Mina Raso. La sosta estiva e il successivo rientro dalle vacanze, con l’amara sorpresa di un ordigno esploso, ha messo in ombra tutto questo nuovo scenario politico.
Dalla seduta di oggi, Caridi siederà sui banchi della maggioranza mentre il suo nuovo assessore riceverà le deleghe dal sindaco. E quelle «comunicazioni del sindaco» nascondono probabilmente anche il nuovo assetto dell’amministrazione. Quel mini rimpasto di deleghe, ma non di uomini, che avevamo anticipato nelle scorse settimane si concretizzerà oggi. Si parla di alcuni passaggi di competenza tra assessori, in particolare la delega allo sviluppo economico che dovrebbe passare da Luigi Mamone alla new entry Raso insieme a quella dei servizi cimiteriali. Mentre l’assessore in quota “A Testa Alta” dovrebbe assumere la delega al bilancio. Uno “shakeraggio”, o travaso di deleghe, senza alterare gli equilibri, che forse servirà a ridare nuovo smalto ad una maggioranza impegnata, fino a qualche settimana fa, più a tappare le falle causate dai fuoriusciti che ad amministrare.