Taurianova, Operazione “Blade Runner”, in esclusiva i nomi dei candidati a sindaco che nessuno vi dirà mai A metà settembre si dovrebbe votare, in esclusiva i retroscena e quello che nessuno vi dirà mai
Canta, o dea, l’ira di Topo Gigio, rovinosa, che infiniti dolori inflisse ai Taurianovesi, gettò in preda all’Ade di Radicena e Jatrinoli, molte vite gagliarde d’eroi, “tri pili ‘ndavi u porcu e u porcu ‘ndavi tri pili”. E fino a settembre quanti “pili” avrà il porco?
In questo periodo di triste primavera si sta facendo “bottino dei cani e di tutti gli uccelli” nella contesa tra aspiranti dèi, da cui il lottare mai fu così tanto bramoso dell’agognata fascia dei tre colori. La quale rischia lo sbiadire nel candeggio intriso dall’inquinata morale e dalla manifesta incapacità, nella gestione del gesticolar le idee vuote, acefale di infiniti sommersi.
Siamo solo dei burattinai di parole immerse in un foglio virtuale, aspiranti di ispirazioni e ciò che ci circonda non è altro che quello spaccato reale che assale le nostre nostalgie nate dal Covid e dall’Amuchina con guanti e mascherina (che fa pure rima…).
La primavera è bellissima, matura le ciliegie, fa volare le rondini, risveglia i letarghi e fa sì che un bradipo sorrida, manda in calore più d’uno, apre le porte all’estate e spoglia finanche i pachidermi, mettendo a nudo le frisuraglie invernali.
Noi abbiamo i nomi degli aspiranti a sindaco di Taurianova che si contenderanno quella preziosa fascia che farà accendere “U‘Mbitu” nel dopo Fabio Scionti, e non sarà facile ripetere quell’esperienza in quanto di “Marchese del Grillo” ce ne sta uno solo, l’altro invece si chiamerebbe Gasperino il carbonaio (sic!). Ma che tra le altre cose, oltre alla passione del vino
ha il dono dell’umiltà che di questi tempi non sarebbe male.
I nomi nella nostra inchiesta definita “Blade Runner” perché abbiamo visto cose che voi umani non potreste immaginarvi: Ape Piaggio da combattimento in fiamme al largo delle armaciere di Gagliano, e abbiamo visto selfie C da balenare vicino alle porte di Sterpone. “E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come perdite d’acqua e fosse nelle strade. È tempo di sorridere.
Iniziamo a dirvi quello che nessuno vi dirà mai, in esclusiva abbiamo scoperto che Emilio Argiroffi e Carlo Ursida si sono ritirati dalla competizione elettorale e non saranno “presenti” alle prossime elezioni. Come anche in questo momento ci scrivono che Giuseppe Macrì si è ritirato dalla competizione. Già questa è una notizia che nessun giornale delle frisuraglie scriverà mai, nei fatti è la migliore di quelle lette fino ad oggi…diciamolo chiaramente.
Ci siamo tranquillizzati per la smentita di Antonio Marziale che non si sa chi l’ha tirato in ballo, secondo me nemmeno lui sapeva che doveva apparire come un “pa(l)pabile”. Gli altri nomi, a nostro avviso rispecchiano la vetrina del momento, in un attimo di luci a pile già consumate e usurate dal tempo, tant’è che si sono spente. Si dice, ma noi non ci crediamo, anche di un giornalista Mediaset di Taurianova di cui non faremo il nome per non bruciarlo, ma alle nostre richieste di conferma ad alcuni esponenti dì quella parte politica, sembravano caduti dal pero (?), c’è un pero o un però?
Sappiamo di riunioni segrete, vista la fretta che il governo ha messo per le quasi certe elezioni di settembre e, a ridosso di Ferragosto occorre presentare le liste, in quanto la data sarà tra il 13 e il 20 di settembre, oltre non si potrebbe andare, Covid permettendo
Nelle varie riunioni svolte sia nel centrodestra che nel centrosinistra, si stanno tirando le fila per costruire le liste in quanto senza di esse non si batte chiodo. Ovviamente, tra i presenti nelle varie riunioni c’è chi ha tre, chi quattro, alcuni addirittura sei liste pronte, tra i quali un complessivo di una decina nelle frazioni Amato e San Martino. Praticamente tutti gli abitanti delle frazioni sono candidati a loro insaputa. I nomi reali sono quelli di Topo Gigio, Mimì Coronavirus e Geppetto Moulinsky, questi quelli più “pa(l)pabili”. In ogni riunione prima di iniziare con il dibattito la prima domanda è “Ma Biasi si candida?” e “Scionti ha sciolto la riserva?”. Tant’è che in un servizio di Geo sullo scioglimento dei ghiacciai, la conduttrice Sveva Sagramola (anche lei ha smentito la sua candidatura a sindaco di Taurianova), ha affermato, “Si sciolgono i ghiacciai, ma Scionti ancora no”. In tutte queste riunioni, nella parte del centrodestra, si dice, ma noi non ci crediamo, che spuntava da dietro l’angolo un personaggio come faceva Pierpiero dietro una pianta, lo storico maggiordomo (della Gialappa’s) di Berlusconi, dicendo, “Sono laureato, mi candidate?”, e a giro di boa nelle riunioni, un partecipante diverso rispondeva, “Ti faremo sapere”. E lo stesso andava via, augurando ai presenti le peggiori malanove, quasi inimmaginabili solo a pensarli.
Nel centrosinistra la situazione non è delle migliori, si fanno le riunioni e la prima domanda è, “Ma Biasi si candida?”, l’altra invece è diretta a Scionti, “Hai sciolto la riserva?”. E allora il dilemma è se si riuscirà a fare le liste perché lo stesso chiodo da battere per il centrodestra, vale anche per il centrosinistra. E se non si candida Scionti, si dice, ma noi non ci crediamo, che Fausto Siclari prenderà il suo posto (e noi l’avevamo detto mesi fa a mo’ di cojonella e crediamo che tale rimarrà), ma se Scionti non dovesse candidarsi, la scelta oltre a Siclari, cadrebbe su Willy il Coyote o Topolino. Solo che nelle riunioni del centrosinistra al posto del laureato, rumors ci dicono che sia passata una signora anziana, molto saggia e che abbia detto ai presenti, tra cui anche a Scionti, “Un ex sindaco che vuole bene alla città non ha bisogno di sciogliere riserve e lasciare con il fiato sospeso, ma deve impegnarsi per il proseguimento di un’azione terminata bruscamente. Direbbe, io ci sono per il bene della città, e come va va…”. Da quello che si sa, i presenti sono rimasti impietriti da quelle parole e, la stessa signora prima che rispondessero, abbia anticipato tutti dicendo, “Io non mi candido, non vorrei essere menzionata dai giornali, non ho bisogno di quarti d’ora di popolarità”.
Ora alla fine del giorno, c’è da sottolineare una condizione fondamentale, abbiamo un commissario prefettizio da quasi sei mesi, e a dire il vero la mancanza di un sindaco si è sentita politicamente in tempi di coronavirus come punto di riferimento per la città, ma la stessa ha prodotto tanto e di colpo gli impiegati comunali come gli operai Avr, sembrano rinvigoriti, lavorando con passione e dedizione per la città. Non sembrano burocrati spenti, ma c’è tanta collaborazione tra di loro. Si sono ottenuti dei risultati e noi lo sappiamo visto che siamo in continuo contatto con la dott.ssa Surace e li abbiamo sempre resi noti. Chi sarà il futuro sindaco non dovrà disperdere il lavoro fatto per la prima volta nella storia, da un commissario molto attento alle problematiche della città e che, ci sarà almeno fino agli inizi di ottobre, sperando che la stessa, e questo glielo chiediamo ufficialmente, stabilizzi gli ex Lsu/Lpu prima delle elezioni, altrimenti sarebbero oggetto di strumentale propaganda elettorale.
Per ora, senza inequivocabile dubbio, diciamolo, lunga vita al commissario prefettizio…
Ps. Parlare di politica locale taurianovese dopo tanti mesi è come bere una birra “sventata (sgasata)” calda tutta d’un fiato, immaginate voi l’effetto!