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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Taurianova, opposizione diserterà sedute Consiglio Lettera al Prefetto dei consiglieri Biasi, Perri, Scarfò, Versace e Nicolosi per evidenziare quella che viene definita "inagibilità democratica"

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Riceviamo e pubblichiamo

Con una nota del 24 giugno u.s. avevamo trasmesso contestazione al Presidente del Consiglio comunale di Taurianova (contemporaneamente anche al Sindaco del Comune di TAURIANOVA, Ing. Fabio SCIONTI, e ai Consiglieri della maggioranza) affinché rispettasse gli impegni concordati in sede di conferenza dei capigruppo, tenutasi il 20/06/2017, e convocasse il Consiglio comunale nelle ore pomeridiane/serali del 28 giugno, accogliendo così la legittima richiesta dei consiglieri di ben 4 gruppi consiliari di opposizione (in sostanza la metà dei componenti del Consiglio comunale) che avevano manifestato esplicitamente l’impossibilità di poter partecipare, per impegni professionali e personali improrogabili, alla seduta del Consiglio comunale, qualora si fosse svolta alle ore 9:00 del mattino.

In tale nota si sottolineava che il rispetto degli impegni presi si rendeva necessario per garantire l’intervento del maggior numero di Consiglieri e consentire una più ampia presenza dei cittadini, secondo le direttrici di una attività politica-amministrativa incardinata su elementi di democraticità, partecipazione e trasparenza.
Veniva sottolineato anche che la stessa richiesta, ai sensi e per gli affetti del D.Lgs 267/2000, limitava fortemente i costi e favoriva un notevole risparmio per L’Ente e per i cittadini. Volevamo, in parole povere, che la nostra legittima e motivata richiesta, nella correttezza di un dialogo democratico e nei canoni del rispetto del ruolo dell’opposizione, venisse presa in considerazione sia dal Presidente del Consiglio, nella funzione istituzionale “super partes”, sia dal Sindaco, sia dai consiglieri della maggioranza.

Considerato che la nostra istanza è stata rigettata con parzialità e in spregio a quanto stabilito dallo Statuto e dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Taurianova, secondo una conduzione antidemocratica, oramai radicata, dei lavori consiliari, da parte del presidente del Consiglio e della maggioranza, abbiamo deciso di disertare la convocazione della Conferenza dei Capigruppo consiliari, convocata alle ore 12:00 del 21 luglio scorso, e, contestualmente, abbiamo inviato lettera al Prefetto di Reggio Calabria con richiesta di urgente udienza, per manifestare la nostra preoccupazione in merito alla “inagibilità democratica” cristallizzatesi in seno al consiglio comunale.

Nel richiedere udienza al Prefetto, abbiamo sottolineato che non parteciperemo alle future sedute dei Consigli comunali, fin quando non potremo esporre le nostre ragioni al rappresentante del Governo. I taurianovesi, nostri concittadini, non sono ancora partecipi di ciò che sta avvenendo, non sanno di questa “maggiominoranza” che governa Taurianova e che, in un articolo dell’8 luglio, sul Quotidiano, faceva appello, ad altri consiglieri per “allargarsi”, per cui a noi di minoranza sorse il dubbio amletico che gli stessi non sapessero se essere maggioranza, oppure si ritengano minoranza: insomma c’è una grande confusione di ruoli. Se già sono così confusi, a chi vorrebbero allargare, offrire spazio? Non “si bastano”?

Le loro elucubrazioni estive, così spontanee e al contempo ingenue, o mascherate da tali, sono servite ad occupare uno spazio sul giornale, per ricordare a tutti che esistono, o proprio non ricordano che stanno amministrando, reggendosi precariamente? Il caldo fa brutti scherzi, le loro dichiarazioni esprimono un positivo pessimismo o un pessimismo positivo, per eventuali future misure extralarge? Eventuali altri accordi sono passioncelle estive o seri legami che sfoceranno in durature ”unioni civili”? Noi non ci arrendiamo, vogliamo dar conto a chi ci ha dato il proprio consenso di ciò che sta succedendo “nella cantina del Barone”, a cui non ci è stato permesso di accedere, avendone pienamente titolo. Amministrare non è come giocare a nascondino, è roba seria.

I Consiglieri comunali di opposizione
Raffaele SCARFÒ
Rocco BIASI
Maria Teresa PERRI
Marianna VERSACE
Concetta NICOLOSI

LA LETTERA AL PREFETTO INVIATA DAI CINQUE CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA

Noi sottoscritti Consiglieri comunali di Taurianova, Raffaele SCARFÒ, Rocco BIASI, Maria Teresa PERRI, Marianna VERSACE, Concetta NICOLOSI.

PREMESSO

Che in data 24 giugno del c.a. avevamo trasmesso lettera di contestazione al Presidente del Consiglio comunale di Taurianova affinché rispettasse gli impegni concordati in sede di conferenza dei capigruppo,tenutasi il 20/06/2017,e convocasse il Consiglio comunale nelle ore pomeridiane/serali del 28 giugno del c.a., accogliendo così la legittima richiestadei consiglieri di ben 4 gruppi consiliari di opposizione (in sostanza la metà dei componenti del civico consesso) che avevano manifestato esplicitamente l’impossibilità di poter partecipare, per impegni professionali e personali improrogabili, alla seduta del Consiglio comunale, qualora si fosse svolta alle ore 9:00 del mattino.

Che il rispetto degli impegni si rendeva necessario per garantire l’intervento del maggior numero di Consiglieri e consentire una più ampia presenza dei cittadini, secondo le direttrici di una attività politica-amministrativa incardinata su elementi di democraticità, partecipazione e trasparenza.
Che la stessa richiesta, ai sensi e per gli affetti del D.Lgs 267/2000, limitava fortemente i costi e favoriva un notevole risparmio per L’Ente e per i cittadini;

Che tale contestazione era stata inviata anche a Sua Eccellenza, nonché al Sindaco del Comune di TAURIANOVA, Ing. Fabio SCIONTI, ai Consiglieri comunali di TAURIANOVA e al Segretario Generale del Comune di TAURIANOVA, Dott. Antonio QUATTRONE.

CONSIDERATO

Che a fronte di quanto analizzato in premessa il Presidente del Consiglio comunale di Taurianova, Rag. Fausto SICLARI, per niente super partes, con l’avallo del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza,senza sentire ragione e adducendo frivole motivazioni per contravvenire agli accordi assunti, ha inteso fissare la seduta del Consiglio comunale proprio alle ore 9:00 di mattina del 28 giugno, impedendo di fatto partecipazione dei sottoscritti e, vista l’ora e il giorno lavorativo, anche quella dei cittadini, con grave pregiudizio dei lavori consiliari vertenti su importanti questioni amministrative della nostra comunità.

Che la decisione di ricusare, senza motivi probanti, la legittima istanza dei Consiglieri di opposizione, tutelando con premeditazione e illegittimamente solo gli interessi della maggioranza,è frutto di una conduzione politica arrogante,che si estrinseca in un modus operandi antitetico ai più elementari principi di democrazia e in contraddizione con l’art. 17 dello Statuto comunale, secondo il quale il Presidente del Consiglio dovrebbe esercitare le funzioni con decoro e imparzialità, nel rispetto delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri.

Che tale decisione- presa a dispetto della richiesta dei Consiglieri di opposizione- è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una gestione dispotica dei lavori del civico consesso cittadino da parte del Presidente del Consiglio,sostenuto nel suo becero comportamento dal benestare tacito, oltre che esplicito, del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza. In questo contesto ci preme sottolineare che il Presidente del Consiglio, fin dal giorno del suo insediamento, ha esercitato in modo antidemocratico e discriminatorio le proprie funzioni, limitando spesso e sistematicamente,con sciocca e ottusa puntigliosità, il ruolo politico dei consiglieri di opposizione, attraverso una costante e premeditata elusione e violazione della legge e dei regolamenti.

Che l’azione politica-amministrativa, di stampo assolutistico,tenuta abitualmente dal Presidente del Consiglio e da tutte le componenti della maggioranza, mirante soprattutto a tutelare gli interessi personalistici a scapito di quelli superiori della comunità, mortifica il nostro ruolo politico di“Amministratori della Legittimità degli atti”, datoci dal voto democratico, limitandoci nel controllo della funzionalità della macchina amministrativa, volto a far rispettare la prassi e la normativa giuridica esistente.In quest’ambito, cogliamo l’occasione, per lamentare, ancora una volta, che gli atti del Consiglio vengono messi a disposizione solo nelle ore immediatamente precedenti la sedute, in modo parziale ed incompleto, mai rispettando quanto stabilito dal Regolamento e dallo Statuto, tanto da non consentire l’espletamento pieno del mandato di Consigliere comunale, non potendo avere contezza di quello che il Consiglio è chiamato a deliberare.A tal riguardo ci permettiamo di ricordare che in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2017-2019, la relazione dei Revisori dei Conti è stata messa a disposizione dei Consiglieri comunali soltanto alle ore 18,00 del giorno precedente il Consiglio comunale convocato per il 22/04/2017, in assoluto spregio alle norme.

Ciò premesso e considerato,

RITENIAMO

Opportuno ed indifferibile un Suo autorevole intervento. Pertanto, pressati anche da una larga fetta di elettorato che chiede insistentemente il ripristino della democrazia nel civico consesso,

CHIEDIAMO

Un’audizione urgente per manifestarLe tutte le preoccupazioni in merito alla contingente “inagibilità democratica” cristallizzatesi in seno al consiglio comunale,e per richiedere un Suo autorevole intervento teso ad esercitare la Sua potestà di garanzia e di controllo del corretto esercizio delle attività istituzionali e a ripristinare la legalità violata. Per quanto sopra, ritendo assolutamente indispensabile il colloquio richiesto, ci asterremo dal partecipare alle sedute dei Consigli comunali futuri fin quando non potremo esporre a Sua Eccellenza le nostre ragioni. Certi di un pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.