Taurianova, Petullà ha presentato il suo libro “Dalla Vendetta al perdono - Un’analisi per liberare se stessi e l’altro” il titolo del volume del sociologo
di Caterina Sorbara
Sabato pomeriggio a Taurianova, nella Villa Comunale “ A.Fava”, è stato presentato il libro del sociologo Mimmo Petullà, dal titolo “Dalla Vendetta al perdono – Un’analisi per liberare se stessi e l’altro”, edito da Rubbettino.
Presenti all’evento: il sindaco di Taurianova Fabio Scionti; il presidente della Consulta delle Associazioni Filippo Andreacchio; l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Raffaele Lo Prete; il consigliere comunale Stella Morabito; la presidente dell’Associazione Nuova Aracne Lucia Ferrara e il giornalista Nicola Orso.
Dopo i saluti di Scionti e Andreacchio, la Morabito ha sottolineato lo spessore culturale dell’autore, sostenendo che il libro apre sicuramente nuovi scenari, perché il tema trattato è importante e delicato. Subito dopo il giornalista Orso, coordinatore dell’evento ha detto: “Mimmo Petullà è uno studioso molto impegnato sul territorio. Il libro è molto intenso, uno scavo scientifico nell’animo umano e nella società civile. Un lungo percorso di ascolto di persone che hanno subìto delle offese, alcune di queste, dopo un lavoro di rielaborazione sono riuscite a perdonare”.
A seguire la presidente di Nuova Aracne Ferrara, dopo aver tracciato un breve profilo dell’autore, “uomo di cultura a 360 gradi”, si è soffermata sulla tematica del libro. “Un libro che va oltre i suoi confini, destinato a rimanere nel cuore e nella mente di chi lo legge. Un saggio culturale emotivo e religioso, dove le coordinate principali sono l’osservazione scientifica e l’ascolto. Un viaggio in sette tappe che parte dalla memoria per finire al beneficio sociale del perdono, affrontando quel sentimento pregiudiziale che a volte la vita ci impone, che si chiama vendetta”.
Concludendo la Ferrara ha detto che “il perdono è rivoluzionario, perdonare vuol dire essere pienamente realizzati spiritualmente”. Intense e significative sono state le conclusioni dell’autore che, su input del giornalista Orso, ha spiegato il processo per arrivare liberamente al perdono. “Un processo dinamico non privo di sofferenza. Sono indispensabili, percorsi di perdono nelle nostre realtà e l’empatia gioca un ruolo fondamentale. E’ importante la fede, soprattutto nelle nostre comunità, per recuperare una cultura cristiana di testimoni. Abbiamo bisogno di parrocchie capaci di prendere nelle mani i rancori della gente e trasformarli in perdono in amore. Parrocchie che si aprono e si espongono, valorizzando il bene e i talenti. E’ necessaria un’idea ecclesiale della città. Una città unita, solo così potremo sperare in un futuro migliore dove il perdono spazzerà via ogni tipo di vendetta”.
Numerosi e importanti sono stati gli interventi del pubblico.