Taurianova, quando nella processione del 6 gennaio si portava a spalla “u Bombinuzzu” di donna Noemi
redazione | Il 05, Gen 2012
Un’antica tradizione religiosa di Jatrinoli che si perpetua la mattina dell’Epifania, registrando ogni anno una folta partecipazione di fedeli. Fino a qualche anno fa, in giro per il rione veniva portata la statuetta di gesso di Gesù Bambino, di fattura cinquecentesca, appartenente a una nobildonna del luogo, in seguito donata alla parrocchia dei SS Apostoli Pietro e Paolo
di MARIO CANNIZZARO
Taurianova, quando nella processione del 6 gennaio si portava a spalla “u Bombinuzzu” di donna Noemi
Un’antica tradizione religiosa di Jatrinoli che si perpetua la mattina dell’Epifania, registrando ogni anno una folta partecipazione di fedeli. Fino a qualche anno fa, in giro per il rione veniva portata la statuetta di gesso di Gesù Bambino, di fattura cinquecentesca, appartenente a una nobildonna del luogo, in seguito donata alla parrocchia dei SS Apostoli Pietro e Paolo
di Mario Cannizzaro
TAURIANOVA – Ha antichissime origini la festa di Gesù Bambino che ogni anno si celebra nella nostra città il 6 Gennaio giorno dell’Epifania. La festa, che come da collaudata tradizione, ha il suo momento culmine nella caratteristica processione della piccola Statua raffigurante Gesù Bambino per le vie di Jatrinoli fino a qualche decennio addietro veniva organizzata dalla Confraternita dell’Immacolata con in testa i priori del tempo, tra i quali ricordiamo Morabito Pasquale, Giuseppe Sorace e con la solerte e fattiva collaborazione dei “fratelli” Emilio Misiano, Giuseppe Liotta, Giuseppe Marra e altri. Vigilia della Festa e precisamente nel tardo pomeriggio i componenti la Confraternita si recavano nell’abitazione di Donna Noemi Giovinazzo, nell’attuale Via Largo Arcivescovo Ganini, che custodiva l’Immagine du “Bombinuzzu” come da antica tradizione familiare. Veniva così rispettato il tradizionale rituale che prevedeva la “vestizione du Bombinuzzu” mentre veniva offerto ai presenti il famoso bicchierino di “rasolio” e si intonava in coro il leggendario canto “datindi i sordi po’ Bombinuzzu”.
Terminato questo rievocativo rituale “u Bombinuzzu” veniva portato alla Chiesa Matrice di Jatrinoli per essere addobbato nell’artistica vara. Mattina del 6 Gennaio alle cinque si effettuava la suggestiva Processione per le vie di Jatrinoli “du Bombinuzzu”, con in testa i “fratelli” della Confraternita dell’Immacolata con il loro caratteristico abito e seguita dalla banda musicale e da una miriade di persone specialmente i bambini che si portavano appresso a famosa “cazetta” portata durante la notte dalla Befana e festosi lanciavano le altrettanto famose “bumbicedi” in aria che cadendo per terra provocavano scoppi fragorosi. Da ricordare che era di prassi allora che all’entrata ed all’uscita du “Bombinuzzu” venivano sparate le indimenticabili “scarriche”, le note batterie spagnole legate ai fili di ferro che provocavano assordanti e scoppiettanti botti. Anche durante la Processione nei vari rioni di Jatrinoli e precisamente: Ospedale, Giovinazzo, Pozzo e Baraccamento si effettuavano le “scarriche” e nutrito era anche lo sparo di colpi di fucile e di pistola durante lo svolgimento della Processione du “Bombinuzzu”. Al termine della Processione, ancora buio, i componenti la Confraternita dell’Immacolata festeggiavano la lieta ricorrenza con gli immancabili bicchierini di “rasolio”.
Successivamente l’organizzazione della festa è stata curata dai fratelli Sarino e Totò Marra e da Salvatore Misiano con la collaborazione di qualche volenteroso, e infine, come naturale sbocco, dal 1991 per volontà del Parroco Arc. Alfonso Franco la festa del 6 Gennaio in onore di Gesù Bambino viene curata dal Comitato Feste Patronali “Maria SS. del Carmine”.
Vale la pena ricordare che nel corso degli anni la Processione si è svolta alle ore 6,00, alle ore 7,30 ed infine attualmente si svolge alle ore 10,00 per consentire un maggiore flusso di gente temendo i rigori del clima. Lo scenario dei festeggiamenti più o meno è rimasto lo stesso escludendo naturalmente gli spari di pistole e fucili ed il lancio di “bumbicedi”.
Da segnalare, infine, che la pregevole statua di sapore classicheggiante raffigurante Gesù Bambino, che una volta veniva gelosamente custodita da Donna Noemi Giovinazzo, dopo un sapiente restauro voluto dal Comitato Feste Patronali è stata definitivamente consegnata al Parroco Arc. Alfonso Franco per essere installata nel Battistero della Chiesa Matrice in uno apposito piedistallo in vetro ed esposta alla venerazione dei fedeli. Per la Processione viene usata un’altra statua raffigurante Gesù Bambino di semplice e bella fattura donata dai familiari del defunto Giuseppe Marra ed è con questo nuovo “Bombinuzzu” che giorno della Befana alle ore 10,00 con partenza dalla Chiesa Matrice di Jatrinoli, viene effettuata con semplicità e con compostezza la tradizionale Processione seguita da tante persone e specialmente da tanti bambini festanti che portano appresso i regali della Befana, con i suoni della banda musicale e con l’accensione di spettacolari fuochi di piazza. Il tutto nel nome di un’antica tradizione che non deve scomparire e per la gioia dei bambini che debbono essere guidati ed educati alla riscoperta degli antichi e sani valori di Taurianova.
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