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Taurianova, questa settimana sospeso il mercato del giovedì

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I commercianti di Taurianova non ci stanno alla decisione assunta dall’Amministrazione comunale di sospendere, per questa settimana, il mercato del giovedì, per il secondo anno consecutivo, in vista della festa della Madonna della Montagna, che si terrà sabato, senza peraltro essere interpellati. «Quello perpetrato nei nostri confronti è un vero e proprio abuso, un’anarchia totale», hanno tuonato i commercianti, subito dopo l’incontro avvenuto in Comune, con il sindaco Fabio Scionti e gli assessori Raffaele Loprete e Luigi Mamone, su richiesta degli stessi commercianti, per cercare di trovare una soluzione alternativa, alla decisione adottata dall’Amministrazione. Accompagnati da Rosario Antipasqua, direttore dell’Anva Confesercenti, i commercianti hanno presentato la loro proposta, ossia la sistemazione delle bancarelle, in due diverse vie, che si trovano in prossimità di Largo Bizzurro, che però non ha trovato una risposta positiva da parte del sindaco, dal momento che, secondo quanto avrebbe riferito il primo cittadino, alla base della decisione, ci sarebbero problemi di ordine e sicurezza.

«Il sindaco ha fatto leva – ha spiegato Antipasqua – sulle linee guida della circolare ministeriale del 18 luglio 2018, che impartiscono determinate indicazioni in merito alle misure di Safety da adottare in occasione di pubbliche manifestazioni. Ma il vero problema – ha continuato – è che si è scelto di avvantaggiare i giostrai, sistemati proprio a Largo Bizzurro, penalizzando i commercianti. La nostra proposta è stata bocciata con la scusa che in quella zona non ci sono vie di fuga, e soprattutto ci è stato detto che la presenza delle bancarelle sarebbe problematica nel momento della tradizionale “discesa” della Madonna. Evento che però si tiene il pomeriggio, mentre il mercato si svolge la mattina».

«Siamo profondamente amareggiati – hanno affermato i commercianti – perchè per il secondo anno consecutivo ci hanno imposto una decisione senza consultarci. Questa è l’unica fonte di sostentamento che abbiamo e nessuno si è preoccupato per noi. Anzi, addirittura non è ancora stata nemmeno emanata l’ordinanza, noi l’abbiamo saputo per vie traverse».