Taurianova, restituiti beni a fratelli Asciutto Accolta la strategia difensiva del penalista Antonio Romeo sulla confisca di un bene immobile
È di ieri il provvedimento con il quale la Corte di Appello di Reggio Calabria (Genovese Presidente, Garreffa e Laganà consiglieri), accogliendo in ogni sua parte il ricorso proposto dall’avvocato Antonio Romeo, non ha consentito la confisca di un bene immobile di proprietà dei germani Asciutto Daniel e Fabio, già sottoposto a sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca ex art. 12 sexies D.L. 306/92 ( c. d. confisca allargata).
Il procedimento prendeva avvio da una richiesta della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria, con la quale veniva richiesto di sottoporre a cautela preventiva finalizzata alla confisca un appartamento di civile abitazione sito in Taurianova alla via F.Crispi, intestato ai predetti germani Asciutto, sulla erronea convinzione che, invece, di fatto appartenesse al padre, già pregiudicato per reati estorsivi e che, parimenti, l’acquisto fosse stato effettuato col reimpiego di danaro di illecite provenienze. Sia i germani Asciutto che il loro genitore, quale terzo interessato , hanno affidato la difesa delle loro posizioni all’avvocato Antonio Romeo che ha proposto un’articolata opposizione evidenziando, sia in punto di fatto che diritto, come fosse del tutto infondata e meramente ipotetica, se non congetturale, la tesi dell’Ufficio di Procura.
Il penalista taurianovese ha, inoltre, pure dimostrato ai giudici della Corte, come quell’acquisto era stato voluto e sostenuto economicamente dal nonno dei germani Asciutto che, con danaro proprio, realizzando in favore dei nipoti una specie di donazione indiretta, provvedeva a garantire loro una casa di abitazione, posta proprio nella via in cui da sempre la famiglia Asciutto aveva abitato e di fronte alla vecchia casa di famiglia. In sede di discussione l’avvocato Romeo ha pure evidenziato come in base ai principi fissati dalla Corte di Cassazione non appare possibile, in qualsiasi attività di accertamento giudiziale, percorrere la strada delle mere ipotesi investigative, non suffragate da validi riscontri fattuali. Il Giudice di appello, condividendo pienamente la difesa e le ragioni esposte dal legale degli Asciutto, ha accolto la formulata opposizione impedendo la confisca dei beni, ed ordinando, altresì , l’immediata restituzione ai legittimi proprietari.