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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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Taurianova rinasce o default?

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| Il 05, Ott 2011

Romeo-Rigoli:  lo scontro continua. Cronistoria di un braccio di ferro che viene da lontano

di Nino Bixio

 

Peppe Rigoli risponde a Nino Bixio

 

GUARDA IL VIDEO SU APPRODO TV DEGLI EX COMMISSARI ROMANO E CORVO

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Romeo-Rigoli:  lo scontro continua. Cronistoria di un braccio di ferro che viene da lontano

 

di Nino Bixio

 

 

 

TAURIANOVA – Siamo di fronte ad uno scontro politico senza tregua quello tra Peppe Rigoli e Mimmo Romeo.

I due candidati alla carica di sindaco nella ultima competizione elettorale non perdono occasione per punzecchiarsi, in un clima politico di non facile ricomposizione.

Ricordiamo che Taurianova è ritornata alle urne dopo un periodo di commissariamento per infiltrazioni mafiose.

La guerra politica tra Romeo e Rigoli proviene da lontano.  Facciamo ordine:

Il consiglio comunale viene sciolto per mafia, alla carica di primo cittadino c’era Mimmo Romeo, con l’appoggio del consigliere  Sposato  e di tutto lo schieramento che alle ultime elezioni hanno sostenuto Rigoli.

Dunque, Peppe Rigoli eredita una situazione di conflittualità  (essere il candidato di coloro che hanno mandato a casa il sindaco Romeo), diventa bersaglio degli amici politici dell’attuale sindaco e  viceversa.

A distanza di anni ancora nessuno ha capito le motivazioni reali della rottura nella ex coalizione del “vecchio” sindaco Romeo.

Sul piano politico le considerazioni sono chiare.

 Romeo ha commesso un errore imperdonabile, mandare a casa l’assessore Sposato senza l’assenso dei partiti che componevano la sua maggioranza.

E’ stato un errore politico.

La verità è che quando un partito sostiene un sindaco  (diverso dalla sua appartenenza) ed esprime consiglieri comunali quella maggioranza politica non è  un monocolore.

Se la defenestrazione dell’assessore Sposato passava senza traumi per il sindaco, in successione  veniva il turno di chi non  si allineava politicamente al sindaco stesso.

Un braccio di ferro capito dagli amici dell’ex sindaco, il resto lo hanno fatto Biasi e Siclari.

D’altronde questi non avevano alternativa, avevano perso le elezioni.

Qualcuno gli porta sul piatto d’argento la testa politica di Romeo, non potevano non partecipare alla cacciata.

Restando ai fatti politici ed a quello emerso dalle dichiarazioni politiche del momento, si è trattato di una rottura che poteva all’epoca essere evitata.

Bastava buon senso da entrambi le parti.

Quando si rompe  in politica ci vuole del tempo perché l’astio passi.

Rigoli oggi rappresenta per intero gli ex amici politici di Mimmo Rome  e hanno un solo obiettivo: mandare a casa l’attuale sindaco.

Con questo clima diventa difficile discutere di situazione amministrative  del Comune di Taurianova.

La crisi drammatica che le aziende stanno vivendo, il dramma costante dei cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese.

In questa situazione diventa difficile per tutti amministrare la  città, o, meglio, quello che rimane da amministrare .

D’altronde, basta ascoltare la conferenza stampa fatta degli ex commissari straordinari del Comune per rendersi conto quanto sia difficile governare la cosa pubblica per tutti.

Per i prossimi 2 anni ci sono solo i soldi per pagare gli stipendi del personale, oltre alla rate dei mutui correnti.

Romano e Corvo  sono stati chiarissimi: abbiamo risanato il bilancio comunale, oggi è il momento dei grandi sacrifici.

I rumori che arrivano dalla Europa e da Roma non sono incoraggianti, l’anno scorso 580 mila euro in meno nelle casse del Comune quest’anno intorno a 350 mila euro: una bella rogna!

 

Certo, il sindaco non ci ha fatto una bella figura con le dichiarazioni programmatiche copiate, come dice il consigliere comunale Loredana Pileggi, da un sindaco Toscano.

All’avvocato Pileggi dico: ho avuto il tempo in questi giorni di leggermi le dichiarazione programmatiche di tantissimi sindaci al momento della loro candidatura, mi creda: si tratta di un copia e incolla costante; d’altronde i futuri sindaci in quel momento sono impegnati a trovare le firme ed i candidati alla carica di consigliere comunale e passa in secondo ordine il programma amministrativo.

Per dirla tutta, parafrasando un film di Tinto Brass “Cosi fan tutte”.

Sono d’accordo con lei:  bisogna invertire la rotta, mi auguro che il suo monito tutti lo capiscano.

A  4 mesi dall’ insediamento del sindaco  dobbiamo constatare che ci saremmo aspettati un piano straordinario da annunciare alla città,  coinvolgendo l’opposizione, che riguarda i rifiuti, l’occupazione, l’energia da fonte rinnovabile, l’agricoltura, le infrastrutture ecc.. Per fare ciò c’è bisogno di una squadra di amministratori che lavora, progetta, che viaggia verso Roma e Bruxelles.

Insomma, che non rimangano a gestire l’ordinaria amministrazione, come si faceva una volta (quando c’erano i soldi dello Stato italiano).

Questo sindaco deve governare, come ha deciso la maggioranza dei taurianovesi, e tutti la dobbiamo rispettare (ognuno nel proprio ruolo), le regole sono regole indipendentemente se ci piacciano o no .

Romeo oggi ha una solida maggioranza monocolore in Consiglio comunale, decide tutto il suo partito, non ha più alibi.

La riuscita o il default dipendono da lui.