Taurianova, convegno su Comuni sciolti e Legge Lazzati Standing ovation per De Grazia - GUARDA IL SERVIZIO
di Teta Cosentino
Scioglimenti dei consigli comunali, normativa sul voto di scambio comunali e legge LAZZATI. Questi i temi più importanti di un partecipato convegno svoltosi quest’oggi nell’Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale Gian Francesco Gemelli Careri su iniziativa del Centro Studi Lazzati e delle testate on line Lamezia 3.0, Lente LOCALE , Approdo News e Telemia. Di grande prestigio il parterre dei relatori che ha avuto nel Presidente Aggiunto onorario della Suprema Corte di Cassazione – e Presidente del Centro Studi Lazzati – Romano de Grazia un oratore capace di trascinare e commuovere, per la passione civile del suo impegno in difesa della Legge che prevedendo sanzioni penali e ineleggibilità per coloro i quali effettuino o fruiscano di attività di proselitismo o propaganda politica elettorale effettuata da prevenuti – segnatamente sorvegliati speciali e pregiudicati per determinati gravi reati di tipo associativo e mafioso – costituisca remora e baluardo contro le infiltrazioni della gramigna infestante della mafia e della ‘ndrangheta nei sistemi politici e negli apparati amministrativi. Legge che – stigmatizzato De Grazia – è stata plasmata e così in parte svuotata della sua forza innovatrice da emendamenti espressioni di legislatori assai miopio qualora non in mala fede. Dopo il saluto iniziale del Dirigente scolastico Giuseppe Loprete, il convegno moderato dal giornalista Luigi Mamone , leader cittadino del movimento politico “A Testa Alta” (una delle formazioni che concorreranno alle prossime elezioni amministrative taurianovesi di novembre nella coalizione “Taurianova Cambia” NdR ) ha visto il saluto del Sindaco di Palmi Giovanni Barone e del Vice Sindaco e Vice Presidente della provincia Giuseppe Saletta. Entrambi hanno sottolineato la necessità che in realtà come quelle della Piana si prenda coscienza della necessità di attuare strumenti legislativi che garantiscano le amministrazioni dal pericolo dello scioglimento e pongano un freno e una forte remora alle attività di voto di scambio che spesso sono state accertate e perseguite in sede penale. Ma la legge Lazzati – fortemente emendata in commissione legislativa rispetto al testo originale proposto dal Centro Studi Lazzati – in parte è stata svuotata di efficacia apparendo riduttivo tradurre il significato di proselitismo politico in propaganda – attività – palese – che di solito non svolgono i boss ma gli attivisti di partito. I contributi dei relatori sono stati aperti da Domenico Romeo che ha ricordato le note salienti della sua vicenda politica caratterizzata da due scioglimenti che hanno dimostrato come gli amministratori subiscano spesso le conseguenze delle attività di funzionari e dirigenti che non vengono quasi mai ad essere incisi dalle attività di accesso che finiscono solo per colpire le componenti politiche senza tener conto della netta distinzione delle funzioni e delle competenze che oppongo il poter politico a quello amministrativo In linea con i pensiero di Romeo anche quello dell’Ex Sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, che ha ribadito la necessità che attraverso l’applicazione della legge Lazzati si garantisca per le amministrazioni locali condizioni che le pongano a riparo dal pericolo dello scioglimento. Gli scopi del Centro Studi Lazzati sono stati illustrati dal Coordinatore Regionale Avv. Damiano Viteritti . L’Avv. Rocco Iorianni ha invece in un lungo e articolato intervento analizzando tutte le sfaccettature della legge Lazzati, gli aspetti salienti della sua gestazione e le modifiche che nel corso degli anni l’hanno in parte modificata nello spirito e nella sfera di operatività. Il Sen. Francesco Molinari in linea con Iorianni ha ribadito dal versante politico le ragioni del grande impegno profuso del Centro Studi Lazzati e dal presidente Romano De Grazia per l’attuazione di un progetto che parta da un forte spinta ideale di legalità e di giustizia. Le conclusioni di Romano De Grazia, momento di grande passione civile e morale non prive da coraggiosi spunti contro le Antimafie di maniera e gli speculatori che si nascondono dietro le antimafie si è conclusa copn un standing ovation del pubblico, in maggioranza studenti che sono rimasti estasiati ad ascoltare l’anziano e indomito magistrato che ha fatto della attuazione della legge Lazzati la sua mission.