Taurianova, super tassa sull’occupazione degli spazi pubblici Un freno alla crescita culturale ed economica della città
di Luigi Longo
TAURIANOVA – Suscita non poco clamore la recente decisione della triade commissariale di applicare una super tassa per l’occupazione del suolo pubblico da parte di privati richiedenti.
Una vicenda già trattata su questo giornale, anche da parte di qualche esponente politico, ma si confessa di avere sottovalutato gli effetti negativi che si sarebbero riversati sulla città.
In circa due anni di attività dei commissari straordinari sulla vita del Comune non c’è mai stato da parte loro nessun interessamento, pur minimo, sulle attività culturali e ricreative.
Un’Estate taurianovese, così come pure i Natale detti di solidarietà, sono stati organizzati da cittadini o associazioni o commercianti in maniera volontaria. Sono stati proprio questi cittadini, armati di tanta buona volontà, a rimboccarsi le maniche e a fare il lavoro che doveva fare chi governa il Comune di Taurianova.
La differenza tra gli uni e gli altri è sostanziale. I commissari, infatti, sono pagati profumatamente dalle tasche dei cittadini, gli altri non solo si occupano di allietare, creare eventi, di richiamare persone dai paesi limitrofi, ma devono sottoporsi a enormi sacrifici personali, pecuniari e lavorativi.
Oggi se un bar vuole aprire un chiosco in un’area pubblica deve pagare allo stesso modo di città come Milano, Roma, Catania, eccetera. Ma si capisce bene la differenza che corre tra queste città e Taurianova, ove i costi si rivelano proibitivi.
Si immagini se a qualcuno viene la voglia di presentare un libro, o organizzare un qualsiasi evento culturale come si è sempre fatto in passato, deve pagare per pochi metri quadrati di spazio un cauzione di 400 euro, oltre all’affitto, che sarà quantificato dagli uffici comunali.
Si pensi che effetti negativi produrrà questa super tassa sui tanti volontari che amano questa città se la si applica rigidamente.
Viene esentato, per volontà della triade commissariale, chi ottiene il patrocinio del sindaco (o dei commissari). Il resto viene appaltato alla Consulta delle Associazioni, che si pronuncerà sull’evento, secondo i loro calendari.
Come Approdonews e Telemia abbiamo richiesto una piccola saletta dell’ex palazzo municipale per organizzare la presentazione di un libro, che, ovviamente, serve ad arricchire l’ambito culturale di questa nostra martoriata cittadina. I commissari anziché applicare questa rigida disposizione, scaturita forse da qualche mente poco serena, si dovevano preoccupare, invece, di appoggiare le iniziative culturali nel territorio, allargando le possibilità a chiunque, locale e non, di poter usufruire delle poche cose comunali che ci sono.
Una città che se non si inverte la rotta in maniera rapida, rischia di crollare in via definitiva.
Lo Stato deve rivedere sul modo in cui vengono nominati questi commissari straordinari, scegliendo persone competenti nella gestione amministrativa, Basta con la nomina di vice prefetti (legati anch’essi al sottobosco politico), parcheggiati nei ministeri e nelle prefettura col solo scopo di poter racimolare tanti euro in più quando vengono nominati nei Comuni sciolti (o non sciolti) per mafia.
Pochi giorni fa su queste pagine abbiamo avviato una discussione seria sul ruolo e sulle funzioni degli amministratori giudiziari nelle società sequestrate dallo Stato. Di essi si salvano solo il 3%.
Abbiamo chiesto alle procure e ai tribunali di nominare imprenditori e manager di provata capacità (e ci fa piacere che le nostre preoccupazioni sembra siano state tenute in debita considerazione).
La stessa cosa chiediamo al ministero degli Interni. Giacché la meritocrazia è un valore ineccepibile.
I disastri del Comune di Gioia Tauro e di Taurianova li pagheranno le future generazioni.
In alcuni casi, tra l’altro, ci sono funzionari dello Stato che governano Comuni importanti, pur indagati per reati che riguardano la pubblica amministrazione.
Ecco perché ci vuole uno scatto di orgoglio da parte dei cittadini per invertire la rotta di un destino amaro della città di Taurianova, che, ahimé, si è ridotta a un dormitorio (e basta farsi un giro il sabato sera per vedere il deserto, locali chiusi e poche persone in giro).
Una tristezza infinita.