Taurianova…. Tanta, ma tanta tristezza… Atti vandalici, artisti molestati e quel che di buono si cerca di fare viene danneggiato: Serve la collaborazione di tutti
Come sempre il “gioco sporco” tocca sempre a “noi”. Con il rischio di essere considerati dei “detrattori” che vedono il male ovunque e che criticano “perché non hanno nulla da fare”. Ma purtroppo la natura ha donato dei limiti, e questi hanno a volte anche il sapore dell’imbecille e colpevole ignavia.
Stiamo registrano o meglio, “raccogliendo” testimonianze da più parti su alcuni episodi di vandalismo che si verificano a Taurianova, ultimo in ordine di tempo, dalla bacheca social del vicesindaco Caridi, la distruzione della cabina elettrica da parte di “balordi” che hanno costretto al buio per due giorni sia la Villa Comunale che la zona adiacente ad essa. Lo stesso ha precisato che è stata riparata e noi chiediamo, fino a quando durerà… intatta?
Pochi giorni fa, nel bel mezzo di un’importante manifestazione di successo come il “Concorso internazionale dei Madonnari”, evento che ha dato lustro alla città sia anche per il successo di partecipazione, sempre via social, un’artista presente all’evento denunciava che durante la sua esibizione alcuni ragazzini (si presume minorenni), dove ha “vissuto momenti di estrema difficoltà a causa della cattiva educazione di 2 gruppi di ragazzine e ragazzini, al punto di dover scegliere di terminare la mia performance prima del dovuto”. E la stessa continua scrivendo che gli stessi, oltre alla “scostumatezza nel pronunciare parole offensive e parolacce come se fosse un loro diritto, è stata disarmante”, avevano tentato di rubargli i soldi che la stessa aveva ricevuto come offerta dai cittadini per la sua performance artistica.
Nell’ultimo Consiglio Comunale il sindaco Roy Biasi durante un suo intervento ha detto che gli irrigatori della Villa Comunale che servono per mantenere una parvenza decente di prato erboso, sono stati continuamente danneggiati e che per tale questione sono stati avvisati le forze dell’ordine.
Abbiamo parlato delle giostrine dei bambini danneggiati in passato, delle bottiglie lasciate in piazza dopo la cosiddetta “movida”, dei “lordazzi” che buttano spazzatura ovunque e di tanto altro ancora. Quello che esce è una “città ‘d’arte” villipesa dalla tristezza e dalla maleducazione.
Ed ancora alcuni cittadini si lamentano della scostumatezza di alcuni ragazzini (sicuramente minorenni), incuranti del decoro e della quiete pubblica che sguazzano in barba alle regole della quieto vivere e della corretta civiltà, una sorta di disturbatori seriali.
Tralasciando poi l’inciviltà di chi possiede un cane e fortunatamente sono in pochi a non essere muniti di accessori per raccogliere le deiezioni, ma che si arrogano il diritto di portarli ovunque anche dentro una Villa Comunale e far fare i bisogni in quel poco di manto erboso rimasto, ma questo è un altro discorso avulso dal concetto di “vandalismo” che stiamo affrontando, ma solo per chiarire un concetto di civiltà. E soprattutto di evitare le indignazioni con il culo degli altri.
Stare in silenzio non serve a nulla perché la città è di tutti, lavarsi le mani (dove è possibile farlo, vista la carenza idrica), serve ancora di meno. Abbiamo bisogno di cuori impavidi e non di Ponzio Pilato del terzo millennio.
Il sindaco Biasi da quello che ha dichiarato e ne ha dato conferma anche qualcun altro della sua Amministrazione ha denunciato la questione, le forze dell’ordine stanno svolgendo un lavoro capillare di controllo, ma da soli non ce la possono fare, serve la collaborazione di tutti (compresi politica, associazioni, etc..etc..).
Lamentarsi via social e scrivere come fanno di solito gli indignati speciali è un’attività da passatempo come le parole crociate, per il resto, al vostro (nostro) buon cuore ed alla vostra (nostra) coscienza!
(GiLar)