Taurianova, un “caldo” Consiglio Comunale, tra risse verbali, “ruggini” con “arsenico e vecchi merletti” Preliminari di fuoco tra alcuni consiglieri comunali in un duro confronto con parole molto forti al limite dell’offesa. Dopo che si sono calmati gli animi sono iniziati i lavori all’Ordine del giorno con il Bilancio dopo l'uscita dal "dissesto finanziario". Il sindaco Biasi "Bisogna incassare 25 milioni di euro da riscuotere per tributi non riscossi"
Di GiLar
Si ritorna in aula consiliare, dopo il riconoscimento nazionale della città di Taurianova come “Capitale italiana del libro 2024”, seguita da una miriade di polemiche sia da parte degli altri quattro concorrenti al titolo che da alcuni giornali nonché radio nazionali importanti sulla carenza della biblioteca tra il serio e il faceto, e tra diverse “sfumature” in “piccanti” opinioni come il colore “rosso” di un peperoncino. Ma alla fine il titolo è della città e attendiamo gli sviluppi futuri per quello che dovrebbero essere le varie programmazioni di questo riconoscimento per i “progetti finanziati entro il limite di spesa di 500.000 euro”.
Oggi si dovrebbero approvare due documenti di spesa, come il Documento Unico di Programmazione e il “Bilancio di Previsione”.
Si inizia con la comunicazione di una mail da parte dei tre esponenti del centrosinistra Scionti, Ferraro e Marafioti che chiedevano lo spostamento del Consiglio, richiesta rigettata e di conseguenza sono entrambi assenti, mentre sono presenti i tre esponenti di minoranza del centrodestra, Lazzaro, Prestileo e Stranges.
Il presidente del Consiglio Comunale fa un breve cenno, partendo dalle guerre del mondo fino ad arrivare alla Capitale Italiana del libro a Taurianova, come “arma culturale” in un paese che ha visto “anni bui negli anni ‘80”. Nei fatti erano gli anni ’90 e sono trascorsi oltre trent’anni, il buio si è diradato da un bel po’. Invitando poi anche la minoranza “e non opposizione” per una fattiva collaborazione”.
Nei “preliminari” interviene il consigliere Papalia che denuncia una “questione personale”, e parla a nome degli anziani e dei portatori di handicap per favorire l’accesso al palazzo municipale.
Prende subito dopo la parola il consigliere meloniano Lazzaro e si rivolge al vicesindaco Caridi sollecitando la risposta di una sua interrogazione e dichiarando che allo stesso è stata girata una pec dell’ufficio tecnico. E si “fa portavoce di alcuni cittadini” in merito all’evento del “presepe vivente” il quale “si è svolto in un locale che risulta inagibile”. E che il problema di fondo è, “il rischio che si sono assunti per entrare in quel luogo” e chiede “chi ha dato l’autorizzazione?”. Ammonendo il fatto sia per non messa in sicurezza dei locali, sia sul fatto che gli amministratori non possono sostituirsi agli uffici, e “chiede una risposta che dovrebbe dare ai cittadini”. E vuole risposte “di quello che non hanno ancora avuto (…)”, iniziando un battibecco con l’assessore alla legalità Grimaldi una diatriba “per una risata” e tra “risate” nessuna risposta arriva!
Il consigliere di Forza Italia Stranges “in qualità di soggetto che ha fatto ingresso in qualità di presidente della Pro Loco e che lo stesso è entrato per dei lavori di pulizia”. Sull’agibilità dichiara che si era rivolto al tecnico che aveva eseguito la progettazione della ristrutturazione e il “pericolo consisteva solo in alcune tegole cadenti”. E che si sono prodigati gli stessi a mettere in sicurezza le tegole e che se il motivo di inagibilità era questo, si era posto il rimedio.
Inizia un battibecco con il collega del centrodestra e di minoranza in merito ad una “ribellione” di Lazzaro in quanto accusa Stranges di sostituirsi alla maggioranza per la risposta. Dopodiché prende la parola l’altro meloniano Prestileo e chiede se il “regolamento prevede di pagare dei pranzi che non sono istituzionali”. Il segretario comunale risponde che non è tenuto a rispondere e invitano il consigliere Prestileo a fare un’interpellanza.
Il consigliere Bellantonio “ero venuto per la questione del bilancio, ma viene fuori il conflitto di interessi tra il consigliere Stranges e la sua carica di presidente della Pro Loco perché parla come ella Pro Loco e non come consigliere e che si augura che venga risolto questo conflitto di interesse”. Poi punta il dito sull’inagibilità dei locali in quanto ci vorrebbe un parere tecnico e chiede di mettere a conoscenza la manifestazione dell’Infiorata per valutare l’evento e i contributi eventualmente da erogare”. È la volta di Gallo che si rivolge sempre a Stranges “che il desiderio di Stranges di entrare nella maggioranza e propone di mettere una sedia al centro dell’Aula e che il desiderio di entrare in maggioranza resterà tale perché sia lui che Bellantonio restano saldi nel banchi della maggioranza (…) e che sei destinato a restare seduto là in quanto iettatore seriale della politica”.
Inizia una diatriba (indecente per un luogo istituzionale NdR) per delle antiche ruggini tra il neo gruppo giannettiano all’indirizzo di Stranges. Ammoniti dal presidente Scarfò in quanto si tratti di questione personali non attinenti al Consiglio Comunale. Nei fatti il duo giannettiano dichiarano che Stranges nei preliminari non avrebbe diritto a replicare.
Stranges dopo tante grida e sbracciamenti vari prende la parola, “Intanto chiarisce che lui sta rispondendo a un attacco personale”, non risponde al consigliere Gallo in quanto definito “il nulla”.
Al consigliere Bellantonio chiede “se c’è una legge che impedisce a fare il consigliere comunale nella sua doppia veste e che lo stesso riesce a fare entrambi i ruoli e che come presidente e politico ha sempre scisso i due ruoli”. E che non c’è nessuna incompatibilità tra presidente della Pro Loco e Consigliere Comunale. E che lo stesso sta bene nei banchi dell’opposizione.
Finisce l’indecorosa diatriba all’interno di un’Aula istituzionale e che il consigliere Papalia parlando in un “vernacolo istituzionale” rivendicando anche dei torti dallo stesso subito quando lui aveva problemi di salute. E infatti come ha dichiarato Papalia, “Noi abbiamo toccato il punto più basso”. Non prima di aver dichiarato che “senti che purpito parti sta predica” all’indirizzo dei suoi colleghi di maggioranza Gallo e Bellantonio, e che non vorrebbe “vederli nemmeno alla morte”, onorandosi dell’amicizia in un endorsement con Stranges.
Finalmente si inizia con la discussione dei punti all’ordine del giorno tra approvazione dell’Imu che rimarrà tale come ha dichiarato il sindaco Roy Biasi e che tutto il Consiglio Comunale sarà concentrato tutto sull’approvazione del bilancio, “e che i soldi che ci lascia la commissione non sono sufficienti a coprire i debiti che si hanno con i creditori (…) e che si cercherà di andare incontro con loro con delle transazioni”, in quanto nei fatti per evitare “un’aggressione alle casse erariali del Comune, in quanto tale azione rischia di creare un altro dissesto” e nei fatti altri cinque anni di purgatorio e che nei fatti si farà di tutto per evitare tale condizione di “ricaduta” in un altro dissesto. E che si presenta “in un tempo giovane” per l’approvazione del bilancio è che la “situazione è sotto controllo”. Nei fatti come afferma lo stesso sindaco Biasi “è pur vero che siamo usciti dal dissesto, ma bisogna stare attenti a non ricaderci”.
Dopo l’intervento del sindaco Biasi che si dichiara disponibile a qualsiasi domanda, prende la parola Lazzaro (FdI) e non prima puntando il dito contro il presidente del consiglio Comunale Scarfò che “non ha saputo gestire la situazione” e re-inizia un altro battibecco e Lazzaro risponde per dichiarazione di voto, chiedendo al presidente in futuro di avere altri “metodi” di gestione del Consiglio Comunale e che lo stesso si asterrà alla votazione.
Biasi sollecitato dal consigliere Stranges dichiara che, “Bisogna incassare 25 milioni di euro da riscuotere da tributi non riscossi” e che bisogna lavorare per incassarli.
I lavori proseguono e vengono votati confermando sia l’aliquota Imu che quella Irpef. Così come gli altri punti, tra questi il Documento Unico di Programmazione che riguarda il programma amministrativo del mandato del sindaco Biasi. Il sindaco Biasi afferma che “di quello che avevamo scritto, ci siamo discostati non di molto” da quando si è insediata l’Amministrazione Comunale. E fa un elenco di alcuni obiettivi che sono stati fatti come la notifica digitale con l’applicazione, oltre al rifacimento della via Circonvallazione, tra le altre cose elencate durante la spiegazione del punto in questione. Interviene Filippo Lazzaro (FdI), che chiede spiegazioni di alcune anticipazioni di tesoreria di circa 9 milioni di euro in due anni (2023 e 2024), Biasi risponde che si tratta di “una partita di giro che va messa come necessità la quale potrebbe avere necessità di utilizzarla”. E alla fine Lazzaro dichiara che voterà contrario al voto sul Bilancio di Previsione. L’ultimo punto riguarda dei debiti fuori bilancio che passa come ultima votazione. Il Consiglio Comunale finisce dopo oltre due ore di seduta.
Alla prossima…