Un consiglio comunale, quello che si è tenuto ieri, quasi “ordinario”. Sarà la stanchezza degli ultimi impeti di un’estate che sta per volgere al termine o magari l’interesse per i punti all’ordine del giorno non ha suscitato le solite “vampate di passione”. Tant’è che l’unica novità che tra le altre cose mi è stata fatta notare, il nuovo look con baffetti da impiegato russo del segretario comunale.
Quasi due ore accompagnate dal caldo insopportabile dell’aula consiliare, la solita fantastica camicia di Roy Biasi (la mia è tutta invidia), dai colori che forse erano un messaggio di solidarietà per quanto sta accadendo nella foresta amazzonica. Lo stesso ha auspicato pure che “i prossimi consigli comunali saranno sempre convocati di pomeriggio o di sera, per favorire anche chi esercita la libera professione, in quanto ha difficoltà quando un civico consesso si svolge di mattina, visti gli impegni professionali in quanto si sta in giro tra uffici e tribunali”. Sarebbe anche un’ottima soluzione anche per i cittadini che vorrebbero seguire le attività amministrative, visto che in questi ultimi anni gli orari (stravaganti) dei civici consessi non sono stati favorevoli alla causa.
Per il resto la solita routine con qualche battibecco tra il duo Lazzaro e Morabito, sia con il sindaco che con (il sempre arrogante) presidente del consiglio comunale Fausto Siclari, il quale come un despota a sovranità limitata, toglie la parola come meglio gli pare, una sorta di minculpop all’amatriciana.
Certo qualcuno si chiederà che ci sono cose peggiori nella vita, “disgrazie” che non conoscono tempo né mitezza, appunto gli incendi del polmone amazzonico, la questione profughi, la fame nel mondo, essere tifosi dell’Inter e altro ancora. Un consiglio comunale che per dirla alla Longanesi, è stato come una “noia che sbatte come una persiana al vento”.
Iniziano a parlare gli Innamorati con Maria Teresa Perri la quale registra la situazione incresciosa che si è venuta a creare con la questione Avr, la ditta incaricata per lo smaltimento rifiuti, e sulla questione delle tante inadempienze che stanno interessando il territorio cittadino, i cittadini e la questione mancato stipendio agli operai nonché di eventuali assunzioni di quattro operai. Il sindaco Fabio Scionti ha prontamente risposto che si è incontrato con l’amministratore delegato dell’Avr e hanno parlato della questione spinosa delle inadempienze, su delle penali che stanno applicando alla ditta, ma non di operai da assumere. E che la questione resta critica sul mancato pagamento agli operai in quanto il comune “è stato quasi sempre puntuale nel pagare l’Avr”.
Poi è intervenuto l’ex sindaco Biasi che ha chiesto un eventuale cambio di ordini del giorno in merito alla questione che sta diventando spinosa sulla mancata trasmissione degli atti giudiziari alla richiesta dei due consiglieri Stella Morabito e Filippo Lazzaro. Chiedendo un impegno verbale che alla fin dell’approvazione del rendiconto esercizio non si creasse la situazione antipatica di alzarsi tutta la maggioranza e quindi, non discutere l’interpellanza posta all’ultimo punto, appunto, sulla mancata trasmissione degli atti che ricordiamo, parte integrante di un’indagine giudiziaria che riguarda l’attentato che nel 2017 distrusse l’automobile del sindaco sotto casa. In merito c’è un dibattimento in corso dove sono accadute dei colpi di scena, leggendo stralci delle carte che Approdonews ha pubblicato integralmente solo per la parte che riguardava le lettere minatorie che nelle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Gioia Tauro, facevano “indubbiamente dedurre”, “appurando” la questione dell’auto-invio di tali missive minatorie. Il sindaco ha risposto positivamente alla questione, asserendo che ci teneva anche lui chiarire la posizione sia come sindaco che come Fabio Scionti, privato cittadino e parte lesa. E così è stato.
Dopo le brevi comunicazioni del sindaco su questioni finanziarie richieste dagli uffici, si passa al punto principale qual è l’approvazione del rendiconto di esercizio del 2017 che chiude la fase post dissesto finanziario e che consente all’Ente di rientrare nella “normalità” con le normali scadenze di programmazione economica. Il documento relazionato dall’assessore Luigi Mamone passa con 8 voti favorevoli, tre astenuti e due contrari.
Ed ecco al punto cruciale, l’ultimo punto che riguarda l’interpellanza dei consiglieri Morabito e Lazzaro. La Morabito prende la parola e dichiara che c’è un’inadempienza sul fatto che non vengano trasmessi gli atti, e che l’avvocato nella lettera di risposta agli stessi consiglieri interpellanti scrive che per questioni politiche e amministrative, i documenti vanno trasmessi ma per le questioni giuridiche no. Si accusa il sindaco di una mancata trasparenza che resta un nodo atavico e che in un certo qual modo ha costretto gli stessi all’epoca ad abbandonare la maggioranza per la quale erano stati eletti. Il sindaco è di parere contrario e sembra rispondere come il Maestro Yoda di Guerre Stellari, “…uomo sono”, quando parla di eventuali errori commessi in questi quasi quattro anni di amministrazione. E che non ha mai fatto “ingerenze gestionali” sul dare o meno gli atti giudiziari, ma che in questo caso afferma nuovamente che la vittima è lui sia come sindaco che Fabio Scionti. E che se gli stessi consiglieri se considerano tale posizione sulla mancata trasmissione degli atti, possono rivolgersi ad altre vie, che senza ombra di dubbio è il ricorso alla via giudiziaria.
La Morabito non è contenta della risposta e nella sua replica insiste sulla posizione adottata nell’interpellanza e visto che tali “carte” hanno creato un terremoto politico con le dimissioni di un ex capogruppo (il sindaco quando ha parlato di ciò non ha mai menzionato il nome di Falleti), c’è da pensare che forse nelle carte da quel che si dice, ci sarebbero altre “cose scottanti” che magari potrebbero compromettere il buon andamento della consiliatura se ci fossero altre persone coinvolte. In sintesi è stato questo il punto. Il consiglio comunale si chiude con entrambi nelle proprie posizioni, e con la stressa delusa scontentezza iniziale che perdura da giorni. Da segnalare l’assenza di tre consiglieri di minoranza, Cettina Nicolosi, Marianna Versace e Rocco Sposato. L’apertura durante il dibattito del sindaco Fabio Scionti che dice “non so se proseguirò con la strada vecchia (ovvero quello di ricandidarsi) o ne intraprenderò una nuova”. Per il resto, se qualcuno ha notizie di Fausto Siclari , sparito misteriosamente (in contemporanea con l’orario della partita dell’Inter), dal civico consesso, lasciando la mite Rosanna Ascone a dirigere il consiglio comunale, farà cosa gradita.
(GiLar)