Tentato omicidio, Polizia arresta uomo di 44 anni Vicenda caratterizzata da condotte persecutorie contro il nucleo familiare della ex compagna
A conclusione di indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho e dal suo Aggiunto Gerardo Dominijanni, la Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della locale Squadra Mobile, su direttiva del sostituto procuratore delegato, nel pomeriggio odierno ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di CRISTIANO Domenico classe 1973, ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio pluriaggravato e porto illegale di arma in luogo pubblico in danno del nucleo familiare della ex compagna.
Gli uomini della Polizia di Stato hanno fatto luce su una grave storia caratterizzata da reiterate condotte persecutorie poste in essere dal CRISTIANO, per diverso tempo, ai danni della ex compagna che hanno visto il culmine in un tentato omicidio commesso mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del portone dell’abitazione nella quale la stessa viveva assieme alle due figlie. Le indagini sono scaturite a seguito dell’ennesimo episodio posto in essere dal CRISTIANO, il quale, nonostante all’epoca dei fatti si trovasse ristretto in regime degli arresti domiciliari, sempre per condotte lesive ai danni della ex compagna,una sera di fine estate si era recato all’esterno della di lei abitazione per esplodere, in direzione della porta d’ingresso, numerosi colpi di arma da fuoco che, penetrando verso l’interno dell’appartamento, colpivano ad un fianco una delle due figlie di soli 15 anni seduta, insieme alla sorella, sul divano a guardare la televisione.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che l’uomo, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione, ancorché sottoposto agli arresti domiciliari, a bordo di uno scooter, si portava fuori dalla casa familiare della ex compagna dove esplodeva numerosi colpi di pistola, ponendo così in essere atti diretti a cagionare la morte delle persone abitualmente residenti nella suddetta abitazione.
La premeditazione dell’evento delittuoso veniva potata alla luce da diverse circostanze, in quanto veniva provato che l’indagato si era procurato un’arma comune da sparo con relativo munizionamento, aveva preliminarmente studiato il tragitto da compiere per non essere immortalato dai sistemi di videosorveglianza e aveva agito nelle ore serali certo della presenza delle vittime all’interno dell’abitazione. Di particolare utilità si sono, tuttavia, rilevate le immagini acquisite lungo la strada che il CRISTIANO ha percorso fino a giungere presso l’abitazione della ex compagna dove ha posto in essere la grave azione delittuosa. L’analisi delle immagini compiuta dagli investigatori della Polizia di Stato ha consentito di accertare che l’autore del delitto, al fine di non farsi riconoscere, aveva coperto il suo volto con una busta di plastica.