Tentato omicidio Signoretta, arrestate due persone, si tratta di Campisi e Molè Nel maggio 2019 la vittima riuscì a ripararsi dall'agguato dietro a un muro, salvandosi pur essendo stato bersaglio di oltre trenta colpi di pistola
Nella tarda serata del 5 gennaio gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 4 gennaio 2022 dal Tribunale di Catanzaro, nei confronti di Antonio Campisi, 31 anni, e Rocco Molè, 27 anni, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al tentato omicidio, aggravato dalla finalità mafiosa, di Domenic Signoretta, avvenuto a Ionadi nel maggio 2019 mentre lo stesso si trovava all’esterno dell’abitazione in cui era sottoposto agli arresti domiciliari. La vittima riuscì a ripararsi dietro a un muro e quindi a salvarsi nonostante fosse stato bersaglio di oltre trenta colpi di pistola.
Il procedimento per il tentato omicidio di Domenic Signoretta, che si ipotizza maturato nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta, è attualmente nella fase delle indagini preliminari. La misura cautelare è intervenuta dopo che il 17 dicembre scorso, alle prime ore del mattino, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Vibo – con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro – avevano dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda di Catanzaro, nei confronti di Antonio Campisi. L’uomo era stato localizzato in località Ardore Marina, in provincia di Reggio Calabria, a seguito di accurati controlli sul territorio posti in essere dagli operanti delle diverse componenti di Polizia giudiziaria.