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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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“Terme Luigiane: rispetto e ausilio verso le autonomie locali” Lo dichiara il consigliere regionale Bevacqua

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“Non si può procrastinare oltre una soluzione efficace che superi l’attuale incertezza che grave sulle Terme Luigiane: esse rappresentano un bene prezioso per tutto il Tirreno cosentino e la Calabria tutta; assieme al Porto di Cetraro ed al turismo religioso con baricentro Paola ed il suo Santuario di San Francesco, sono essenziale volano economico di tutto quel territorio”. Così il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, il quale prosegue: “L’incertezza cui mi riferisco deriva dalla intervenuta scadenza, nell’aprile 2016, del contratto concernente la gestione dell’intera stazione termale e risalente al lontano 1942. La Stazione, è bene sottolinearlo, ricade essenzialmente nella proprietà dei Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa, titolari per questo della concessione all’uso della stessa: è chiaro, pertanto, che qualsiasi serio approccio di soluzione, deve coinvolgere e rispettare il ruolo degli Enti locali”. Queste acque termali sono sempre state pubbliche e, ancor prima che fossero investite dalla normativa nazionale in materia di concessioni minerarie, erano utilizzate a beneficio della comunità”. “Appare evidente – continua Bevacqua – come la tematica sia particolarmente complessa: le amministrazioni comunali hanno messo in campo ben due iniziative pubbliche volte ad individuare un soggetto privato che, oltre alla semplice gestione della stazione termale, promuovesse interventi volti allo sviluppo ulteriore della stessa, proprio al fine di portare una tale preziosissima risorsa alla ribalta di una platea ben più ampia di quella alla quale ad oggi si rivolge. Purtroppo entrambi i tentativi, si sono rivelati fallaci e, ancora oggi, non è visibile all’orizzonte una soluzione chiara”. “L’esigenza di salvaguardia del bene pubblico – dichiara Bevacqua – mi impone di non potermi esimere dal suggerire prudenza: prudenza che eviti l’estremizzazione delle posizioni, prudenza nel soppesare gli interessi e le prerogative dei soggetti coinvolti, prudenza nell’improntare l’azione complessiva alle norme vigenti. Per questo ritengo sia giusto e doveroso che la Regione fornisca supporto, anche tecnico, alle amministrazioni per addivenire ad una procedura rispettosa dell’ordinamento giuridico e favorevole alla libera concorrenza, anche attraverso una soluzione tampone che veda l’uso dell’acqua termale assoggettato al pagamento di un corrispettivo che risulti congruo, ma che tenga conto della temporaneità di una tale soluzione, che dovrà servire solo a traghettare il funzionamento delle Terme a tempi migliori, con soddisfazione di tutti”.​