Terra e Popolo inaugura la sua biblioteca a Rossano La struttura sarà intitolata alle vittime della 'ndrangheta. All'inaugurazione di oggi sarà presente anche il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti
Dopo più di tre anni di lavoro completamente volontario ed autofinanziato, l’associazione Terra e Popolo ha quasi portato a termine la ristrutturazione dell’intera sede del centro storico, nello splendido Palazzo Martucci, in cui da tempo si è insediata.
Il luogo dove far sorgere la propria sede, ormai tre anni fa, non è stato scelto a caso: «Per noi – fanno sapere dal Movimento – la valorizzazione del centro storico non è uno slogan ma un obiettivo concreto, e non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di ristrutturare e far rivivere un luogo importante come la sede di Palazzo Martucci, significativo sia per la bellezza che per la collocazione e la rilevanza sociale in uno dei quartieri più antichi di Rossano. Il lavoro da fare era tanto, come tante le spese da sostenere, ma non abbiamo mai avuto un tentennamento e soltanto oggi inizieremo a raccogliere, con orgoglio, i frutti di tanto lavoro».
Oggi, finalmente, la sede apre al pubblico e con l’occasione i membri dell’associazione Terra e Popolo hanno voluto intitolare la biblioteca allestita all’interno degli spazi dell’Associazione a Gianluca Congiusta, Francesco Vinci ed a tutte le vittime della ‘ndrangheta.
«L’intitolazione è stata a lungo meditata – assicurano – ed è frutto della volontà di tutti gli iscritti di voler diffondere, attraverso ogni attività, la cultura dell’antimafia e di un rinnovato senso civico nel mezzogiorno. Questa iniziativa non poteva fornirci un’occasione migliore per discutere di due argomenti che spesso, nella nostra città, non trovano spazio all’interno del dibattito pubblico, ovvero di cultura e di criminalità organizzata, pertanto al termine di una piccola cerimonia di inaugurazione la sede sarà luogo di un dibattito dal titolo “Cultura è Legalità: fatti e facce contro la ‘ndrangheta”».
Il dibattito vedrà tra i relatori Francesco Murrau, responsabile cultura dell’associazione Terra e Popolo; Mario Congiusta, padre di Gianluca, che da anni conduce una battaglia per la giustizia e la legalità in Calabria; Sabrina Garofalo del coordinamento di Cosenza dell’Associazione Libera; Flavio Stasi, il quale a più riprese ha denunciato pubblicamente l’infiltrazione criminale all’interno di settori della pubblica amministrazione ed è stato audito, negli anni scorsi, dalla Commissione Contro la ‘ndrangheta del Consiglio Regionale. A concludere il dibattito il fondatore dell’Associazione Libera, don Luigi Ciotti, che da decenni spande il germe dell’antimafia in lungo ed in largo per il paese e per il mondo.
Il dibattito si terrà nella sala convegni della sede che per l’occasione verrà anch’essa intitolata come “Sala Torre del Giglio” per ricordare l’antica fortificazione (che avrebbe dato il nome anche al quartiere) le cui fondamenta dovrebbero trovarsi proprio nei pressi di Palazzo Martucci.
All’ingresso della sede verranno affisse delle insegne che racconteranno la storia di Gianluca Congiusta e Francesco Vinci, entrambi assassinati dalla ‘ndrangheta, nonché la storia della storica fortezza e del palazzo che ci ospita.
«Non possiamo non esternare un profondo orgoglio -concludono gli attivisti di Terra e Popolo – per questa che sarà soltanto la prima iniziativa con cui inizieremo a far rivivere questo luogo splendido e fino a qualche tempo fa completamente abbandonato, specchio di un territorio le cui risorse stentano ad emergere sommerse da un mare di incuria, di mediocrità e di mancato attaccamento alle proprie origini che la nostra associazione sta pazientemente e quotidianamente tentando di interrompere».