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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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Terremoti: De Masi donerà 10 delle sue cellule di sicurezza alle popolazioni dell’Emilia

Terremoti: De Masi donerà 10 delle sue cellule di sicurezza alle popolazioni dell’Emilia

| Il 03, Set 2012

Il dispositivo protegge le persone nella abitazioni in caso di sisma. Ecco la letterà che l’imprenditore di Gioia Tauro ha inviato alla nostra redazione

Terremoti: De Masi donerà 10 delle sue cellule di sicurezza alle popolazioni dell’Emilia

Il dispositivo protegge le persone nella abitazioni in caso di sisma. Ecco la letterà che l’imprenditore di Gioia Tauro ha inviato alla nostra redazione

 

 

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – L’imprenditore calabrese, Antonino De Masi, donerà nelle prossime settimane alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto dieci ‘cellule di sicurezza’, il dispositivo che serve a proteggere la vita delle persone all’interno delle proprie abitazioni in caso di sisma. Il sistema è stato inventato dallo stesso imprenditore e sarà presentato nelle prossime settimane. De Masi ha anche inviato una missiva al governo giapponese per “mettere a disposizione la mia invenzione e per proporre anche la possibilità di ricercare una soluzione per le vittime da tsunami, obiettivo che so già come raggiungere ma che allo stato non ho risorse per poter portare avanti”. “In questo periodo in Italia – aggiunge – si sta assistendo ad un continuo sciame sismico, che sta trasmettendo angosce e paure nella cittadinanza. Con la mia invenzione i cittadini possono appagare il desiderio di protezione non solo dello loro integrità e dignità fisica , ma anche di quella psicologica. Gli aspetti sociali, oltre a quelli puramente economici, sono la forte base di questo progetto e di questa iniziativa”. “In Italia – prosegue De Masi – ci sono 33.073.889 unità abitative dalle quali, eliminando quelle situate in aree non sismiche, (concetto peraltro ormai non più valido visto quanto successo in Emilia Romagna) si ottiene un bacino di interesse di circa 25 milioni di case (solo in Italia). Immaginando che solo una minima parte dei proprietari possa avere interesse al prodotto, ad esempio un 25%, si avrà un mercato di circa 6.250.000 unità”.

LA LETTERA INVIATA AL NOSTRO DIRETTORE

Illustre Direttore

In questo periodo in Italia e non solo si sta assistendo ad un continuo sciame sismico , che sta trasmettendo angosce e paure nella cittadinanza.

lo scorso mese di Luglio ho reso pubblica la notizia della mia invenzione di un prodotto unico al mondo; ho difatti realizzato una “cellula di sicurezza” che serve a proteggere la vita delle persone all’interno delle proprie abitazioni in caso di sisma.

Questo prodotto, a cui nessuno aveva mai pensato prima, è una rivoluzione ed “innovazione sociale” in quanto ho realizzato il “mobile mancante” per la casa del nuovo millennio, con un concetto di protezione che ancora non esiste nel mercato mondiale ed è perciò unico.

Questo prodotto amplierà il concetto stesso di sicurezza e protezione, sia a livello individuale che collettivo, ed i rapporti con gli stessi governi nazionali i quali sono responsabili della protezione dei propri cittadini a tutti i livelli (responsability to protect).

Questa è una innovazione sociale perché risponde alle esigenze primarie di una società e del singolo individuo, ovvero di dare sicurezza.

Con la mia invenzione i cittadini possono appagare il desiderio di protezione non solo dello loro integrità e dignità fisica , ma anche di quella psicologica.

Gli aspetti sociali, oltre a quelli puramente economici, sono la forte base di questo progetto e di questa iniziativa.

Sto scrivendo a Lei come Direttore di un’autorevole testata evidenziando i seguenti aspetti:

– se è vero che la mia invenzione può salvare vite umane in caso di sisma, anche una sola, forse è una notizia.

– Se è vero che questa invenzione può dare tranquillità e sicurezza, certamente significa che la gente può vivere all’interno delle proprie case con maggiore tranquillità. Significa per esempio aiutare le persone che hanno le case agibili a rientrare nelle proprie abitazioni sapendo che la loro casa può essere un luogo più sicuro. Questa ritengo sia anche una notizia.

– Se questa è una innovazione sociale ha ricadute su tutti i cittadini e quindi ha un interesse collettivo meritevole di evidenza.

– Se è vero come è vero che ho inventato un prodotto che non esiste al mondo, e quindi non vi sono “concorrenti” o interessi divergenti, non si ledono interessi altrui.

– Se è vero che questo prodotto è stato segnalato come innovazione dell’anno dall’Università di Venezia al comitato scientifico del Saie (una della maggiori manifestazioni fieristiche Europee che si tiene a Bologna), forse ciò rende autorevole quanto ho fatto.

– Uno dei più prestigiosi Istituti mondiali di ricerca, l’istituto californiano EERI (Earthquake Engineering Research Institute) (www.eeri.org), con lettera del 24 luglio u.s. mi ha invitato a divenirne membro “subscring members of EERi are an elite group”.

Mi permetto con umiltà, illustre direttore, a chiederLe di dedicare qualche minuto a visionare la scheda allegata, nella quale troverà nello specifico ulteriori dettagli.

La invito per un attimo a pensare che in Italia vi sono 33.073.889 unità abitative dalle quali, eliminando quelle situate in aree non sismiche, (concetto peraltro ormai non più valido visto quanto successo in Emilia Romagna) si ottiene un bacino di interesse di circa 25 milioni di case (solo in Italia). Immaginando che solo una minima parte dei proprietari possa avere interesse al prodotto, ad esempio un 25%, si avrà un mercato di circa 6.250.000 unità.

Questa invenzione ha o potrebbe avere quindi un valore potenziale di diverse decine di miliardi di euro, e credo che potrebbe divenire una delle maggiori invenzioni degli ultimi anni. Ho fatto di tutto per evitare ogni forma di speculazione intorno a questo progetto ma le dimensioni del mercato sono impressionanti.

Aggiungo, recentissima notizia, che il “Corriere della Sera on line del 30 Agosto pubblica: “Giappone: terremoto+tsunami, fino a 323mila morti nello scenario peggiore.” ” Tokio: inutile fare gli scongiuri, meglio essere preparati”. In tale articolo si parla di un possibile sisma distruttivo del 9° grado di intensità che gli esperti giapponesi hanno previsto in un probabile prossimo scenario. Ebbene la mia tecnologia, il mio prodotto, può salvare molte di quelle prevedibili vittime, almeno quelle generate dai crolli. Sto scrivendo al Governo giapponese per mettere a disposizione quello che ho fatto, proponendo anche la possibilità di ricercare una soluzione per le vittime da tsunami, obiettivo che so già come raggiungere ma che allo stato non ho risorse per poter portare avanti.

Nei prossimi giorni presenterò pubblicamente la mia invenzione e subito dopo (nello spazio di qualche settimana) mi recherò in Emilia per donare 10 di questi prodotti alle popolazioni colpite dal sisma.

Confido quindi che tali contenuti possano meritare la Sua attenzione e la diffusione della notizia, con il solo ed unico fine dell’interesse collettivo.

La ringrazio e porgo distinti saluti.

Antonino De Masi