Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Timori per stallo politico. Spread vola a 360 punti

Timori per stallo politico. Spread vola a 360 punti

| Il 28, Mar 2013

Bersani aspetta risposte finali, poi al Quirinale. Cinquestelle ribadiscono il no a governo Pd

Timori per stallo politico. Spread vola a 360 punti

Bersani aspetta risposte finali, poi al Quirinale. Cinquestelle ribadiscono il no a governo Pd

 

 

(ANSA) “Entro sera mi recherò al Quirinale per riferire le mie valutazioni”. Così il premier incaricato Pier Luigi Bersani al termine del giro di consultazioni.

“Abbiamo riferito al presidente incaricato la preoccupazione dei gruppi parlamentari del Pd per le condizioni gravi del nostro Paese che si stanno aggravando di ora in ora e abbiamo sottolineato la necessità che il Paese abbia al più presto un governo, un governo politico perché siamo convinti che solo un governo politico può avere la forza per affrontare la crisi”. Lo ha detto iul capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda dopo il colloquio della delegazione del Pd con Bersani.

“Al punto in cui la vicenda è arrivata c’é ancora spazio per risolvere in modo positivo la situazione: capita spesso che le partite, specie le più delicate, si risolvano nell’ultima fase, ma è necessario che tutte forze politiche sappiano assumersi le loro responsabilità. Sono state poste condizioni inaccettabili e irricevibili la cui impraticabilità dimostra la strumentalità con cui vengono poste. Crediamo nelle ore davanti sia ancora possibile una svolta positiva”. Lo afferma Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato al termine dell’incontro con Pier Luigi Bersani.

“Con rispetto per il Quirinale riteniamo sia possibile andare ancora a verificare il consenso nelle Aule rispetto alla proposta” di Bersani. Lo ha detto Gennaro Migliore dopo l’incontro di Sel con il premier incaricato Bersani.

Dal canto suo, gli ambasciatori del Pd si impegnano ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica “con una comune garanzia – come ha detto anche pubblicamente il leader Pd – su figure che ottengano i voti dei due terzi del Parlamento e non siano di parte”. Impegni troppi generici per il Pdl che invece chiede al Pd una rosa di nomi da valutare, ma rappresentanti dell’area di centrodestra.

Nei capannelli in Transatlantico i nomi più quotati sono, sul fronte del centrosinistra, quelli di Franco Marini e di Giuliano Amato, solo rumor ma indicativi per capire i profili di personalità che potrebbero essere proposti per cercare di convincere Berlusconi. Se il cuore della questione è il Colle, è vero che, come ha spiegato Bersani in alcune consultazioni di oggi, la ‘convenzione’ per le riforme, guidata dal Pdl, ha aiutato “il disgelo” con il centrodestra e con i montiani. Ma non con il M5S, dal cui incontro il premier incaricato ha definitivamente capito che non potrà avere un via libera, salvo poche defezioni.

MILANO GIRA IN RIALZO (+0,55%) DOPO OCSE – Piazza Affari gira in rialzo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,55% a 15.413 punti dopo alcune buone indicazioni da parte dell’Ocse. A far cambiare passo agli indici sono i bancari con lo spread tra Btp e Bund che dopo essersi spinto fino a 360 punti, oscilla sui 353. Nel credito in evidenza Ubi (+4,03%), Unicredit (+3,04%), Intesa SanPaolo (+2,12%). Continua in positivo anche Telecom (+1,28%). Sul fronte opposto Buzzi (-1,46%), Ansaldo (-1,20%), Mediaset (-1,23%).

SPREAD BTP SCENDE A 350 PUNTI – Prosegue la discesa dello spread tra il Btp e il Bund tedesco dopo la riapertura delle banche a Cipro. La forbice Roma-Berlino si restringe a 350 punti base col tasso sul decennale al 4,77%.