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TAURIANOVA (RC), VENERDì 17 GENNAIO 2025

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Toghe lucane bis: l’udienza preliminare si apre con le costituzioni di parte civile e un interrogatorio

Toghe lucane bis: l’udienza preliminare si apre con le costituzioni di parte civile e un interrogatorio

| Il 23, Gen 2013

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete, dalla corruzione alla rivelazione di segreto d’ufficio ed al tentato abuso d’ufficio

Toghe lucane bis: l’udienza preliminare si apre con le costituzioni di parte civile e un interrogatorio

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete, dalla corruzione alla rivelazione di segreto d’ufficio ed al tentato abuso d’ufficio

 

 

CATANZARO – Con la costituzione di parte civile dei magistrati Henry John Woodcock, Alberto Iannuzzi, Vincenzo Montemurro e Annagloria Piccinni e l’interrogatorio di uno degli indagati, il maresciallo della guardia di finanza Angelo Morello, ha avuto inizio l’udienza preliminare per le undici persone coinvolte nell’inchiesta Toghe lucane bis. Nel corso dell’udienza preliminare era stata avanzata anche la richiesta di costituzione di parte civile da parte del magistrato Giuseppe Galante, ex procuratoire della Repubblica di Potenza, che però non è stata ammessa dal giudice. Dopo l’ammissione delle parti civili è iniziato, da parte del procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, l’interrogatorio del maresciallo Morello, che si è concluso dopo alcune ore. Al termine dell’interrogatorio l’udienza è stata aggiornata al 21 marzo quando sarà sentito un altro indagato, il sostituto procuratore generale di Potenza Gaetano Bonomi. Successivamente si deciderà quando sarà sentito l’ex agente del Sisde Nicola Cervone, pure indagato. Oltre a Morello, Bonomi e Cervone, la Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio anche dell’ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano; del sostituto procuratore generale Modestino Roca; del pm Claudia De Luca; dei carabinieri Antonio Cristiano e Consolato Tino Roma; dell’imprenditore Ugo Barchiesi; dell’autista della Procura generale Marco D’Andrea e dell’ispettore della polizia Leonardo Campagna. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete, dalla corruzione alla rivelazione di segreto d’ufficio ed al tentato abuso d’ufficio. L’inchiesta è iniziata dopo la presentazione di alcune denunce anonime che calunniavano l’ex pm di Potenza Henry John Woodcock, adesso in servizio a Napoli, e che riportavano, tra l’altro, i tabulati delle telefonate del magistrato e quelli della giornalista Federica Sciarelli. L’intento era quello di accreditare l’ipotesi, risultata non vera, che il magistrato fornisse notizie riservate alla conduttrice della trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto?’ ed al conduttore di Annozero, Michele Santoro.