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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 23 GENNAIO 2025

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Toh, il Centro Dialisi ha problemi? Ma va! Cercasi orecchie e sindaci di sana e robusta costituzione per ascoltare

Toh, il Centro Dialisi ha problemi? Ma va! Cercasi orecchie e sindaci di sana e robusta costituzione per ascoltare
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Dopo le carcasse dei piccioni morti, fortunatamente rimossi per una folgorazione sulla via di Damasco dei (presunti) amministratori di questa città, occupiamoci di un tema molto delicato, il Centro dialisi di Taurianova, un’emergenza sanitaria che sta destando non poche preoccupazioni in seno alla lunga (e purtroppo) lista di dializzati. Ovvero di uomini, ripeto, uomini e non numeri, in serio e costante pericolo di vita.

«La maggior parte di noi nasce con l’aiuto del medico e muore allo stesso modo», ci disse George Bernard Shaw, ma se i medici mancano quale aiuto potrebbero dare? Ed è questa la reale carenza di ciò che sta diventando una “piaga sociale”, e che molte “voci nel deserto” non hanno le risposte che giustamente dovrebbero avere nei loro pieni diritti costituzionali e soprattutto, sensibilmente morali. Ma tale condizione sembra essere trattata con indifferenza, omertà, astuzia e soprattutto si gioca molto spesso a nascondino con uno scarica barile di entità a dismisura planetaria. Nessuno è responsabile, c’è sempre un responsabile, ma non è mai quello interpellato. Non tutti hanno la possibilità di rivolgersi ad un santo (come “Santo Roccu” ad esempio che poi sarebbe pure legittimato a farlo, vista la sua posizione all’interno dell’Asp). Ora, in tutti questi anni quello che viene definito da parte di molti come “fiore all’occhiello”, per ultimo in ordine di tempo, dal capogruppo forzista in seno al consiglio regionale Nicolò, sta portando questo fiore ad appassire lentamente, il tutto in un’atroce sofferenza snervante. Facendo sì che di tutto ciò rimanga solo l’occhiello.

L’allarme del Centro è stato più volte ripetuto e ogni volta con la stessa risposta, del “tutto a posto, non c’è rischio di chiusura”. Punto. Ora, tutto ciò non basta perché i problemi stanno diventando sempre più gravosi per la carenza onerosa di personale medico e infermieristico. E tale mancanza, non solo crea problemi logistici e tutela della salute, ma soprattutto crea un panico ai tanti che hanno bisogno. Stiamo parlando di dializzati e non di piccioni morti, strade da rifare o pance da far dimagrire. Esseri umani che rischiano la propria vita quotidianamente a causa della sfortuna di essere malati (e che potrebbe capitare a chiunque).

Esseri umani che non dovrebbero essere considerati come dei numeri (invisibili) e trattati come merce da rimando. E nessuno, ripeto, nessuno può più permettersi di stare in silenzio perché i silenzi sono complici della colpa. Non si può più contattare una redazione giornalistica senza metterci la faccia perché i nomi se tale condizione perdura, saranno sbattuti in prima pagina (e non è una minaccia). Non si può delegare ai malati l’onere di farsi da portavoce per tali disguidi pericolosi e poi lavarsi le mani. Anche i medici e il personale infermieristico dovrebbero scendere in campo e protestare per tale situazione indecente e inaccettabile e che crea sicuramente gravi disagi anche a loro.

Quando ci fu quel caso emblematico di quel povero dializzato di San Ferdinando, che non aveva nemmeno gli occhi per piangere e venne sbattuto fino a Serra San Bruno per farsi la dialisi, abbiamo preso a cuore quella situazione (da terzo mondo), e abbiamo cercato di interpellare tutti, sindaco (di Taurianova e altri) compreso, sapete qual è stata la riposta? Non ci hanno “cagato” nemmeno di striscio (sic)! Ora, siccome c’è l’attesa dello Staff del sindaco, e siccome ci saranno persone che lo coadiuveranno in questa sua mission (e in attesa del responso visto che anche lo scrivente ha fatto domanda), e visto che nel suo entourage ha dei politici “di peso” (sia per pancia enorme che per altro, anche se tra questi ci sono dei “negazionisti”), sarebbe il caso che si iniziasse a muovere qualcosa dalla sedia (il che si dice, da leggende metropolitane è colmo di “benefici”).

Perché? Bene, lo dico in parole semplici, “Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell’art. 32 della Legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del Dlgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica”. Continuo? “Il sindaco, ai sensi degli artt. 33 comma 3 della sempre Legge n. 833/78, nonché ai sensi dell’art. 50 comma 5 del Tuel (Testo Unico Enti Locali, Dlgs n. 167/2000, lo scrivo anche se so che il sindaco come tutto il resto, lo conosce a memoria: eh figurati), in qualità di Autorità sanitaria locale e titolare del potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, può adottare tali provvedimenti”. Siamo in una situazione di “emergenza sanitaria”? Basta così o andiamo avanti? Fateci sapere.