Traffico di droga dalla Spagna all’Italia gestito dalle ‘ndrine di Torino, 21 arresti
redazione | Il 07, Mag 2013
A capo dell’organizzazione vi sarebbe stato un catanese, Giuseppe Mirabella che secondo l’accusa manteneva i contatti con le ‘ndrine Bellocco-Pisano di Rosarno
Traffico di droga dalla Spagna all’Italia gestito dalle ‘ndrine di Torino, 21 arresti
L’operazione, denominata ‘Esilio’, é partita dalle dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, Christian Talluto. A capo dell’organizzazione vi sarebbe stato un catanese, Giuseppe Mirabella che secondo l’accusa manteneva i contatti con le ‘ndrine Bellocco-Pisano di Rosarno
Gestivano un traffico internazionale di droga tra la Spagna e l’Italia. Una locale organizzazione della ‘ndrangheta dell’hinterland torinese è stata sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. Sono saliti a 21, nel corso della giornata, gli arresti relativi all’operazione. Due persone, infatti, sono state fermate in flagranza di reato durante le perquisizioni in corso in tutta Italia. Sono invece una trentina le persone indagate a piede libero. Gli investigatori hanno ipotizzato l’esistenza di una locale nella zona di Giaveno. I circa 500 chili di hashish sono stati sequestrati a Rozzano (Milano). Le persone arrestate dai militari su ordine del gip: sono ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche 1,5 milioni di beni immobili, un’attività commerciale e i 500 chili di hashish.
L’operazione, denominata ‘Esilio’, é partita dalle dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, Christian Talluto, presunto affiliato della ‘locale’ composta da una decina di persone che, secondo quanto accertato, sarebbe anomala nel panorama torinese. A capo dell’organizzazione vi sarebbe stato un catanese, Giuseppe Mirabella detto Pippo e noto come ‘Il Nonno’, 71 anni, che secondo l’accusa manteneva i contatti con le ‘ndrine Bellocco-Pisano di Rosarno (Reggio Calabria). Uno solo degli arrestati e’ calabrese, mentre tra gli affiliati vi erano piemontesi e soprattutto siciliani, tra cui i cinque fratelli Magnis di Settimo Torinese, già arrestati e a processo per altri fatti criminosi, alcuni sardi. Gli arresti, infatti, oltre che in Piemonte, sono avvenuti in provincia di Sassari e altri in Spagna. Particolarità della cosca, che nessuno dei componenti risiedeva nella zona di competenza, la val Sangone, ma operava ‘in trasferta’ appropriandosi di un’area sprovvista di una ‘locale’ autoctona. Secondo l’inchiesta, le attività principali del sodalizio, attivo almeno dal 2007, erano estorsioni e traffico di armi e di droga. Immobili nelle disponibilità degli affiliati sono stati sequestrati a Rosarno (Reggio Calabria) e Sommariva del Bosco (Cuneo).