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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Coca da Santo Domingo: il tesoro della cosca Alvaro Traffico internazionale di droga tra Reggio Calabria e l’America Latina. Diciannove persone arrestate - I NOMI DEI SOGGETTI COINVOLTI NELL'OPERAZIONE

Coca da Santo Domingo: il tesoro della cosca Alvaro Traffico internazionale di droga tra Reggio Calabria e l’America Latina. Diciannove persone arrestate - I NOMI DEI SOGGETTI COINVOLTI NELL'OPERAZIONE
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Da questa mattina, personale della Questura di Roma e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Capitale sta eseguendo, sull’intero territorio nazionale, una misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino nei confronti di 19 soggetti appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base a Roma e ramificazioni all’estero. Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata – e i Poliziotti della Sezione Narcotici della locale Squadra Mobile, unitamente a militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa e ad agenti del Commissariato di Fidene Serpentara, hanno condotto indagini, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, all’esito delle quali è stata accertata l’operatività, nella Capitale, di un agguerrito gruppo criminale, responsabile di plurime importazioni di droga, in parte destinate alla ‘ndrangheta e, in particolare, alla cosca “Alvaro” Sinopoli (RC). Oltre 500 i chilogrammi di cocaina sequestrati in Italia e all’estero; 13 gli episodi accertati.

La vicenda nasce dalla confluenza di diverse attività investigative della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. In una prima fase, la Polizia, tra l’autunno del 2013 e i primi mesi del 2014, individuava negli odierni arrestati Marco Turchetta e Mauro De Bernardinis, nonché in Sandro Zumpano(deceduto), i fornitori di un ingente carico di droga, pari a 35 kg. di cocaina, 20 Kg. di marijuana, 10 Kg di hashish, così avviando una più ampia attività investigativa che, il 26 novembre 2013, culminava nel clamoroso sequestro, nel porto di Cagliari, di Kg. 252 di cocaina, occultata all’interno di un container imbarcato su una motonave partita dal porto dominicano di Caucedo e giunta al Porto Canale di Caucedo. Parallelamente, nell’ottobre 2013, le Autorità domenicane sottoponevano a sequestro 53 kg di cocaina rinvenuta in un aeromobile in partenza dall’aeroporto internazionale de “La Romana” (Repubblica Dominicana) e diretto a Milano-Malpensa (VA).

Si accertava, così, come il dominus della compagine criminale romana fosse De Bernardinis che, unitamente ai fidati collaboratori Fabrizio Bianco e Claudio Chigarelli, si rendeva protagonista di numerose importazioni di droga, via aerea e via mare, grazie ad un’efficiente rete di narcotrafficanti centroamericani in grado di garantirgli il costante approvvigionamento del narcotico. Successivamente, a partire dal 2014, la Guardia di Finanza avviava investigazioni sul medesimo sodalizio criminale, sottoponendo a sequestro, nel luglio dello stesso anno, 76 kg circa di cocaina, occultati in un aeromobile proveniente dal citato aeroporto de “La Romana” e giunto a Milano/Malpensa. Dalla lettura comparata delle risultanze investigative acquisite dalle Fiamme Gialle di Roma e quelle di un’altra complessa attività d’indagine del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catanzaro, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, emergeva come l’illecito carico sottoposto a sequestro a Malpensa risultasse, in parte, destinato agli odierni arrestati Vincenzo Alvaro, Francesco Forgione, Angelo Romeo e Davide Maria Boncompagni, contigui alla potente cosca di ‘ndrangheta degli “Alvaro” di Sinopoli (RC) ed in contatto diretto con il broker romano De Bernardis.

A tal proposito, il G.I.C.O. di Roma, nell’ambito delle odierne investigazioni, nel maggio 2016, a Milano, traeva in arresto l’allora latitante Angelo Romeo, ricercato dal maggio 2015 perché sottrattosi al provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’Operazione denominata “Santa Fe”, che aveva consentito alle Fiamme Gialle di Catanzaro di smantellare una cellula ‘ndranghetista operante nella Piana di Gioia Tauro. Nell’occasione, Romeo, fermato presso la Stazione Centrale di Milano, provava ad eludere nuovamente l’ordine di cattura, mostrando falsi documenti. Scoperta la sua vera identità i militari, oltre ad arrestarlo, riuscivano a individuare anche il covo del latitante. Le indagini su De Bernardinis continuavano, fino a rilevare come lo stesso, per il tramite di due dominicani oggi arrestati, Rony Berroa Telleria e Rosa Angelica Zarzuela Rivas, residenti a Rovigo, intavolasse innumerevoli trattative illecite sull’asse Santo Domingo – Italia, giovandosi della presenza, a Santo Domingo, dell’infedele ufficiale della Policia Nacional Santos Medina Familia, in servizio presso l’aeroporto “La Romana” con le nevralgiche funzioni di controllo dell’immigrazione, parimenti destinatario di ordine di cattura.

Le indagini del G.I.C.O., al pari di quelle precedenti della Squadra Mobile, permettevano così di scoprire che De Bernardinis era il garante dell'”uscita sicura”: (a) dal porto di Cagliari, con riguardo ai carichi di narcotico importati via nave, grazie alla complicità dei fratelli Francesco e Davide Carta(il primo destinatario di ordinanza di custodia cautelare), nonché di Giovanni Falconi Piero e Paolo Montisci. Sul punto, il 10.12.2014, presso il porto di Cagliari, il G.I.C.O. rinveniva e sottoponeva a sequestro, occultati all’interno di un container in arrivo da Santo Domingo trasportante un carico di frutta, Kg 140 di cocaina; (b) dall’aeroporto di Milano Malpensa, relativamente ai carichi di droga in arrivo via aerea, grazie alla connivenza garantita da un gruppo di dipendenti aeroportuali infedeli: gli arrestati Michele Andolfo, Ivano Cabrini, Roberto Nicolini e Pierluigi Maino. In proposito, grazie alle indagini esperite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa, si acquisivano riscontri circa il ruolo dei medesimi operatori, incaricati del ritiro del narcotico occultato negli ake contenenti il catering per i passeggeri ovvero nelle stive degli aeromobili. I

l 31.05.2015 e 16.08.2015, presso lo scalo aeroportuale di Malpensa, venivano sequestrati rispettivamente, Kg. 32,450 e Kg 18,55 di cocaina, sempre occultati a bordo di aerei provenienti dall’aeroporto de “La Romana”. I destinatari delle misure cautelari in carcere sono: Alvaro Vincenzo 45 anni nato a Sinopoli (RC), Romeo Angelo 44 anni nato a Sinopoli (RC); Forgione Francesco 39 anni nato a Sinopoli (RC); Medina Familia Santos 46 anni nato a Dajabon (Repubblica Dominicana); Berroa Telleria Rony 48 anni nato a Santo Domingo (Repubblica Dominicana); Zarzuela Rivas Rosa Angelica 47 anni nata a Santo Domingo (Repubblica Dominicana); De Bernardis Mauro 43 anni nato a Roma; Bianco Fabrizio 57 anni nato a Roma; Andolfo Michele 55 anni nato a Santa Teresa di Riva (ME); Cabrini Ivano 52 anni nato a Milano 09.08.1965; Nicolini Roberto 62 anni nato a Roma; Maino Pierluigi 44 anni nato a Gallarate (VA); Carta Francesco 42 anni nato a Sorgono (NU); Falconi Giovanni Piero 46 anni nato a Nuoro (NU); Montisci Paolo 41 anni nato a Orgosolo (NU); Galanti Alessandro 36 anni nato a Roma; Turchetta Marco 53 anni nato a Roma; Boncompagni Davide Maria 49 anni nato a Roma; Chigarelli Claudio 49 anni nato a Roma. Nell’odierna operazione sono impegnati circa 200 operatori della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, in Roma, Civitavecchia (RM), Fiumicino (RM), Anzio (RM), Badia Polesine (RO), Olbia (SS), Desulo (NU), Fonni (NU), Orgosolo (NU), Reggio Calabria, Siracusa, Massa e Cozzile (PT), Varallo Pombia (NO), Angera (VA), Gallarate (VA), Castano Primo (MI) e Milano.