“Trasferimento Polstrada: Richichi smentita da atti” Villa San Giovanni: interviene il responsabile cittadino di Italia dei Valori, Morabito
Non serve il presunto “fantomatico” responsabile cittadino di IDV per smentire la Richichi, perché sono sufficienti i fatti. E i fatti dimostrano, al di la della bile che trasuda dalle dichiarazioni del sindaco ff, che solo il 18 aprile 2018 il Dipartimento della PS ha comunicato ai sindacati, per l’obbligatorio parere, il Decreto di «ripiegamento» del distaccamento Polstrada di Villa alla Sezione di Reggio Calabria. Dunque per l’ennesima volta la Richichi occulta il vero.
Tuttavia è d’obbligo rileggerli i fatti, nel loro reale evolversi e non nelle fantasiose ricostruzioni di una maggioranza in disarmo, chiusa nell’oscurità del tetro palazzo, che non perde occasione per mentire alla città, tentando di piegare i fatti a proprio vantaggio ma finendo per dimostrare la loro assoluta inadeguatezza.
Nel 2017, infatti, non vi era alcuna ipotesi di trasferire l’Ufficio della Polstrada, bensì solo il tentativo di trovare una diversa allocazione, stante l’inadeguatezza della struttura che al momento occupa la Stradale. E tanto è confermato, oltre che dagli atti successivi, dalla risposta del Sottosegretario interrogato dalla Deputata Dieni del M5S.
Le interlocuzioni, avviate dalla Prefettura con il Comune per reperire una nuova sede al distaccamento Polstrada, registravano dapprima col Commissario Iorio e successivamente con la stessa Richichi – come peraltro lei stessa conferma – l’indisponibilità del Comune che, dunque, imponeva al Dipartimento lo scellerato ma inevitabile provvedimento di «ripiegamento» della Polstrada con l’avvio delle procedure iniziate il 18 aprile 2018.
La stessa maggioranza, oltretutto, nella nota presentata, il 19 gennaio 2017, al Commissario Iorio, escludeva dalla lista di priorità la questione “Polstrada”, a dimostrazione di quale fosse, e sia, il livello di attenzione di questa Amministrazione verso le tematiche della legalità ma anche nei confronti del buonsenso.
La Richichi, dunque, la smetta di strumentalizzare i fatti e cominci a compiere gli atti necessari per garantire il mantenimento dei presidi di sicurezza, facendosi invece portavoce presso gli organi di competenza, delle gravi difficoltà che, al momento, vivono non solo le donne e gli uomini della Polizia ma, anche, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Analogamente, la stessa Richichi provveda ad aprire un’inchiesta interna, finalizzata a conoscere le ragioni che hanno portato ai ritardi nella realizzazione dell’Autoporto, con annessa Polizia Stradale, e che aveva portato a rischiare la perenzione di 11,5 mln di euro, così come per stabilire chi e perché ha mentito al Prefetto e, cosa ancora più grave, alla minoranza sulla inesistenza in capo al Comune del progetto.
Questo significa garantire la legalità, sotto ogni profilo, non il richiamo a improbabili azioni che ipotetici senatori avrebbero messo in campo per salvare risorse economiche che il PD, con l’avv. Angela Marcianò e il “fantomatico” IDV, con il senatore Francesco Molinari, hanno restituito nella disponibilità del Comune, grazie alla sensibilità del Ministro Del Rio che, sino a quel momento, si era dichiarato completamente all’oscuro della vicenda.
Sappia, la Richichi che anche Caligola, nel 37 dopo Cristo, aveva compreso bene i meccanismi di certa politica e lo volle dimostrare nominando senatore il suo cavallo preferito. Senza significative differenze!