Trasporto urbano bloccato a Soverato Protesta l’Associazione “ChiAma Soverato”
Era il 23 ottobre, più di TRE mesi fa, quando, a fronte delle reiterate promesse di attivazione di un servizio di trasporto urbano nella città di Soverato, l’Associazione “ChiAma Soverato” esprimeva, in una nota data agli organi di informazione, tutti i suoi dubbi – dovuti anzitutto ad un intervento di riparazione del mezzo che aveva ormai raggiunto «tempi biblici» e, soprattutto, al fatto che esisteva UN SOLO conducente per espletare un servizio che, a prescindere, avrebbe avuto bisogno di ALMENO un paio di addetti più qualcuno che potesse assicurarne la sostituzione in caso di ferie ed altre assenze – nonché sollevava molti dubbi il contratto che legava al servizio il “Direttore di Esercizio”, del quale si chiedevano informazioni a chi ne fosse informato.
Sul tutto è seguito un silenzio assoluto per tutto questo tempo e adesso anche l’opposizione comunale si è sollevata sulla questione. «Veramente meritevole l’attenta opera della consigliera Altamura – affermano dall’Associazione ChiAma Soverato – e se ne scusa il Sindaco respingendo, in autocertificazione verbale, le accuse di essersene accorto in abbondante e colpevole ritardo, oltre che continuare nell’assurda pretesa che addirittura entrambi i servizi – trasporto urbano e scuolabus – possano essere portati avanti con l’unico addetto in servizio presso l’Amministrazione Comunale».
«Per come già espressosi ChiAma Soverato – affermano – è ben conscia dei benefici positivi che le associazioni ed il volontariato portano, e possono ulteriormente portare, allo sviluppo di percorsi virtuosi nella vita della Comunità per cui sollecitiamo il Sindaco a non chiudersi all’interno del proprio entourage ma di aprire una fase di proficuo colloquio con dette realtà, a Soverato particolarmente attive e propositive. Per quanto ci riguarda direttamente siamo disponibili, se invitati dal Sindaco o da chiunque altro interessato, a colloquiare sui problemi ed a collaborare alla loro risoluzione, il tutto senza altro scopo e interesse che quello del bene della Comunità, principio cardine sul quale siamo nati e per il quale agiamo quotidianamente».