Trattative in corso a Rizziconi per risolvere la crisi amministrativa
redazione | Il 19, Mar 2014
Il sindaco dimissionario Pino Di Giorgio ha iniziato i suoi incontri con i gruppi presenti in consiglio comunale
di BRUNO MORGANTE
Trattative in corso a Rizziconi per risolvere la crisi amministrativa
Il sindaco dimissionario Pino Di Giorgio ha iniziato i suoi incontri con i gruppi presenti in consiglio comunale
Ieri sera il sindaco dimissionario Di Giorgio ha iniziato i suoi incontri con i partiti e i gruppi presenti nel consiglio comunale di Rizziconi.
Agli incontri il sindaco ha portato copia dei programmi presentati dalle tre liste civiche presenti nella competizione elettorale per evidenziare che non vi sono impostazioni politiche e programmatiche alternative, se non accentuazioni diverse su singole tematiche.
Tutti i programmi partivano dall’esigenza di garantire cinque anni di amministrazione a Rizziconi, perché si potessero affrontare e risolvere problemi annosi quali il piano strutturale, lo smaltimento dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, la viabilità e i servizi essenziali quali fornitura idrica e servizio fognario su tutto il territorio comunale.
Esigenza ribadita in consiglio comunale in fase di avvio di legislatura dai rappresentanti della lista “Uniti per Rizziconi”, con l’impegno che non avrebbero unito le loro firme per lo scioglimento del consiglio in seguito a crisi dovute a lotte di potere.
Di Giorgio ha fatto presente che:
– Oggi Rizziconi ha un valido sistema di raccolta differenziata, che dovrebbe migliorare con l’appalto in via di definizione, senza che il comune abbia speso un euro in più di quando la spazzatura non si raccoglieva e il paese era puntellato di discariche abusive, compreso davanti alle scuole medie ed elementari;
– È in dirittura di arrivo la redazione del Piano Strutturale Associato, soprattutto grazie all’impegno del comune di Rizziconi, che ha minacciato con lettera gli altri sei comuni interessati al piano di uscire dall’associazione se continuavano a disinteressarsi del piano e degli obblighi che dovevano assolvere e che avrebbero richiesto i danni e il risarcimento dei maggiori costi derivanti al comune dal dover fare il Piano Strutturale da solo;
– Il comune ha un bilancio solido, grazie anche al controllo continuo sui costi, per cui non ha nessun problema a stare nel patto di stabilità interno. Sul problema annoso e mai risolto delle grandi sacche di elusione e di evasione dovute a ruoli spesso non rispondenti alla realtà delle utenze, sulla base della delibera di indirizzo adottata dal consiglio comunale, è in fase di ultimazione la redazione di un progetto per il censimento delle utenze al fine della costituzione di una banca dati per verificare i ruoli comunali, sia dell’acqua, che della Tarsu, dei passi carrabili e delle insegne. L’obiettivo è pagare tutti per pagare di meno;
– Bisogna approntare il piano annuale e poliennale delle opere pubbliche e Rizziconi ha una buona disponibilità di fondi propri e una buona capacità di stipulare mutui, oltre alla disponibilità di cospicui finanziamenti regionali, per cui possono essere affrontati e portati a soluzione annosi problemi riguardanti la viabilità, la rete fognaria e quella idrica nel territorio comunale;
– In caso di scioglimento del comune perché tre consiglieri, di cui due assessori, tutti e tre ragazzi alla prima esperienza, pretendono di essere tutti e tre assessori, in quanto determinanti nell’attuale maggioranza (fatto su cui il sindaco è fermamente intenzionato a non cedere perché sarebbe la morte della politica), il commissario prefettizio rimarrà a Rizziconi fino alla primavera prossima, in quanto ormai non sarebbe possibile votare in questa tornata.
Il primo incontro è stato con il consigliere Coppola del PRI, già facente parte della maggioranza e collocatosi all’opposizione nel Settembre dell’anno scorso per dissidi interni, che si è espresso contro lo scioglimento e contro il ricatto dei tre consiglieri.
Il secondo è stato con il dott. Carlo Mazzù del PD, accompagnato dal segretario Anastasi e da Sandro Forestieri. Il PD ha ribadito le sue valutazioni negative sull’attività di questa amministrazione, specialmente sul piano culturale, valutazioni già espresse sulla stampa, per cui per Rizziconi non cambia nulla se per un anno verrà un commissario al posto di questa amministrazione.
Il terzo incontro è stato con il gruppo dei tre consiglieri dissidenti, che hanno ribadito la loro richiesta di tre assessorati e rinviato a un altro incontro l’eventuale possibilità di valutare altre ipotesi, in quanto contrari allo scioglimento del consiglio.
Domani si chiuderà questa prima fase con l’incontro con il gruppo “Uniti per Rizziconi”.
L’impressione è che si sia nelle fasi preliminari in cui ognuno tenta di posizionarsi al meglio, sapendo che ci sono venti giorni di tempo per assumere decisioni, in quanto entro tale periodo o il sindaco ritira le dimissioni perché ha una maggioranza o il Prefetto nomina il commissario.