Travaglio a Gioia Tauro, Toscano replica alle accuse "Lo show si ripaga da solo"
Qualche precisazione sulla nota pubblicata oggi su “Gazzetta del Sud” nella quale 7 consiglieri comunali chiedono nientemeno che l’annullamento dello spettacolo teatrale “Perché No”, con Marco Travaglio e Giorgia Salari, previsto a Gioia Tauro per il prossimo 7 ottobre. Preliminarmente mi tocca tranquillizzare tutti quelli che dimostrano preoccupazione per la salute delle casse comunali, presuntivamente depauperate dall’arrivo dello spettacolo della discordia. Anche questo evento, come tutti quelli organizzati dall’assessorato che guido in comunione d’intenti con il sindaco Pedà, sarà perlopiù finanziato per mezzo della vendita dei biglietti. Lo scorso anno abbiamo portato in scena cinque spettacoli teatrali di assoluto pregio riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica e rimettendo Gioia Tauro al centro della vita culturale dell’intero comprensorio. Riporto analiticamente le cifre di quanto incassato:
1) “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo” 5.270 euro
2) “Natale in casa Cupiello” 5.430
3) “Tre donne in cerca di guai” 5.940
4) “My fair lady” 3.745
5) “L’Amico del cuore” 6.000
Gli incassi hanno quindi coperto larga parte dei costi di ingaggio delle relative compagnie, al netto delle indispensabili spese accessorie (luce, pubblicità, ecc.) e di affitto del teatro che, purtroppo, non è di proprietà dell’Ente comunale. Anche lo spettacolo di Travaglio e Salari, come tutti gli altri, finirà quindi per pagarsi da sé. Guidando io un assessorato “povero” ho dovuto fare di necessità virtù, impedendo il perpetuarsi della pratica dei biglietti omaggio per amici e parenti, trattando tutti i cittadini allo stesso modo, pagando personalmente le spese di ristoro per gli attori che chiedevano di cenare a fine spettacolo, e applicando prezzi popolarissimi in modo da permettere a chiunque di sentirsi parte di una unica e solidale comunità. Non ho fatto nulla di speciale, sia chiaro, ma solo quello che ogni amministratore responsabile avrebbe fatto al posto mio. E’ bene però che i cittadini sappiano inoltre che, all’interno di un bilancio che contiene voci per un ammontare complessivo di circa 40 milioni di euro, solo poche decine di migliaia di euro sono riservate al capitolo che riguarda la “cultura”, prima vittima delle politiche di tagli e sacrifici che da anni ammorbano l’Italia e l’Europa. Non intendo offrire paragoni con scelte di indirizzo politico effettuate da altri nel presente o nel passato (sarebbe poco elegante), limitandomi solo a ribadire di avere sempre lavorato in una ottica di interesse generale e mai clientelare. Notoriamente le famiglie Travaglio, Izzo, Zanicchi, Guarneri e Abbate non votano a Gioia Tauro, e quindi sarebbe arduo aspettarsi un domani un consolidamento elettorale figlio di una gestione interessata di un piccolo potere. Per concludere invito tutti a non aver paura del libero pensiero, a non chiedere censure preventive di spettacoli che toccano temi impegnati, perché la democrazia si nutre di dialettica e di libero pensiero, non di oscurantismo, ipocrisie e silenzi. La satira per sua natura sbeffeggia il potere, e quando non sbeffeggia il potere si trasfigura in “guapparia”. In questo contesto sento di dover rivolgere infine un plauso al sindaco Pedà che, pur avendo fino ad oggi sposato le ragioni del “Si” al referendum, dimostra di avere introiettato la lezione di libertà impressa nella massima di Voltaire: “non la penso come te, ma darei la vita per farti dire quello che pensi”. E’ illusorio pensare di poter fermare il pensiero con denunce o carte bollate: non si ferma il vento con le mani.Assessore Francesco Toscano